L’INFURIARE DELLA GRANDE PUZZA
SPINGE I CITTADINI DELLA ZONA
A BLOCCARE DI NUOVO I CAMION
Caserta, Lo Uttaro – Si è trasformato in un blocco dei camion di tre ore e mezza, dalle 16 alle 19.30, l’appuntamento a Lo Uttaro con la tv. Che era poi la Tv delle libertà, emanazione mediatica dei circoli forzitalici di Michela Brambilla. Ma tra chi protesta contro la discarica ormai non si fa caso alle etichette, si pensa solo a difendersi dalla Grande Puzza. Così capita di trovare fianco a fianco, insieme a molta gente che non aveva mai partecipato prima a proteste, i ragazzi di Millepiani di area no global e i parroci che non vorrebbero più vedere malattie e bare da veleni tra i loro parrocchiani, democristiani quasi DOC e rifondaroli in libera uscita, qualche verde e, com’è capitato oggi, l’ex assessore di Alleanza Nazionale Pio Del Gaudio in tenuta casual rigorosamente nera.
«Per Lo Uttaro i nostri amministratori ne hanno combinate di tutti i colori», dice un manifestante. «Mi sembra giusto che la protesta sia di tutti i colori. Respiriamo tutti la stessa puzza e abbiamo tutti le stesse paure».
I manifestanti erano una trentina. Il blocco dei camion carichi di spazzatura è stato soft. Oggi, al contrario di ieri, non ci sono stati interventi maneschi della polizia. Forse perché c’era qualche funzionario esperto che ha evitato forzature. Alla fine sono arrivati i rinforzi a formare un cordone che si è piazzato davanti ai manifestanti e li ha spinti con delicatezza a fare retromarcia e ad andar via. «Ora la vostra protesta civile l’avete fatta, i vostri documenti li avete letti. Noi abbiamo disposizioni per riattivare la discarica e dobbiamo rispettarle».
Il blocco non era programmato. È venuto spontaneo inscenarlo alla gente che è arrivata a Lo Uttaro spinta da sconforto e rabbia. Oggi è stata una delle giornate in cui in molte case della zona non è bastato serrare le finestre per bloccare la Grande Puzza.