MEGLIO TARDI CHE MAI
Posted by ambienti su settembre 22, 2007
Il sindaco di San Nicola La Strada Angelo Pascariello ha scritto una lettera ai suoi concittadini per spiegare la sua posizione sulla questione della discarica a Lo Uttaro, Caserta. Sono molte le critiche che Pascariello con i suoi argomenti prova ad aggirare, inutilmente. La prima è: perchè finora il sindaco non ha levato forte la sua voce nelle sedi istituzionali che sono per lui disponibili, attraverso la stampa, ed anche eventualmente giudiziarie, in difesa dei suoi concittadini, compresi sua moglie e i suoi figli (citati nella lettera)? I cittadini avrebbero certo tratto almeno conforto, e probabilmente qualche possibilità in più di far valere le loro giuste ragioni, dal sindaco schierato attivamente al loro fianco in una questione di salute e di qualità essenziale della vita che non dovrebbe permettere né se né ma.
Pascariello mette in un calderone di pretesa diffamazione le legittime critiche che sono state volte al suo operato, e al suo non operato, trascurando un po’ il fatto che è ampiamente previsto il dissenso da parte dei cittadini nei confronti di chi ha ottenuto l‘onore e l’onere di rappresentarli. Però ora promette: “Non mi sottrarrò mai alle mie responsabilità di amministratore che conosco perfettamente e a cui ho giurato di attendere, facendo il possibile ed inventando l’impossibile perché lo Uttaro venga chiusa al più presto e bonificata come è giusto che sia”. Stia sicuro che se manterrà manifestamente la promessa i cittadini saranno ben felici di averlo dalla loro parte.
Cari concittadini,
quando avverto che nella nostra Città serpeggia un qualsivoglia fermento o malumore, sia esso originato da fatti concreti sia che derivi da maldicenze o deleteria disinformazione, non mi sottraggo al colloquio con la comunità per spiegare direttamente ai cittadini quello che forse non sono riuscito ancora a far comprendere.
La dolorosa, ambigua e preoccupante situazione venutasi a creare con la riattivazione (temporanea sostengono i sottoscrittori dell’intesa!) della discarica Lo Uttaro, merita un ragionamento franco e sincero con i cittadini.
Non posso ripercorrere tutte le fasi della ultradecennale emergenza rifiuti in Campania per cui parto dalla decisione adottata dal commissario straordinario per l’emergenza Dr. Guido Bertolaso, concordata con la Provincia ed il Comune di Caserta sul cui territorio (è bene sottolinearlo ancora una volta) ricade il sito Lo Uttaro, con la quale la discarica è stata riaperta fino all’esaurimento della capacità, con l’impegno preciso di bonifica dell’intera zona subito dopo e definitivamente, il tutto per consentire la partenza della provincializzazione del ciclo dei rifiuti a Caserta.
Tale decisione, immagino sofferta e ponderata, sarebbe stata adottata in ogni caso, a prescindere da quanto potessero obiettare le altre comunità confinanti che degli effetti poco piacevoli avrebbero subito le maggiori conseguenze e mi riferisco a San Nicola in primis e poi a Maddaloni e San Marco Evangelista.
A tal proposito voglio ricordare a voi Cittadini che il consiglio Comunale in seduta pubblica, il 26 gennaio 2007 adottò la deliberazione n°.1 con la quale fu chiesto agli Organismi competenti di individuare siti idonei in altre aree, in considerazione del fatto che la località Uttaro del Comune di Caserta, purtroppo, già era ed è inquinata da altre due discariche sature.
Per le mie responsabilità istituzionali, quindi, non potendomi sottrarre al confronto o bloccare la riapertura, peraltro limitata secondo l’ordinanza ad un ben precisato tipo di sversamento, con tempi ben definiti e successivi impegni per la bonifica, ho chiesto con determinazione le più ampie garanzie per il nostro territorio sia immediate sia future e, solo in questo spirito ho accettato di far parte del comitato dei garanti previsto.
Purtroppo in seguito ho avuto modo di constatare che tale comitato ben poco può fare per “garantire” perché i problemi tecnici, la verifica del materiale sversato, delle quantità e dello stato di saturazione etc. esulano completamente dai poteri e dalle conoscenze scientifiche dello scrivente e, immagino, degli altri componenti che, comunque, non possono presenziare notte e giorno un impianto di tipo industriale complesso, non possono disporre analisi su campioni, non possono misurare le quantità, non possono controllare le qualità.
Per tali ragioni e per la serietà che mi contraddistingue, ho deciso di dimettermi da tale organismo ritenendolo svuotato di ogni significato concreto, un organismo che mi avrebbe fatto condividere solo responsabilità non ascrivibili al Sindaco di San Nicola la Strada perché, lo ribadisco, se le cose non vanno nella direzione promessa, le responsabilità devono ricadere solo e soltanto su chi ha ritenuto di assumerle, in primis il Commissariato di Governo oggi diretto dal Prefetto Pansa.
Per tali ragioni l’ingiusta campagna diffamatoria nei miei confronti mi amareggia molto anche perché, e su questo invito tutti ad un’attenta riflessione, il concittadino Angelo Pascariello, sua moglie, i suoi figli e tutta la sua famiglia, vivono da sempre, insieme a Voi tutti, a San Nicola la Strada e, di certo come voi tutti, desiderano un ambiente urbano vivibile, sano e non deleterio per la salute.
Per tali ragioni, cari concittadini, vi invito a riflettere e a non cadere nella trappola del demagogismo e della diffamazione gratuita di cui sono fatto oggetto in questi giorni.
E’ necessario invece fare fronte comune con serietà e concretezza nei confronti delle altrui responsabilità. La forza del Sindaco, la sua autorevolezza, la sua capacità di interpretare e rappresentare le necessità della Città, dipendono in buona misura dal vostro consenso, quello che si manifesta non soggiacendo a provocazioni e spinte qualunquistiche o peggio ancora di becera, stupida ed improduttiva rivalsa politica.
In ogni caso non mi sottrarrò mai alle mie responsabilità di amministratore che conosco perfettamente e a cui ho giurato di attendere, facendo il possibile ed inventando l’impossibile perché lo Uttaro venga chiusa al più presto e bonificata come è giusto che sia.
Dal Palazzo Comunale, 18 settembre 2007
ANGELO PASCARIELLO
luigino said
Francamente sconcertante questa lettera.
Un costruttore, un imprenditore navigato, che arriva a miscelare tutto quello che ha scritto (famiglia, comitato garanti, puzza, promesse, giuramenti) senza porsi il problema dela sua attendibilità, della sua credibilità…..mi pare.
Ma dove siamo, in Birmania?
Maxim said
Ancora na volta si tenta di togliersi i vestiti sporchi per non mostrare il fango in cu ci si è messi, e si è trascinato chi lo ha votato. La coscenza non è un vestito che si può lavare.
loredana said
Ho trovato il volantino oggi nella posta. Loro possono entrare nelle nostre case, con le loro chiacchiere, le tasse e poi con il veleno che ci fanno scaricare addosso per anni di connivenze….
il nostro DIRITTO DI REPLICA viene chiamato COMMENTO INFAMANTE il nostro DIRITTO ALLA SALUTE, viene liquidato con dicendo che “tale comitato ben poco può fare per “garantire””. Allora chi è che deve garantire che i diritti COSTITUZIONALI di noi cittadini siano rispettati se le autorità dichiarano di non poterlo fare?