DATO IL VOTO SIAMO I “VUOTI”
PRONTI A SUBIRE LA DISCARICA
Siamo in grado di dirvi il numero preciso dei camion che arrivano giorno per giorno in discarica, quante tonnellate di rifiuti sversano, addirittura se ci sono carichi di rifiuti irregolari e pericolosi che prontamente vengono respinti. Purtroppo questo riusciamo a farlo solo per la discarica di Macchia Soprana – Serre, tramite un sito regolarmente e minuziosamente aggiornato i cui dati di ieri sono riprodotti qui ^ (o che si raggiunge cliccando qui ^). A Macchia Soprana c’è il comitato Aggregazione Popolare al quale le autorità e la direzione della discarica permettono, giustamente, un controllo di quel che sta avvenendo lì dentro, a qualche chilometro dalle abitazioni.
A Lo Uttaro Caserta, a poche centinaia di metri da quartieri fittamente abitati, intorno alla discarica ci sono sempre le forze dell’ordine che controllano che nessuno vada a controllare troppo. L’ultima volta che pacificamente abbiamo tentato di andare in comitiva a vedere cosa succedeva a Lo Uttaro abbiamo trovato la polizia in assetto antisommossa ^. E sappiamo quello che può capitare ai tecnici ufficiali (nominati da Provincia e Commissariato) del Comitato Garanti che contestano le irregolarità dell’impianto ^. Per non dire delle chiavi che sono andate in vacanza ^.
Basterebbe già questo a far capire che nella nostra Italia, e nella stessa regione, possono esistere cittadini considerati dai potenti di turno appartenenti a categorie diverse. A Serre, Macchia Soprana, ci sono cittadini di serie A che possono far valere i loro diritti alla trasparenza, all’ambiente, alla salute. A Caserta, Lo Uttaro, siamo cittadini di serie B, o anche più giù. Quando si parla di discarica e rifiuti non abbiamo diritto a un bel niente, abbiamo solo il dovere di subire la Grande Puzza ^ e di pagare la TARSU più alta d’Italia ^. Siamo cittadini in deroga ^ o, vista la dannazione delle nostre nottate fetide, di cui non si cura nessuno, e visti i rischi di malattie per il futuro, possiamo ritenerci “casertani a perdere”.
Il voto a suo tempo lo abbiamo dato, ora gli stessi signori che occupano posizioni di potere, a Caserta, a Napoli e a Roma, grazie ai nostri voti, e manovrando con i soldi delle nostre tasse, ci considerano niente, quasi un “vuoto” da buttare via. Mentre buona parte della cosiddetta informazione fa finta di non capire.
Per difenderci ci siamo rivolti alla giustizia, che fa quello che può e sta procedendo con tempi che sono troppo lenti per la persecuzione che continuiamo a subire quotidianamente. La prima volta la magistratura ci aveva dato ragione con molti buoni argomenti^ . Però c’è stato chi si è opposto strenuamente al nostro tentativo di vivere nelle nostre case senza Grande Puzza, di dormire sereni in queste notti di afa, di non provare nausee e conati di vomito, di sperare di sopravvivere in buona salute. A opporsi non è stato un gruppo di banditi o una cinica società d’affari multinazionale. È stato l’attuale governo italiano, per conto del quale ha opposto un “reclamo” e agisce in giudizio il prefetto-commissario Pansa. C’è, dunque, la sempre più complicata questione giudiziaria, di cui speriamo veloce l’esito, ma il vero nodo di ciò che sta accadendo è una gravissima questione politica. Chi ha deciso e perché che, rispetto ai cittadini intorno a Macchia Soprana, siamo di serie B? Chi ha deciso e perché che siamo “casertani a perdere”?
Qualcuno non è ancora convinto? Bene, c’è dell’altro. Alla prossima puntata.