AMBIENTI

Blog di Resistenza Ambientale

CHIUSA PER LEGGE

Posted by ambienti su agosto 2, 2007

Come faremo se Caserta non ci sta più a fare da grande immondezzaio? Sembra questa la preoccupazione principale nel dare la notizia. Senza neanche una parola sulla Grande Puzza che sta portando alla disperazione le migliaia e migliaia di persone che abitano a pochi passi dalla discarica. Che si trova non genericamente “in provincia di Caserta” – come ancora ripete oggi un richiamo nella prima pagina de la Repubblica Napoli – ma sul margine immediato di quartieri densamente abitati di Caserta, San Nicola La Strada, Maddaloni, San Marco Evangelista. E non si legge neanche un parola sui gravi rischi per la salute della popolazione provocati da una scelta che – come abbiamo in mille modi ripetuto – è stata dal principio sbagliata e pericolosa. Però la notizia su la Repubblica almeno c’è. Ora bisognerà vedere chi vorrà inventarsi qualcos’altro per rimettere in questione il nostro diritto alla salute. Aggiornamenti dopo la conferenza stampa indetta a Caserta per questo pomeriggio dal Comitato Emergenza Rifiuti.

Repubblica – Napoli 2 agosto 2007
“Rifiuti abusivi” a Caserta. Funziona solo Serre come sito di stoccaggio. E Fibe minaccia la paralisi
Il tribunale chiude Lo Uttaro la Campania senza discariche
La società chiede al gip lo sconto sul sequestro (da 750 a 230 milioni) per non fermare tutto Da Confindustria un progetto a Bassolino – di Antonio Corbo

L´ordine parte da Napoli, tribunale civile, decima sezione. Chiudere Lo Uttaro. È la discarica di Caserta, spazi per trecentomila tonnellate, la sola in Campania in attesa che apra Macchia Soprana a Serre, dove i rifiuti sono ora ammassati in un sito di stoccaggio. Oggi alle nove sarà notificata la sentenza del giudice Fausta Como, l´ha depositata ieri. «Qui nessuno sa niente, e continuiamo a lavorare», risponde al telefono l´Acsa, che con il consorzio Caserta 3 gestisce la discarica, sotto la responsabilità del presidente della Provincia, che l´ha fortemente voluta. De Franciscis la fece aprire nei primi di maggio d´accordo con Bertolaso e in aspro contrasto con ambientalisti e Raffaele Nogaro. Il vescovo il 10 maggio tentò di forzare i varchi. «Non può essere proprietà privata un cimitero». Fu bloccato dai vigilantes.
La chiusura imminente di Lo Uttaro complica l´emergenza. Fibe minaccia la paralisi. La società è coinvolta nell´inchiesta che fa chiedere dalla Procura il processo a Bassolino e altri 27 indagati per truffa aggravata ai danni dello Stato e frode nelle forniture dal 2000 al 2004. Fibe del gruppo Impregilo ha inviato al gip una “istanza di rettifica”, per uno sconto sul sequestro. Da 750 milioni a 230. Chiede un margine di operatività. Nelle forme più corrette la richiesta sottintende un ultimatum: se Fibe non può operare, deve bloccare tutto. Lo sollecita per tre motivi: la continuità dell´azienda, la gestione del ciclo rifiuti curando Fibe i Cdr, i lavori che Fisia deve ultimare ad Acerra. Impregilo rimarca anche le novità che la rendono più affidabile: i soci (Ligresti, Gruppo Gavio e Autostrade) e il presidente, Bruno Ferrante, ex prefetto e vicecapo della polizia. Ma anche «i cinquecento termovalorizzatori costruiti in mezzo mondo, stessa tipologia di Acerra».
In attesa che il gip decida, esplode la notizia della discarica Lo Uttaro. Un´altra grana. Erano sempre svanite proteste e denunce. Fausta Como è il primo magistrato ad accogliere il ricorso urgente, ordinando la chiusura. Giuseppe Messina, ex vicesindaco di Caserta, ex Verdi, protagonista di “Alleanza Caserta Nuova” ricostruisce l´iter giudiziario. «Abbiamo denunciato alla Procura di Santa Maria Capua Vetere le gravi irregolarità. Sversano fanghi di depuratori come dimostra l´odore dolciastro. Abbiamo i testimoni anche tra i camionisti».

Il sito decidiamoinsieme riporta l’intero articolo ^

2 Risposte a “CHIUSA PER LEGGE”

  1. Hitchcock said

    Dopo l’11/11/’06 (famosa firma del protocollo), finalmente si è avuta giustizia? Purtroppo abitiamo a Caserta e, la paura è che sicuramente si farà di tutto xchè alla fine il “buco maledetto” riapra. Ma la Legge, i 200.000 abitanti della conurbazione,il rapporto dell’OMS e del CNR, hanno valore? Sono dati da tener presente?E i morti acclarati
    dalle percentuali in aumento del 40% di neoplasie in confronto alla media nazionale,i politicanti di turno che Non hanno mosso un dito x evitare ciò,le bonifiche,comprese quelle delle fumarole sulla statale 265 e in base al protocollo su menzionato,ancora non iniziano quando già dovevano essere terminate!!! Ma avranno vergogna?
    “Ormai il potere offusca la legalità”!!!

  2. manuela said

    Finalmente!Non ne posso più di quella maledetta puzza!!!Abito a S.Nicola da qualche mese e sto seriamente pensando che finirò con l’ammalermi per tutto questo schifo!!!Fate qualcosa per aiutarci!!!Vi prego!!!

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