AMBIENTI

Blog di Resistenza Ambientale

PUZZOLENTI TRAME

Posted by ambienti su marzo 11, 2008

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All’ex Ucar è stata abbattuto una porzione del recinto in muratura e lunedì mattina è stato installato un nuovo cancello su viale dell’Industria. Si stanno sradicando alberi, probabilmente per costruire una nuova strada interna. Grandi manovre in corso. Al solito senza che nessuno sappia perché. Certo non per fare la differenziata che è l’obiettivo prioritario per andare oltre l’emergenza ora indicato anche dal commissariato e dal governo, oltre che dalle leggi europee e dal buon senso. Mentre la popolazione è bombardata da una campagna elettorale che spesso rivela spudoratamente il carattere di casta del potere politico e tenta di farci chiudere gli occhi sulle responsabilità di oggi e di ieri per lo schifo in cui ci troviamo.
Se va avanti così a Caserta avremo altre stagioni all’inferno con la puzza dei rifiuti. La “scatoletta” alla ex Ucar del sindaco Petteruti – ma c’è già chi lo chiama Pettelucaro dopo averlo chiamato Petteluttaro – comincia a vomitare i suoi miasmi peggiori. Il fetore lunedì 10 marzo è stato insopportabile, soprattutto nella mattinata al quartiere Acquaviva e nell’adiacente zona di San Nicola. Arriva dall’anomalo sito di stoccaggio collocato in un capannone a pochi passi dalle abitazioni, a pochissimi metri da dove c’è gente che tutti i giorni lavora. Il capannone è stato concesso in comodato d’uso al Comune “gratuitamente” da un privato. In realtà le spese per l’allestimento sono già state ingenti e l’aggiunta, a stoccaggio già avviato da un pezzo, di una conduttura per gas e/o percolato è un altro segno di un progetto arrabattato che va ad aggiungersi agli altri disastri voluti dall’amministrazione e subiti da casertani con chissà che speranza.
Ormai è chiaro che in questa regione rifiuti chiamano rifiuti, tanto più dove sono deboli o inesistenti le tutele e i controlli degli amministratori. Figuriamoci poi dove addirittura gli amministratori, come a Caserta, sono i primi ad accettare con entusiasmo i crimini ambientali o a escogitare soluzioni incuranti della popolazione.


Visto che di bonifiche non se ne fa nessuna – come domenica sera ci ha spiegato a Report su Raitre Milena Gabanelli – tanto vale infliggere veleni concentrati sempre alla stessa gente. Dev’essere questo il cinico calcolo di chi prende certe decisioni. O anche nessun calcolo, ma solo un nuovo arrembaggio ai rifiuti. Avere impianti locali permetterà probabilmente di arraffare ancora qualcosa dai flussi di denaro in arrivo per risolvere l’emergenza. Indipendentemente da una soluzione reale del problema. Com’è avvenuto per 14 anni. Scommettiamo che del tutto involontariamente finirà per fare un ottimo affare anche il privato che ha concesso “gratuitamente” il capannone ex Ucar? Perché in quell’area – si sa – ci sono rifiuti industriali pericolosi e ci vorrebe una bonifica. La bonifica costa molto. Il comodato d’uso – più facile da concludere per un’amministrazione pubblica perché non bisogna deliberare una spesa per affitto o acquisto – prevede che il bene venga restituito nello stato in cui era alla consegna. Cioè sgombro e ripulito, cioè bonificato. Chi saprà o vorrà andare tanto per il sottile da stabilire qual era l’inquinamento storico e quale quello provocato dai rifiuti casertani? E’ perciò possibile che il Comune abbia addossato alla collettività come minimo la bonifica di un sito indiustriale inquinato. Chiarimenti non ce ne sono stati. In mancanza di trasparenza è lecito pensare il peggio. Anche che in realtà il limite di 6 mesi per lo stoccaggio, scadenza a giugno, sia solo una presa in giro e che il comitato d’affari che si muove d’intesa con il sindaco, incurante di quel che pensano i cittadini stia già pensado all’ex Ucar per un impianto “definitivo”. Di che tipo? Di qualunque tipo e fin dentro le case di nuovi condannati alla puzza, alla sofferenza o all’esodo. Basta che arrivino i denari da spartire tra pochi.
L’esperienza con quest’amministrazione da anno e mezzo in qua – dalla firma del famoso Protocollo per la riapertura de Lo Uttaro – ci ha abituati ad aspettarci il peggio. I segni, puzza compresa, sembrano confermare . E’ troppo chiedere al Comune che cosa sta avvenendo dentro l’ex Ucar e ottenere un controllo del Comitato dei garanti che è stato attivo per la discarica maledetta a Lo Uttaro e che ha contribuito molto a bloccare quel misfatto riconosciuto tale, infine, dalla magistratura, dalla Commissione Parlamentare sui rifiuti e dallo stesso Commissario De Gennaro?

4 Risposte a “PUZZOLENTI TRAME”

  1. Furio said

    Puzza infernale! Puzza maledetta. La mia cucina è invasa dalla loro Enorme Puzza. Le finestre della mia casa sono sbarrate, ma la Schifosa entra lo stesso. Non c’è difesa, come faccio a non respirare? Che cosa c…. stanno facendo? e dove? e perché? Spero che la pagheranno cara gli autori di questo sopruso!

  2. Maria di SNLS said

    Ieri sera ho tentato di uscire per portare fuori il cane ma sono dovuta rientrare immediatamente e mi sono tappata in casa perché quei cinque minuti che sono stata in strada sono bastati a farmi venire la nausea e il mal di stomaco. E’ mai possibile questo?

  3. ambienti said

    Non c’è niente di nascosto. Dicono bugie facilmente smascherabili – Ambienti ha spiegato tutto e la puzza abbiamo ricominciato a sentirla – ma purtroppo la maggior parte della gente continua ad abboccare o brontola senza fare niente. Dobbiamo aspettare un’altra estate d’inferno per deciderci a protestare? Intanto la puzza e lo schifo li respiriamo e sappiamo che fanno male: subito provocano allergie e uno stress che nessun altra popolazione del mondo civile, fuori dalla Campania, è costretta a sopportare, in seguito per i rischi ancora più gravi che può causare alla salute la disastrata situazione ambientale dovuta alla cattiva gestione dei rifiuti.
    E l’attuale amministrazione comunale, sindaco Petteluttaro in testa, lo stoccaggio alla ex Ucar, a due passi dalle case, cerca di farlo passare per una brillante “soluzione”.
    Stiamo organizzando nuove iniziative per contestare l’ex Ucar. Quando sarà il momento chi è contro questa follia si sforzi di partecipare.
    Se qualcuno nota manovre situazioni strane e riesce a fare quache foto ce lo faccia sapere scrivendo attraverso https://ambienti.wordpress.com/email/ e gli diremo come mandarci le foto.
    Tutto ciò che è relativo alla gestione dei rifiuti si può liberamente fotografare a scopo di documentazione. Si tratta di un servizio pubblico che riguarda tutti i cittadini e che deve essere gestito in piena trasparenza.

  4. Guido said

    Venerdi sera nel capannone Ex-Ucar hanno fatto strani lavori. C’era una ruspa che spostava rifiuti, come se stesse facendo spazio a nuovi “freschi” sacchetti. Hanno lavorato per due o tre ore circa. Alla fine dei lavori, per coprire i miasmi, hanno diffuso nell’area circostante -Villaggio Ex Saint Gobain, Parco Petra, etc.- un’aroma artificiale di rosa.
    Cosa ci stanno nascondendo?

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