IL RESTO DI NIENTE
Posted by ambienti su Maggio 9, 2008
L’amministrazione comunale casertana continua a rivoltolarsi nelle proprie bugie e attraverso dichiarazioni di suoi rappresentanti, l’assessore all’ambiente Luigi Del Rosso in prima fila, cerca di dare a intendere alla cittadinanza che la situazione rifiuti è sotto controllo. Fortunatamente l’effetto anestetico che dovrebbero avere queste strampalate dichiarazioni lo subiscono solo alcuni pretesi comunicatori illusi e/o collusi. I comuni cittadini invece, per la maggior parte, si guardano intorno e vedono ora per ora come si sta provvedendo: sul fronte comunale si registra il resto di niente, cioè la premessa di un disastro. A parte un servizio di raccolta sempre più sgangherato, con l’aggravio di un bizzarro sistema di “differenziata semplificata” che ha raggiunto l’unico obiettivo di rendere la vita più complicata a tutti facendo spostare momentaneamente cumuli di immondizia indifferenziata in un certo numero di luoghi in cui lasciarli a marcire. E non sta risultando di alcuna utilità, ma solo un danno e una spesa supplementare, lo stoccaggio al capannone ex Ucar, una specie di supermegacassone ancora a due passi dalle case ^. Forse riuscirà economicamente utile al proprietario dell’area – che già era da bonificare – ora che a giugno scadrà il termine del comodato d’uso a titolo gratuito con cui il capannone era stato “generosamente” concesso al Comune.
In tutto questo scorgiamo anche il rischio che l’amministrazione comunale tenti di spacciare come propria impresa per la differenziata la raccolta per il riciclo in tre parrocchie ^, l’unica iniziativa che finora ha funzionato e che è basata sul lavoro volontario degli organizzatori e dei cittadini. Si tratta di un’esperienza importantissima, perché dimostra che la differenziata a Caserta è possibile e che molti cittadini la vogliono. Ma certo, con i suoi limiti territoriali, non potrà risolvere la sostanza del problema se il Comune non si affretterà a metterne a frutto su larga scala tutto il valore dimostrativo e “didattico”.
Nessuna delle questioni cruciali per risolvere la crisi dei rifiuti viene seriamene affrontata dall’amministrazione. Il bando per l’affidamento della raccolta differenziata vera – il cui avvio ci era stato promesso per l’1 maggio – continua ad andare allo sbando ^. Intanto sulla città incombe la minaccia di una richiesta di dissequestro della discarica disastrosamente velenosa a Lo Uttaro, richiesta dietro la quale si scorgono oscuri intrighi di “corpi separati” dello stato e dell’amministrazione che fingono di non aver letto ciò che a proposito di questa discarica è scritto nella Relazione della Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti ^. E di nuove concrete iniziative per la bonifica de Lo Uttaro neanche a parlarne, così rischiamo di restare fuori dagli ingenti finanziamenti previsti per le bonifiche in tutta la Campania.
Le foto che seguono sono state scattate nel primo pomeriggio di giovedì 8 maggio all’ex Ucar e in zona Lo Uttaro, nei paraggi della discarica, al sito di stoccaggio e al vicino sito di trasferenza.
Al contrario di quel che ha asserito l’assessore Del Rosso, l’ex Ucar è pieno di rifiuti fino alla cima. In zona Lo Uttaro il vecchio stoccaggio soprannominato “panettone” ^ è sempre più scoperto e nessuno se ne preoccupa. Al sito di trasferenza si nota che sono stati abbancati rifiuti indifferenziati non vagliati. Questo potrebbe configurare un reato penale visto che il sito è sotto sequestro. Infine i cassoni della “differenziata semplificata” all’inizio dell’area Saint Gobain.
Il sopralluogo e le foto sono di The Boss
agnese said
Stamane ho partecipato alla manifestazione di protesta a Ferrandelle. Domenica scorsa mi recai sul sito della stessa discarica per vedere in che stato si era ridotta. Un disastro totale …
Durante il corteo ho appreso da una amico che la settimana scorsa, non avendo dove buttare la monnezza, sono andati a sversare a Lo Uttaro. Informatevi se é vera la cosa. Intanto l’ultima novità – oggi sui giornali, ma anche su internet – pare che il commissario prefettizio abbia individuato una delle cave in località S. Michele (frazione di Alife, Alto Casertano-matesino) come sito di stoccaggio per le ecoballe … Non ci sono parole da aggiungere, ho detto tutto. Assedio totale!!
saluti di Pace. Ag.
ambienti said
In effetti da un nostro sopralluogo di giovedì scrso a Lo Uttaro risultano, come si vede in una foto sopra, rifiuti tal quale scaricati nel sito di trasferenza. Nella vera e propria discarica è più complicato accertare perché l’area non è visibile dalla strada e bisognerebbe organizzare un presidio per osservare quel che passa al cancello. Se qualche lettore ha visto e vede movimenti ci avverta.
Già così, con il nuovo accumulo alla trasferenza, la faccenda ci sembra grave come abbiamo detto. Ci stiamo preparando ad altre iniziative. Mentre l’amministrazione comunale continua a dormire.