SONO STATO BERLUSCONIANO PER 30 SECONDI
Posted by ambienti su luglio 2, 2008
di Ambarabà
Silvio Berlusconi ieri si è sorpreso per l’alta percentuale di raccolta differenziata a Massa Lubrense e ha affermato che se anche altrove si arrivasse a un livello così alto di differenziata ci potrebbe essere “meno bisogno di termovalorizzatori”. Bene. Finalmente l’ha capita. Vuoi vedere che questo denigrato piazzista e televisionaro ora tira fuori un colpo di genio – del genio che da qualche parte deve pur avere se è arrivato dove è arrivato – e risolve la questione rifiuti in Campania?
Qualcuno deve averglielo spiegato che se si fosse fatta la differenziata con riciclo, se si fosse prodotto il compost, se dagli impianti per CDR fossero usciti vero CDR (Combustibile da Rifiuti) e vera FOS (Frazione 0rganica Stabilizzata), e se il CDR nel frattempo fosse stato utilizzato in impianti esistenti – cementifici, industrie – come previsto nel contratto con la Impregilo, ecco …. se fosse andata così, ecologicamente non sarebbe stato proprio l’ideale …. non si può avere tutto dalla vita, figuriamoci dalla monnezza …. ma non avremmo le distese di milioni di ecoballe, non avremmo avuto bisogno del quarto inceneritore e, chissà, neanche del terzo, del secondo e del primo, o almeno farlo più piccolino, non quel mostro che ci avvelenerà per chilometri e per generazioni. E Berlusconi che è un uomo pratico, un imprenditore, non uno di questi politici ancora con la testa persa tra ideologie e burocrazie di partito, ha capito. Dopotutto non ci vuole molto.
Ora il premier promette di usare anche le televisioni per promuovere la differenziata. Datemi una maglietta del Partito della libertà. Datemi una bandiera di Forza Italia! Voglio fare un fioretto, un pellegrinaggio. Giuro che la porto a piedi sventolandola fino al santuario di Pompei oppure …. ma si, via! …. fino ad Arcore!
Però subito dopo leggo una cosa strana.
Berlusconi ringrazia pubblicamente la Impregilo che “nonostante tutte le cose che ha subìto, non sto a dire giustamente o ingiustamente, ha assunto l’impegno a finire il termovalorizzatore”. Ha subìto la Impregilo? La società che attraverso le sue partecipate – Fisia e Fibe – ha frenato la differenziata imponendo il conferimento dei rifiuti nei propri impianti anche quando era ormai chiaro che li faceva funzionare solo come luridi frullatori? La Impregilo che ha scelto secondo i propri comodi i siti per le asfissianti discariche, per gli schifosi stoccaggi, fregandosene delle valutazioni d’impatto ambientale previste dalle normative nazionale e internazionale, e che ha subappaltato i servizi di trasporto senza preoccuparsi delle infiltrazioni di camorra. Questo è nelle carte della magistratura che ha contestato a responsabili della società una truffa ai danni dello stato, dei cittadini. Certo il processo è in corso, ma nel frattempo, viste le evidenti prove che in mano a Impregilo tutto ha girato a disastro, perché rivolgerle pubblici ringraziamenti? È una beffa per i cittadini campani di fronte ai quali Berlusconi vuol mostrarsi amabilmente sorridente, disponibile a capire le ragioni e a dialogare? E perché dovrebbe essere una buona cosa che sia la Impregilo a occuparsi di uno o – vedremo – più inceneritori, impianti già di per sè pericolosi ma che se sgarri possono provocare catastrofi immediate ed enormi? E che significheranno quelle mezze frasi sulle cave private da utilizzare come discariche? L’inceneritore di Acerra sarà avviato, ora si dice, l’1 gennaio 2009, com’è che sento già tanta puzza di bruciato?
Niente pellegrinaggio ad Arcore. Peccato. Certo che ha del genio Berlusconi: il genio dell’inganno, la faccia tosta di dire tutto e il contrario di tutto, in modo da accontentare per un attimo ogni possibile “cliente”. E purtroppo tanti italiani, frastornati dalla grande televendita organizzata dalle tv di cui lui è padrone, molta Rai compresa, ormai per più di qualche secondo di fila non riescono a concentrarsi, a pensare. Mentre vedono sorridere accanto a lui l’ex nemico pubblico Antonio Bassolino e vedono far capolino persino Espedito Marletta, sindaco della diossinica Acerra condannata all’esperimento del megainceneritore. Così Berlusconi continua a smerciare la sua “frutta politica” marcia. Che in Campania minaccia di puzzare e avvelenare ancora.
R.B. said
Ma che fine hanno fatto le “ecoballe”, quelle intese come balle di munnezza puzzolente, accatastate a milioni nei luoghi più vari e a cui si cerca continuamente un alloggio? Berlusconi se l’è dimenticate? Non le ho sentite nominare in nessuna cronaca. Scomparse, non devono più bruciarle nell’inceneritore salva-Campania? O non se ne deve più dir niente per procedere meglio nell’imbroglio?