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Blog di Resistenza Ambientale

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48 ORE PER INGOIARE I ROSPI

Posted by ambienti su novembre 8, 2007

48-ore.jpgDopo gli scarni comunicati di ieri, a leggere oggi sui giornali le lenzuolate di articoli ^ sull’incontro a Palazzo Chigi per l’emergenza rifiuti in Campania, si capisce che il mago Pansa ha tutt’altro che risolto il problema con la sua proposta di nove siti, compiuta con scarse o nulle consultazioni dei possibili interessati. Ai quali sono state concesse 48 ore per eventuali obiezioni e, in pratica, per ingoiare i rospi. Che facciamo? Proviamo a chiamare Eddie Murphy e Nick Nolte ^?
Significativo il commento rilasciato ad Antonio Corbo di Repubblica dal sindaco di Giugliano Francesco Taglialatela: “Le ecoballe ci sono (a Taverna del Re), ma saranno davvero portate via? La ribellione dei siti nuovi non mi fa dormire. Si spegne un fuoco e se ne accendono nove? I cittadini sono stremati e il presidio non si smonta”.
“Dobbiamo agire in fretta, in fretta, e non si può fare altrimenti …” sembra di continuare a sentire come motivo conduttore delle decisioni commissariali. Si, ma questa fretta c’era anche quando Pansa si è insediato, all’inizio dello scorso luglio, e non ha pensato subito ad avviare verifiche e formulare ipotesi in alternativa a metodi che non hanno funzionato. Anzi ora continua a far sostenere in tribunale ai suo avvocati che a Lo Uttaro sarebbe tutto in regola. Quando – perizie tecniche a parte – sarebbe bastato venire qui in certi giorni di discarica aperta per capire che l’esistenza di un impianto del genere a due passi dalle case è incompatibile con la salute, con la vita dei cittadini, con qualunque forma di civiltà.
Naturalmente le proposte del professor de’ Medici ^ , o altre utili a cominciare a spezzare i circuiti viziosi della logica dell’emergenza che produce altra e peggiore emergenza – ne sappiamo qualcosa qui a Caserta – non sono state neanche prese in considerazione.
È sbagliato il metodo ed è sbagliato Pansa. Lo smaltimento dei rifiuti non si può decidere con logiche militari. È un problema che riguarda quotidianamente tutti i cittadini e deve essere perciò affrontato con confronti ampi. È un problema politico che richiede il massimo di trasparenza. E arrivano borbottii anche dal governo – Prodi, Letta – contro i cittadini campani riluttanti a ingoiare monnezza, o contro i loro rappresentanti che li difendono (oddio! ora sembra persino il nostro cavaliere già paladino dello Uttaro Sandro De Franciscis!). Ma di fronte alla follia delle ecoballe nessun governante ha il coraggio di dire apertamente che i cittadini hanno ragione e che il torto è nel percorso seguito finora, utile soprattutto a tutelare gli affaracci della FIBE, un sistema che – come ha rilevato la magistratura – non poteva portare da nessuna parte se non a disastri.

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