A Benevento ieri, sabato, il supercommissario ai rifiuti Gianni De Gennaro ha trovato un grande schieramento di folla, uno stuolo di amministratori locali, rappresentanti di comitati e persino due parlamentari pronti a contestargli l’opportunità delle sue scelte per la provincia e a pretendere almeno garanzie. De Gennaro ha resistito e ha promesso. Ha detto che desisterà se accerterà un rischio per la salute dei cittadini, che le riaperture di discariche sono “a tempo” eccetera eccetera. Qui c’è tutto il resoconto a cura dell’ufficio stampa della Provincia di Benevento ^ che – a proposito – sembra sia autorizzato a diffondere veri comunicati informativi e non solo, come avviene in province contigue, stomachevoli panegirici del presidente.Tornando al supercommissario. Non è colpa sua, poverino, se è difficile credergli. Solo che riaffiorano in mente promesse analoghe fatte da Guido Bertolaso che quando ha capito di non poterle mantenere se l’è svignata senza chiedere scusa a nessuno.
Lunedì alle 10.30 De Gennaro sarà a Caserta e incontrerà il presidente della Provincia Sandro De Franciscis ^, l’assessore all’ambiente Maria Carmela Caiola ^, il sindaco della città Nicodemo Petteruti ^, i sindaci dei comuni con oltre 30 mila abitanti. Arriveranno, secondo quanto ha annunciato Caserta c’è ^ , Filippo Fecondo da Marcianise, Michele Farina da Maddaloni, Mimmo Ciaramella da Aversa, Giancarlo Giudicianni da Santa Maria Capua Vetere. Più Carmine Antropoli da Capua ed Enrico Fabozzi da Villa Literno, già padroni di casa di montagne di ecoballe. E il sindaco di San Nicola la Strada ^, Angelo Pascariello, la cui popolazione tra Lo Uttaro, il nuovo omaggio dell’ex Ucar ^ e la raccolta dei rifiuti pressoché ferma da una quarantina di giorni potrebbe denunciare un genocidio? E i cittadini e i loro comitati potranno dire la loro?
Il Comitato Emergenza Rifiuti ha preparato per tempo, in collaborazione con le Assise di Napoli, osservazioni al “Piano Pansa” che permetterebbero una vera svolta per il dramma dei rifiuti in Campania ^. I comitati, le associazioni per l’ambiente e le parrocchie a Caserta si sono organizzati, per avviare una prima fase della raccolta differenziata ^, che è anche questione di comunicazione e di cultura, ovvero solo se si parte subito c’è speranza di andare a regime tra qualche mese.
Al contrario di quanto hanno più volte sostenuto gli amministratori casertani, non si trovano qui quelli che dicono no a ogni cosa. Ci sono solo cittadini che vorrebbero sopravvivere e rimediare all’ormai manifesta inettitudine dei loro rappresentanti. Probabilmente De Gennaro farebbe meglio a incontrare loro anziché un presidente della Provincia, pure subcommissario ai rifiuti, che ha rinviato per oltre un anno il compito di elaborare il piano che gli competeva, o un sindaco che non contento di aver asfissiato per mesi la città, promuovendo la discarica criminale a Lo Uttaro ^, non ha saputo escogitare di meglio che creare l’inutile mostro del capannone ex Ucar, a due passi dalle case, imbottito di monnezza che difficilmente ora si riuscirà a tirare fuori. Lo stesso sindaco che ora, dopo oltre un anno di inerzia al riguardo, comincia a concepire la raccolta differenziata in una maniera stramba e misteriosa ^. Un sindaco che infine tenta di rifilare ai suoi concittadini il terzo termodistruttore in zona ^, visto che in qualche giornata di condizioni meteorologiche avverse potrebbe capitarci di non ricevere dosi soddisfacenti di diossina e di nanopolveri dai vicini impianti di Acerra e di Santa Maria La Fossa.
Sono personaggi, questi, che certamente non rappresentano più la maggioranza dei cittadini che li ha eletti ^.
Rifiuti, De Gennaro convoca l’Unita’ di Crisi per affrontare l’emergenza su RaiNews24 ^