Il Comitato Emergenza Rifiuti da Caserta invia una lettera aperta sulla discarica Lo Uttaro al commissario straordinario Gianni De Gennaro. La lettera elenca i motivi per cui l’ipotesi di riattivazione della discarica ^ è incomprensibile ed estremamente pericolosa. E annuncia azioni per la difesa dei cittadini.
Lettera Aperta del Comitato Emergenza Rifiuti
Al Commissario Straordinario per l’emergenza rifiuti Prefetto Gianni De Gennaro
Al G.I.P. presso il Tribunale di Santa Maria C.V.
Oggetto: Discarica illegittima e illegale di Lo Uttaro – diffida all’ulteriore utilizzo.
La richiesta di dissequestro temporaneo della discarica Lo Uttaro per verificare la possibilità di riutilizzarla per lo sversamento di rifiuti presuppone, da parte del Commissario Straordinario e della struttura che con lui collabora, un totale disinteresse per la tutela della salute delle 200.000 persone che vivono nei dintorni, già messa seriamente in pericolo dai precedenti provvedimenti illegittimi dei Commissari che l’hanno preceduto, e l’assoluta ignoranza delle vicende giudiziarie e legislative che hanno interessato e che interessano quella discarica e che hanno portato alla sua chiusura, il 20 novembre u.s., a mezzo di due provvedimenti giudiziari della magistratura civile e penale arrivati contemporaneamente a mettere la parola fine sulla possibilità di utilizzare quell’invaso per ulteriori attività di sversamento di rifiuti. Né in alcun modo possono considerarsi operazioni di messa in sicurezza quelle dirette, come si apprende dagli organi di stampa, a riempire la discarica con 30.000 tonnellate di presunto FOS (che come è ormai noto a tutti in Campania non viene prodotto da alcun impianto di CDR e che altro non è se non rifiuto tal quale tritato). Ed è per questo che il Comitato Emergenza Rifiuti si è visto costretto, come ha già fatto più volte con i predecessori del Dott. De Gennaro, a scriver questa lettera con la quale ricordare al Commissario brevemente i motivi che impediscono di riaprire quella discarica e che dovrebbero spingerlo a ricercare una volta per tutte soluzioni tecnicamente idonee, legittime, legali e non pericolose per la salute della popolazione.