AMBIENTI

Blog di Resistenza Ambientale

Archive for 10 novembre 2007

BUON COMPLEANNO

Posted by ambienti su novembre 10, 2007

FESTA DOMENICA ALLE 16 DAVANTI ALLA DISCARICA

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Domani farà un anno dalla sottoscrizione del Protocollo d’intesa ^ con cui tra molti equivoci e bugie fu decisa la riapertura della discarica maledetta a Lo Uttaro. Per celebrare la Grande Puzza ^ , il percolato, le insonnie, le nausee , le allergie, l’avvelenamento di aria terra e acqua, le minacce alla salute ^ regalate con la discarica a Caserta e ai comuni limitrofi, il Comitato Emergenza Rifiuti per domani, domenica 11 novembre, alle 16, ha in programma una festicciola simbolica davanti al cancello della discarica.

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L’INCIVILTÀ DEI RIFIUTI

Posted by ambienti su novembre 10, 2007

Oltre 13 anni di cosiddetta emergenza, 6 milioni di ingestibili finte ecoballe, fetenzia dappertutto, dentro e fuori le discariche, sprechi mostruosi di denaro pubblico per non risolvere il problema, truffe e frodi ora svelate dalla magistratura, bollette TARSU le più alte d’Italia, ampia partecipazione della criminalità organizzata all’affare rifiuti, ricorso autoritario all’illegalità da parte degli apparati pubblici, continue vessazioni alla popolazione minacciata gravemente nella salute. È inutile farsi illusioni. Questa regione fa schifo perché rischia di non poter essere più altro che una pattumiera velenosa, la sua classe dirigente politica fa schifo, fanno anche abbastanza schifo i cittadini che si adattano a un simile andazzo senza informarsi e senza ribellarsi.
È questo che in pratica argomenta Alberto Corbino, geografo, esperto di politica dell’ambiente, consulente del Formez, nel suo report Tropppo lontani da Bruxelles, analisi dell’Europa che non c’è nella Campania dell’emergenza rifiuti, pubblicato in rete dall’Osservatorio campano sulle politiche pubbliche nel sito http://www.capitalesociale.org/present.htm .
Può valere la pena di riflettere su questo recente scritto ora che la situazione è di nuovo estremamente critica e che i nuovi piccoli e grandi piani dei rifiuti continuano a non prendere neanche lontanamente in considerazione esigenze che nell’attuale civiltà europea sono considerate essenziali: l’informazione ai cittadini, la partecipazione dei cittadini alle scelte sui servizi pubblici, il dialogo tra comunità amministrate e oligarchia amministrante.
Di seguito alcuni brevi estratti dal report,
che si può scaricare in versione integrale formato PDF cliccando sull’icona qui a fianco >

Bombardati dalle notizie sull’emergenza rifiuti, si corre il rischio di sottovalutare la sua reale portata, abituandosi alla tragica dimensione che va assumendo. Per uscire dalla cronaca e per recuperare la memoria delle politiche pubbliche, il report ricostruisce la situazione campana, a partire dai primi anni Novanta fino agli argomenti più recenti. Emerge un sistema illogico di gestione del ciclo dei rifiuti, capace di auto-riprodursi con straordinaria efficacia ma allo stesso tempo in grado di creare inefficienze sistemiche e sistematiche che incidono inesorabilmente sulla qualità della vita dei cittadini campani.

Nessun dato vale a sintetizzare ciò che è accaduto in 13 anni, quanto la decisione del prefetto Pansa (che di lì a breve sarà nominato a capo della struttura commissariale) allorquando, il 23 giugno 2007, ordinò “che i rifiuti debbono essere conferiti direttamente in discarica”, per scongiurare la situazione di emergenza ambientale. Tredici anni, 780 milioni di euro all’anno negli ultimi dieci anni. Il costo totale ammonterebbe a 1,8 mld di euro, il 21% dei quali per stipendi, sedi, auto blu, elicotteri e bollette telefoniche; sei milioni di ecoballe (non idonee) accumulate per (7,2 milioni di tonnellate di peso); 1.600.000 tonnellate di rifiuti smaltite fuori regione tra il 2001 e il 2005, di cui 600.000 tonnellate in Germania, presso inceneritori (spesa: 80 milioni di euro) e il resto in varie regioni italiane. Per cosa? Per ritornare al sistema della discarica, che Bruxelles aveva “bandito” nel 1991.

Perché gli elettori non hanno percepito questo dato come un fallimento e di conseguenza non hanno richiesto le dimissioni della classe dirigente? Qual è il rapporto tra cittadini e classe politica in Campania e che percezione hanno i cittadini campani dell’Unione Europea, qualora ne abbiano una? Qual è la percezione della cosa pubblica nelle regioni periferiche? In Campania è la stessa che in un länd tedesco? Da che cosa è determinata questa eventuale differenza? Qual è il dato culturale che emerge da queste differenze, se differenze ci sono? In cosa consiste essere cittadini in regioni come la Campania? Come sono percepiti i diritti/doveri di ognuno di noi? E come questo senso di cittadinanza viene costruito dalle comunità locali? Perché, ancora oggi, è possibile che alcune comunità locali subiscano vessazioni come quella dell’emergenza rifiuti e ad essa adattino perfettamente la loro quotidianità, mentre altrove in Europa anche un solo giorno di questa vita risulterebbe assolutamente inconcepibile e inaccettabile?

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E ORA È PROPRIO IL COLMO

Posted by ambienti su novembre 10, 2007

di Giuseppe Messina – Legambiente

Questa volta a Lo Uttaro ci vada il sindaco con la fascia tricolore per far rispettare la legge e la sua ordinanza che dispone la chiusura della discarica illegale e pericolosa, fatta riaprire con un ennesimo atto di indecenza istituzionale dal prefetto-commissario Pansa. Noi lo seguiremo così come tutti i comitati, le associazioni e quanti, fra i cittadini onesti ed esasperati, chiedono semplicemente normalità. In questo modo sgombrerebbe il campo da ogni insinuazione di quanti leggono in quell’ordinanza un’orchestrata operazione politica per recuperare il recuperabile del disastro politico realizzato in pochi mesi dal sindaco Petteruti e dal presidente della Provincia De Franciscis a Caserta al governo della cosa pubblica. Tutti sanno che la discarica Lo Uttaro è praticamente colma, potrà accogliere rifiuti forse una quindicina di giorni, massimo venti, ma Pansa non ha pensato nei mesi scorsi ad una discarica alternativa e oggi siamo al caos. De Franciscis, che come un grande saggio dispensa consigli su come si dovrebbe fare, si porta la più grande responsabilità che pagheremo cara per i prossimi vent’anni: non aver elaborato il piano rifiuti per la provincia che oggi si vede costretta a subire quello del Prefetto Pansa. Piano che non vale molto sul piano industriale ma che lascerà una scia di drammi a livello ambientale e sanitario.
Caserta, 10 novembre 2007

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CI RISIAMO CON LO UTTARO

Posted by ambienti su novembre 10, 2007

biorisk01.gifIL PREFETTO-COMISSARIO PANSA HA DISPOSTO LA RIAPERTURA DELLA DISCARICA A LO UTTARO. PER EVITARE L’INTASAMENTO DELL’IMPIANTO DI SANTA MARIA CAPUA VETERE, QUESTA È LA SPIEGAZIONE UFFICIALE.
IN REALTÀ SI SAPEVA BENISSIMO DA MESI CHE LA DISCARICA A LO UTTARO POTEVA ESSERE CHIUSA DA UN MOMENTO ALL’ALTRO, PER L’AZIONE GIUDIZIARIA NEL CORSO DELLA QUALE ERA STATA DOCUMENTATA UFFICIALMENTE LA SUA PERICOLOSITA’ PER LA POPOLAZIONE. EPPURE PANSA NON AVEVA CONSIDERATO ALCUNA ALTERNATIVA.
CHE SUCCEDERÀ QUANDO LA DISCARICA, ENTRO POCHE SETTIMANE, SARÀ COMUNQUE PIENA?
NOI CHE ABITIAMO ACCANTO ALLA DISCARICA, CHE ALTERNATIVE ABBIAMO?

MENTRE LA PUZZA RICRESCE TERRIBILE ….

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