AMBIENTI

Blog di Resistenza Ambientale

È TUTTO MARCIO CHE COLA

Posted by ambienti su giugno 14, 2007

 

 

Come insegna Shakespeare, quando c’è del marcio è probabile che la storia finisca molto male. Ma c’è chi non ha letto Shakespeare e nemmeno qualche facile formuletta chimica o qualche elementare norma dei codici. A Caserta il marcio si è anche provato a nasconderlo sotto plastica formando una deliziosa collinetta, già nota a chi ultimamente ha fatto scampagnate dalle parti de lo Uttaro e ai frequentatori di questo blog.
La collinetta – definita scherzosamente “panettone” o “casatiello” – non vuole stare quieta. Seguendo gli inesorabili principi della chimica continua a marcire e ad espellere sostanze che sono decine di volte più tossiche dei liquidi di fogna. Nessuno osa pensare a quello che accadrà se mai si proverà a smontarla, oppure, a lungo andare, se la si lascerà lì così com’è. È un orrore cieco e imprevedibile.
Non siamo riusciti a trovare notizia di precedenti. A quanto abbiamo potuto finora accertare, nessuno nel settore dei rifiuti “legali” era mai stato così sconsiderato da creare una simile montagna di fetenzia e da coprirla poi di plastica lasciandola a cuocere sotto il sole a tempo indeterminato. Per questa collinetta Caserta potrebbe entrare nel Guinness dei primati.

 

 

 

 

 

In molte parti del mondo civile basterebbe uno schifo così a decretare la crisi di consigli comunali, provinciali, regionali. Ma qui siamo a lo Uttaro, di fronte a dove il supercommissario governativo Guido Bertolaso, complici il presidente della Provincia Sandro De Franciscis e il sindaco del capoluogo Nicodemo Petteruti, ha fatto riaprire una micidiale discarica → gia in passato dichiarata oltre ogni norma e ad alto rischio, solo da bonificare e da mettere in sicurezza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ma con il “panettone” io che c’entro? Potrebbero chiedere il sindaco Petteruti o il presidente De Franciscis. C’entrano, c’entrano. Dopo aver chiarito che, in verità, loro il panettone l’hanno ereditato da un’amministrazione precedente, d’insegne politiche opposte alle loro, bisogna osservare che molti cittadini, illusi di poter vivere una dimensione più civile, li hanno votati anche perché ponessero rimedio a scempi come questo.
E invece è stata avviata la moltiplicazione dei panettoni e, soprattutto, abbiamo già un superpanettone che si chiama discarica lo Uttaro e che ha ripreso a cuocere sopra e sotto terra facendo scorrere i suoi sughi tossici chissà fino a quando, chissà fino a dove.

 

 

 

 

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7 Risposte a “È TUTTO MARCIO CHE COLA”

  1. rambov said

    il panettone è stato un regalo di chi ora usa la questione rifiuti contro l’attuale sindaco?

  2. ambienti said

    Non esattamente. Il panettone è il frutto di una notte bianca napoletana e di chissà che altro infilato lì approfittando dell’occasione. Si può considerare una porcata bipartisan. Perciò diffidiamo molto di chi si muove su linee “politiche” tradizionali. Per noi la politica è ricominciare a tenere conto della voce dei cittadini. Se poi qualche politico dimostra buon senso di fronte al problema concreto, evita di sventolare troppo la sua bandiera, e magari fa un po’ di autocritica, non sbattiamo la porta in faccia a nessuno che ci voglia dare una mano.

  3. Kreo said

    ? ? ? ? ? ? ? ? ?

  4. maria novella vitale said

    14 GIUGNO 2007
    ORE 20
    PIAZZA UMBERTO I MARCIANISE

    MOBILITAZIONE CONTRO L’INIZIO DELLO SVERSAMENTO DEI RIFIUTI PROVENIENTI DA TUTTA LA REGIONE ALLA ECOBAT DI MARCIANISE.
    INTERVENITE E DIFFONDETE LA NOTIZIA.

  5. ambienti said

    L’appello al post precedente ci è giunto senza indicazioni più dettagliate di referenti. Perciò informarsi meglio prima di correre. Intanto cercheremo di verificare.
    Al mittente: la prossima volta per lanciare appelli atraverso il blog identitificarsi meglio come persona o associazione, sito, blog ecc., in modo da evitare equivoci.

  6. Kreo said

    Scusate

    ma manifestando a senso unico, i rifiuti dove li dobbiamo mettere???

    Sarebbe il caso di essere anche propositivi e non solo negativi, ci si preoccupa sempre di eventuali rischi ambientali, ma chi lo dice che non si possa risolvere il problema come ogni nazione democratica (MONTE CARLO, SCIZZERA, PAESI BASSI, AUSTRIA, FRANCIA e altri).

    Attualmente è necessaria un’attività di contenimento del rischio, ma contestualmente è indispensabile anche programmare la soluzione dei rifiuti.

    Non si comprende come mai in Emilia, Lombardia (Brescia in special modo), Trentino, Veneto, Piemonte tutto va bene e qui è uttto irrisolvibile???

    Tutti denunciano, allora io denuncio voi, dove buttate l’olio vegatale esausto???

    Siete e siamo tutti degli irresponsabili.

    Cia’

  7. The Boss said

    Io ho in garage due taniche di plastica piene di olio vegetale esausto. Ho contattato il Consorzio obbligatoiro per gli olii vegetali esausti ma non lo ritirano dai privati. Comunque al di là di queste considerazioni, è importante sottolineare che le nostre istituzioni avrebbero l’obbligo di stipulare gli accordi con i consorzi per lo smaltimento. E’ il nostro compito è di pretendere che le istituzioni lo facciano. Le proposte le abbiamo fatte, ma le risposte non arrivano.

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