AMBIENTI

Blog di Resistenza Ambientale

Archive for 17 ottobre 2007

PUZZA ALLE CINQUE

Posted by ambienti su ottobre 17, 2007

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Oggi a Caserta la Grande Puzza è arrivata già all’ora del tè, verso le cinque del pomeriggio si è spinta fino al centro della città e non se n’è ancora andata. I cappellai matti della politica continuano a parlare a vanvera, il coniglio bianco teme di fare la fine delle pecore di Acerra, Alice è disgustata. Attenzione, perché qui i responsabili sembra che vogliano giocare tutti a nascondino, invece di disporre l’immediata chiusura della discarica. Dopo gli ultimi accertamenti ufficiali, la logica ci dice che presto Lo Uttaro dovrebbe diventare un brutto ricordo. Ma nel nuovo paese delle schifose meraviglie in cui sono stati trasformati i luoghi dove viviamo spesso la logica normale non funziona.

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VAI A SAPERE

Posted by ambienti su ottobre 17, 2007

Riusciranno i dottori Giuseppe Lembo e Nicola Santagata, i due tecnici referenti del Comitato Emergenza Rifiuti nel Comitato Garanti per la discarica Lo Uttaro, a dire quel che hanno da dire agli altri garanti, a quelli che hanno incarichi politici istituzionali? Lembo e Santagata avevano fatto per oggi una seconda prova, con una riunione indetta per le 17 nella sala giunta del Comune di Caserta, alla quale aveva promesso di partecipare il “garante” Nicodemo Petteruti, sindaco della città, che al precedente appuntamento, l’11 ottobre, non si era presentato. Però Petteruti anche questa volta è stato distolto da altri impegni e ha fatto sapere che non sarebbe arrivato. Ha annunciato che invece potrà partecipare il 24 ottobre e a quella data l’incontro è stato rinviato per tutti: i sindaci di San Nicola La Strada, Maddaloni, San Marco e il presidente della Provincia Sandro De Franciscis.
Si avvicina intanto il 7 novembre in cui il tribunale di Napoli dovrà decidere se chiudere Lo Uttaro in base anche alla relazione De Rosa ^ . Si ha l’impressione che amministratori e responsabili, in vista di una sentenza che potrebbe avere conseguenze serie per chi ha tenuta aperta la discarica velenosa, e comunque in presenza di una relazione che consiglierebbe una chiusura immediata, cerchino sempre più di scantonare.
Sembra che siano in atto varie pressioni per indurre la discarica a confessare che si è aperta e gestita da sola, senza l’intervento di autorità o persone che possano essere chiamate a dar conto, almeno politicamente, delle loro decisioni e omissioni. Purtroppo, a parte i documentati avvisi dei comitati per l’ambiente, le puntigliose relazioni di Lembo e Santagata, che dallo scorso maggio ^ stanno regolarmente e ufficialmente avvertendo delle gravi e pericolose irregolarità a Lo Uttaro, potrebbero rendere poco credibile un’eventuale confessione della discarica.

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IL BUON CONTRATTO

Posted by ambienti su ottobre 17, 2007

I casertani che per mesi sono stati torturati dalla Grande Puzza ^ in arrivo da Lo Uttaro e ora sanno per certo che le loro peggiori preoccupazioni erano ben fondate non ci crederanno, ma il loro sindaco Nicodemo Petteruti si dice ancora convinto che quando l’11 novembre scorso sotto il famigerato Protocollo d’intesa ^ , che fece aprire la discarica killer a Lo Uttaro, apposero le firme il commissario governativo Guido Bertolaso, il presidente della Provincia di Caserta Sandro De Fanciscis e lo stesso Petteruti , «Fu chiuso un buon contratto». Il sindaco lo afferma in un’intervista ^ apparsa oggi sulle pagine napoletane del quotidiano la Repubblica che, finalmente, sotto lo stimolo di un documento ufficiale quale la relazione di De Rosa ^, sembra essersi scosso dalla lunga distrazione dal caso Lo Uttaro.
Come possa essere buono un contratto che ha danneggiato la vita quotidiana dei cittadini e minaccia tuttora la loro salute, che non ha ottenuto nessuno degli effetti concordati – né eliminare la spazzatura dalle strade, né ancora le bonifiche ^ per un’area tutta avvelenata, né i previsti benefici economici per le casse comunali – e che molto probabilmente è basato anche su moventi oscuri e penalmente rilevanti, Petteruti non lo spiega chiaramente. Anzi entra in evidenti contraddizioni quando approfitta della conversazione sulla discarica per arrabbattarsi in una prova di scaricabarile e di scaricaballe.
Petteruti non dice che di fronte alle immediate e ben argomentate denunce di quelli che contestavano la discarica lui fino a poco tempo fa ha fatto muro e ha usato argomenti beceri come l’accusa di avere scatenato una “jihad” e di essere volti “a radicalismi aprioristici, a presuntuose supponenze e speculazioni politiche” ^ . Non ci dedicheremo qui all’ormai facile esercizio di ribaltare ognuna di queste accuse sull’operato del sindaco. È il caso solo di ricordare che da prima della riapertura della discarica a Lo Uttaro Nicodemo Petteruti era perfettamente informato, attraverso fonti qualificate, di tutti i rischi del disastro ambientale e sanitario che si stava preparando, nonché al corrente dell’esistenza di aspetti torbidi nell’intera operazione.
Petteruti, come aveva già fatto finalmente a fine settembre, sospinto da un’estate puzzolentissima e dal crescere della protesta, dice nell’intervista che si opporrà a ogni tentativo di ampliamento della discarica. Ci mancherebbe. Accertata la situazione, insistere con la discarica significherebbe insistere deliberatamente in vari crimini. In un rigurgito di demagogia il sindaco conclude minacciando: «Sto valutando serie azioni legali per i danni che Caserta subisce». Chiederà danni a se stesso?

Qui l’intera intervista di Petteruti a la Repubblica ^
Da notare per l’altra questione sollevata dall’articolista, il relativo “progresso” di Caserta nella classifica per l’ambiente di Ecosistema Urbano 2008 ^ , che i dati di base per la detta classifica si riferiscono al 2006, perciò a prima che venisse riaperta e ampliata la discarica killer a Lo Uttaro, e che comunque sono stati forniti dai Comuni, perciò, nel nostro caso, da Petteruti …

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