RIFIUTI IN PROROGA
Posted by ambienti su dicembre 28, 2007
Ieri un giovedì nero per i rifiuti in Campania. Per l’emergenza a Napoli la CDL occupa il consiglio regionale con tanto di striscioni di protesta. A Giugliano si scontrano polizia e manifestanti mentre continuano ad arrivare ecoballe. Ad Aversa 200 cittadini occupano il consiglio comunale e il sindaco Ciaramella si becca forti contestazioni e dice che a bloccare la vendita di botti di Capodanno, per evitare roghi accidentali dei rifiuti per strada, ci sarebbe stato il pericolo di ritorsioni incendiarie. Ha aggiunto che lui e gli altri sindaci della provincia hanno individuato un sito di proprietà del commissario di governo adatto allo stoccaggio, ma l’ARPAC (Agenzia Regionale Protezione Ambientale Campania) non invia i tecnici per il sopralluogo di legge poiché sono scaduti i contratti e non ci sono tecnici disponibili. Senza sopralluogo non se ne può fare niente.
A Caserta si dovrebbe riaprire il vecchio sito di trasferenza (non la discarica) per depositare “provvisoriamente” i rifiuti e i cittadini sono in allarme: non vogliono i rifiuti per strada, ma non vorrebbero neanche uno strascico lungo chissà quanto della maledizione de Lo Uttaro.
Perché i responsabili delle amministrazioni locali non sanno trovare altre soluzioni? Stanno lì apposta per questo e avrebbero avuto tutto il tempo: una anno, sei mesi, magari un mese. Ma perché sempre questi colpi di mano dell’ultimo minuto, in cui in realtà non si può decidere niente ma solo rifriggere soluzioni vecchie, vale a dire di quelle che ci hanno avvelenati e portati a questo punto? E se gli amministratori non sanno prendere decisioni utili che se ne vadano.
L’invito a togliere mano è arrivato specifico al presidente della Provincia di Caserta Sandro De Franciscis anche da un parroco, don Pierangelo Marchi di Nostra Signora di Lourdes, nel quartiere Acquaviva tormentato per mesi dalla puzza de Lo Uttaro e ora da montagne di rifiuti. Don Pierangelo ha parlato a Natale, durante la messa di mezzogiorno, ed è stato chiaro: “Non sto attaccando l’uomo, perché non lo conosco personalmente, ma il politico sì: Sandro De Franciscis deve dimettersi perché ci ha preso tutti in giro per un anno intero”. Lo ha riferito ieri un articolo sul Mattino – Caserta ^.
A Pignataro Maggiore e a Carinola, luoghi individuati per una discarica e per uno stoccaggio di ecoballe, in nottata erano attese le ruspe, da una popolazione sul piede di guerra. Secondo una relazione ufficiale dell’ARPAC, l’area di Carabottoli, dove dovrebbero essere piazzate le ecoballe (che sono finte “ecoballe” e che liberano puzza e percolato lo sanno ormai tutti) la falda acquifera è a soli cinquanta centimetri di profondità, il terreno è permeabile. Ed è una zona da dove arrivano, per ora, prodotti alimentari con marchio dop.
Intanto oggi a Roma si dovrebbe decidere per il decreto “milleproroghe” nel quale potrebbero essere inserite disposizioni per fronteggiare la situazione della raccolta dei rifiuti in Campania. Neanche qui mancano le incognite. Si starebbe valutando una proroga per il commissario straordinario per l’emergenza Pansa (o per un successore?), ma fonti governative hanno fatto sapere che ci sarebbero da superare alcuni problemi tecnico-legislativi. Solo quelli?
Per approfondimenti si possono leggere i giornali di oggi, di carta e on line. C’è un ampio articolo di Riccardo Staglianò sul Venerdì di Repubblica, intitolato Campania, l’emergenza rifiuti non passa, anzi peggiora, anche on line con annesso videoreportage ^. Per gli aggiornamenti c’è sempre il link a Lo Uttaro Google News qui ^ o nella colonna a destra in alto.
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