di Giuseppe Messina – Legambiente
Le dichiarazioni dell’assessore all’Ambiente della Regione Campania Walter Ganapini circa le strutture e le attrezzature esistenti ^, realizzate dal Commissariato di governo, che avrebbero consentito da almeno 6 anni di dire la parola fine alla cosiddetta emergenza rifiuti sono di una tale gravità che non possono essere archiviate in pochi articoli su qualche giornale. Su tale vicenda il silenzio della politica e delle istituzioni locali, che continuano a percorrere strade spiegabili solo in un modo, non possono lasciarci indifferenti. La discarica Lo Uttaro non si sarebbe dovuta realizzare, Ferrandelle non sarebbe dovuta mai nascere. Eppure, come se niente fosse, Bertolaso programma e realizza l’allargamento di Ferrandelle e programma la realizzazione di Lo Uttaro 2 nella cava Mastroianni in località Torrione a Caserta.
Ganapini ha dimostrato inequivocabilmente che quanto esiste sul territorio in Terra di Lavoro, unitamente ai pochi impianti di compostaggio che saranno realizzati (si spera) entro l’anno, è più che sufficiente per far funzionare il “sistema rifiuti” e il ciclo di recupero del materiale. Considerando anche l’imminente realizzazione di un nuovo stabilimento di imballaggio già programmato e finanziato. Non abbiamo bisogno di inceneritori perché in provincia ne abbiamo anche troppi, si pensi ai due cementifici esistenti (gruppo Buzzi e gruppo Caltagirone) e alle due centrali a turbogas dell’ENEL di Maddaloni e Marcianise. Si pensi, inoltre, ad attrezzature e impianti inutilizzati presso il depuratore di Marcianise, ecc.
Parco Saurino 3 va quindi attivato subito, senza ritardi o invenzione di problematiche inesistenti, così come gli impianti di compostaggio di San Tammaro e Santa Maria Capua Vetere vanno attivati nel più breve tempo possibile. Le “scoperte” di Ganapini richiedono con urgenza un intervento deciso della magistratura penale e contabile.
Il mondo politico e istituzionale della nostra provincia (l’uno e l’altro schieramento) non può far finta di niente. Il loro silenzio non potrà che essere interpretato in un solo modo. Connivenza e intrigo finanziario.