UN CONSIGLIO FUGACE
Posted by ambienti su settembre 13, 2007
Se la politica è diventata uno spettacolo, i politici devono pur adattarsi ad uscire di scena con ignominia quando lo spettacolo non è piaciuto. A San Nicola La Strada, Caserta, il sindaco Angelo Pascariello martedì sera non ha neanche aspettato che si concludessero le sequenze del consiglio comunale e se l’è filata. Ai suoi concittadini il suo film su Lo Uttaro e la Grande Puzza piace sempre di meno e hanno cercato di farglielo capire in tutti i modi. Ma per lui evidentemente ci sono ragioni che valgono più della salute dei sannicolesi.
La storia dell’insolito consiglio comunale è su Caserta 24 Ore in un articolo di Nunzio De Pinto di cui offriamo qui le prime righe e il resto con link alla fonte ^.
Un consiglio comunale come quello di ieri sera non si era mai visto a San Nicola la Strada. Un’intera assise sotto assedio per due ore. Il sindaco e la sua maggioranza abbandonano in fretta e furia l’aula consiliare e non restano a spiegare le proprie ragioni ai cittadini circa la vicenda della Uttaro. Una prima avvisaglia di quello che è poi successo la si era già avuta nel tardo pomeriggio di martedì nel corso della Marcia per la Pace che l’amministrazione comunale ed il Tavolo della Pace organizzano ogni anno in concomitanza con l’anniversario dell’11 settembre 2001. In quell’occasione, subito dopo le parole dei due parroci del territorio cittadino, don Oreste Farina e don Pasquale Lunato, i cittadini hanno impedito al sindaco Angelo Antonio Pascariello di parlare facendolo oggetto di un coro di buuuu e fischi. Alla Marcia per la Pace, alla quale avevano preso parte anche gli esponenti dei Comitati cittadini anti discarica Lo Uttaro, i cittadini hanno cantato diversi slogan, il più gettonato dei quali era “Non c’è vera Pace senza salute”, alludendo a tutto quanto sta accadendo a causa della mega discarica da 450mila metri cubi aperta grazie alla sottoscrizione del Protocollo d’Intesa firmato l’11 novembre 2006 dal sindaco e dal Presidente della Provincia di Caserta, Nicodemo Petteruti e Sandro De Franciscis.
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