AMBIENTI

Blog di Resistenza Ambientale

Archive for 31 gennaio 2008

UN PREMIER TERMODISTRUTTIVO

Posted by ambienti su gennaio 31, 2008

prodifoglio.jpgUna nota di Palazzo Chigi ha fatto sapere poco fa che il quasi del tutto ex presidente del Consiglio, “al fine di assicurare la rapida conclusione dello stato di emergenza nel settore dei rifiuti in Campania”, ha firmato l’ordinanza che garantisce le agevolazioni tariffarie per la vendita dell’energia elettrica, Cip 6. In questo modo, spiega la nota, sarà possibile procedere più rapidamente alle realizzazione degli impianti di termodistruzione o di gassificazione che saranno realizzati nei territori dei comuni di Acerra, di Santa Maria La Fossa e nella provincia di Salerno.
E allora può venire addirittura il sospetto che qualcuno la crisi dei rifiuti l’abbia voluta apposta per arrivare a questo, per accontentare la lobby degli inceneritori. Ma con la normativa europea, che non prevede più contributi, come la mettiamo? Sarà un contenzioso che andrà ad aggiungersi a quello già grave per i rifiuti campani. Prodi si vuol vendicare di qualcosa facendoci ora espellere dall’Europa in cui si è vantato di averci condotto? Ed è comunque discutibile che un premier decida un provvedimento di questo rilievo quando è stato già costretto a fare la valigia. Con la sua mossa Prodi ha deciso d’arbitrio un futuro molto lungo di una regione e di un paese.
Un motivo molto probabile dell’assenza di concorrenti interessanti al completamento e alla gestione del termodistruttore di Acerra sta nel fatto che senza l’artificio dei contributi pubblici – vale a dire li paghiamo tutti – non è conveniente incenerire i rifiuti. Sono più convenienti il riciclo dopo la differenziazione e il trattamento meccanico-biologico, che per giunta non provocano catastrofi nell’ambiente. Ma in Italia continuano a trionfare gli inceneritori che garantiscono profitti sicuri grazie al Cip 6 caricato ai cittadini sulla bolletta elettrica. Ci avvelenano e dobbiamo anche pagare.

Un articolo su La Nuova Ecologia
con i commenti di Legambiente e del senatore Tommaso Sodano ^

Perché gli inceneritori non sono economicamente convenientiVIDEO
(a meno di non derubare i cittadini attraverso il Cip 6) ^ 

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POLITICI CAMPANI TUTTI A CASA?

Posted by ambienti su gennaio 31, 2008

barbierieconomix.jpg“Non è normale che in seguito a tutta la vicenda dell’emergenza rifiuti in Campania non ci sia stata neanche una dimissione. Al momento il commissario De Gennaro ha bisogno dell’appoggio di tutte le istituzioni. Ma passati i cento giorni e liberate le strade dalle immondizie, sarebbe cosa buona e giusta che per gestire al meglio il piano industriale i cittadini possano esprimersi votando tutte le istituzioni campane”.
Lo ha affermato il presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, Roberto Barbieri, durante la registrazione del programma Economix di Rai Educational, in onda domani sera (notte tra venerdì e sabato) su Rai3 alle 00:40 con una puntata intitolata Il prezzo dei rifiuti ^.
Barbieri ha anche rivolto un appello ai cittadini campani e a tutti gli enti locali perché diano pieno sostegno all’azione del commissario straordinario, altrimenti “l’emergenza può trasformarsi in tragedia” con l’arrivo dell’estate.
Barbieri (assessore a Napoli dal ’93 al ’97 nella giunta Bassolino) ha affermato che “L’emergenza rifiuti in Campania è un fenomeno che si autoalimenta. Ci sono interessi redditualmente dipendenti da essa, è diventata un ammortizzatore sociale e ci sono stati ostruzionismi e infiltrazioni della criminalità organizzata nei momenti in cui si è tentato di uscirne”.
Secondo Barbieri la soluzione per chiudere definitivamente l’emergenza quella indicata nella relazione al Parlamento approvata dalla Commissione ^: lo scioglimento dei consorzi e con essi l’eliminazione dei grovigli di poteri creati in 14 anni di cosiddetta emergenza.
Chissà se lanciando la sua idea di mandare a casa tutti gli amministratori campani Barbieri si è ricordato di una lettera che gli aveva inviato il cordinamento dei comitati per l’ambiente casertani nel maggio scorso ^, quando la discarica folle a Lo Uttaro, della quale la magistratura ha poi accertato la pericolosità e la criminalità, veniva ufficialmente definita “a basso impatto ambientale” dagli amministratori che l’avevano indicata e approvata. Nella lettera a Barbieri era scritto tra l’altro: “(Per il problema rifiuti in Campania) il malgoverno sta culminando, da parte del potere politico, in azioni militari per imporre ciecamente le soluzioni pensate da pochi contro la ragione, contro i cittadini, contro la legalità”.
Abbiamo l’impressione che Barbieri – il quale allora difendeva tenacemente le soluzioni approvate dalle amministrazioni e ai comitati casertani non diede risposta – abbia un po’ riflettuto sulla faccenda.
La lettera è anche una prova di come le istituzioni sono state sorde alle ragioni dei cittadini quando sarebbe stato meno difficile intervenire. Ma almeno la Commissione parlamentare alla fine ha individuato e denunciato i principali nodi della questione.

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LA “TERMOVALORIZZAZIONE” DELL’INFORMAZIONE SUI RIFIUTI

Posted by ambienti su gennaio 31, 2008

di Davide Pelanda – Megachiptermoval.jpg

Finalmente la parola proibita è stata detta!! L’ha pronunciata in prima persona il commissario per l’emergenza rifiuti in Campania Gianni De Gennaro davanti ai microfoni di una radio: “raccolta differenziata”. Una rarità in Italia dove nei mass media passa solo il concetto di bruciare la spazzatura e la parola che va più di moda, grazie alle lobby, è “termovalorizzatore” rinominato da certi medici cosiddetti dissidenti “cancrovalorizzatore”…

Leggi tutto su Megachip ^

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POLITICA DEI RIFIUTI IN PROVINCIA

Posted by ambienti su gennaio 31, 2008

provincia2.jpgCASERTA – Al consiglio provinciale di ieri a Caserta non si è sentita nessuna delle decisive comunicazioni che erano state annunciate. Allo stoccaggio “provvisorio” di Ferrandelle arriveranno rifiuti soprattutto da Napoli, i siti di Carinola per le ecoballe e di Pignataro (la cava o altro) restano in sospeso, essendo stata respinta la richiesta dell’opposizione di azzerare il piano Pansa escludendoli. Eventuali scelte differenti del commissario potranno dipendere da considerazioni di ordine sanitario – alle quali Gianni De Gennaro sostiene di tenere molto – o da nuove esigenze. Alla faccia della “provincializzazione” su cui bizzarramente si è continuato a insistere. La provincia di Caserta è ancora la pattumiera di Napoli, ma a dirlo troppo si rischia di guastare l’omertà che per anni c’è stata intorno a scelte strutturalmente sbagliate e confuse che tali continuano ad essere. Approvato un Atto di indirizzo sull’emergenza rifiuti ^ con i voti della maggioranza, Udeur a parte schierata con la richiesta di emendamento dell’opposizione di centrodestra.
Il consiglio è stato una maratona politichese – dalle 10.45 alle 18 circa – guidata dalle solite autocelebrazioni del presidente De Franciscis che si è presentato con oltre un’ora di ritardo e che ha innanzitutto ribadito la sua piena fiducia nel commissario De Gennaro. Col quale però non è stato possibile negoziare e non sarà possibile trattare il piano dell’emergenza. Si tratta di una fiducia – a parte l’ovvio sostegno per la missione di togliere al più presto i rifiuti dalle strade – per molti versi simile a quella concessa a Guido Bertolaso, il quale se l’è svignata lasciandoci una discarica a Lo Uttaro riempita soprattutto con i rifiuti di Napoli e della quale infine la magistratura ha accertato il carattere dannoso e criminale. Al solito il programma prospettato include un’assicurazione con la Compagnia Scaricabarile per qualunque cosa accadrà prossimamente.
Il piano provinciale dei rifiuti non c’è, ha sostenuto De Franciscis, perchè nel quadro legislativo ancora incompleto della postcomunicato.pngregione non era approntabile. Tutte le scuse sono buone per provare a giustificare a proposito del problema rifiuti, e connessi avvelenamenti, l’inerzia o peggio fin qui praticata. Discutibili sottigliezze giurisdizionali a parte, se la Provincia si fosse data una mossa – per esempio sollecitando prima dell’attuale disastro un sostanzioso avvio della raccolta differenziata – la situazione oggi non sarebbe così critica.

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