AMBIENTI

Blog di Resistenza Ambientale

I MISTERI DEI RIFIUTI CAMPANI

Posted by ambienti su luglio 13, 2008

L’ingegner Paolo Rabitti ha elaborato relazioni tecniche per la Procura di Napoli che che sono state un fulcro dell’accusa nel processo ai vertici della Impregilo e al presidente della Regione Campania Antonio Bassolino. Ora ha scritto un libro, Ecoballe (edito da Aliberti, pagg. 238, 15 euro) ^ in cui divulga molte scomode verità sulla cosiddetta emergenza rifiuti della Campania. In realtà, sostiene documentatamente Rabitti, l’emergenza – l’impossibilità di risolvere veramente, secondo legge e utilmente per i cittadini il problema dei rifiuti – era congenita nel “piano” e nel contratto a suo tempo definito con la Impregilo. Non per caso, ma perché bisognava assecondare precisi interessi economici. Poi andò di male in peggio, tra impianti per CDR deliberatamente usati male, localizzazioni di discariche e impianti decise da privati, senza le  valutazioni d’impatto ambientale previste per legge, momenti di crisi maggiore utilizzati, e forse provocati, per forzare la mano non verso le soluzioni più utili per i cittadini ma verso quelle più convenienti per chi doveva arricchirsi con i rifiuti.
Un nodo dell’affare è il contributo CIP6 (soldi nostri pagati in bolletta Enel). Dovrebbe essere destinato alle energie rinnovabili e non inquinanti (come solare, eolica) e invece è assegnato agli inceneritori che non rinnovano un bel niente e inquinano paurosamente. Il contributo CIP6 agli inceneritori campani è stato confermato ed esteso di recente dal decreto-legge n.90 del governo Berlusconi, contro le leggi europee che non ammettono sovvenzioni pubbliche agli inceneritori e spingono all’incremento della differenziata e del riuso dei rifiuti, alla riduzione degli imballi.
Un altro nodo dell’affare, collegato a quello del CIP 6, è la questione della differenziata, di grande attualità in questi giorni. Ora tutti proclamano di volerla, ma in realtà continuano i trucchi per evitarla. Le parole di Rabitti in questa breve intervista su YouTube, realizzata da Matteo Incerti, ci aiutano a capire il motivo del lungo oblio della differenziata e che probabilmente il grande imbroglio contro i cittadini continua.

UNA BUONA RECENSIONE L’emergenza rifiuti in cinque violazioni
recensione-sintesi di Ecoballe, di Guido Viale sul Manifesto ^

LA DIFFERENZIATA SIGNIFICA MENO RIFIUTI DA BRUCIARE NEGLI INCENERITORI E MENO SOLDI NOSTRI PAGATI A CHI GESTIRÀ L’INCENERIMENTO IN CAMPANIA. LA DIFFERENZIATA SIGNIFICA ANCHE MENO VELENI NELL’ARIA CHE DOVREMO RESPIRARE E PIÙ SALUTE PER TUTTI.

sul tema vedi anche UN CAPITOLO DI ECOBALLE ^

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9 Risposte a “I MISTERI DEI RIFIUTI CAMPANI”

  1. Fedele said

    E’ molto interessante la lettura di questo libro perché fornisce notizie di prima mano. Per chi si vuole informare non per sentito dire o attraverso le trasformazioni, le interpretazioni o le censure dei giornalisti, ma con notizie sicure. Per non essere uno dei soliti che parlano tanto per parlare e a cui magari possono far bere di tutto.

  2. Alessandro said

    Penso che basterebbe una sola delle cose scritte in questo libro, cose che d’altra parte sono note appunto alla Magistratura, per far saltare non il sistema dei rifiuti in Campania, ma tutto il malaffare organizzato dalle grandi Banche. Roba da far saltare l’Italia intera. E invece?

  3. Luciana Lafratta said

    Dopo aver letto il libro “Ecoballe” ho pensato che l’unica cosa da fare da parte della popolazione della Campania e’ di chiedere i danni a tutti gli implicati in questa sporca faccenda, sia per la salute compromessa, sia per l’agricoltura distrutta, e sia per aver diffuso in tutto il mondo l’idea che la colpa fosse del popolo campano che non e’ capace di fare neanche la raccolta dei rifiuti. Invece la colpa piu grave e’ la loro che per speculare hanno portato la situazione a livelli inauditi. Malgrado gli annunci non e’ ancora risolto nulla perche’ di differenziata non se ne vede, i rifiuti restano spesso per strada specialmente nelle periferie e intanto i cosidetti amministratori parlano di multe da infliggere ai cittadini che non fanno bene la raccolta!Ma quale?

  4. antony said

    I fatti si commentano da soli, chi non vuole vedere non vede. Ci stanno portando verso la distruzione totale. Ma mi accorgo sempre di più che la popolazione (sopprattutto quella Casertana) non reagisce e non riesco a capire: quali sono i veri motivi?
    Avevamo avuto la possibilità di mandare un forte segnale ai nostri politici ma con le ultime elezioni abbiamo dimostrato quanto è il nostro valore.
    Ci stanno prendendo in giro e diciamo che va bene.
    Quando scendiamo in piazza?
    Non c ‘è più tempo di aspettare.

  5. Purtroppo i cittadini non sono informati e se ne fregano di questa verità, dovrebbero marcire in galera i responsabili di questo scempio!!!

  6. non so se siete al corrente del fatto che esiste una canzone dal titolo EcoBalle di
    Michelangelo Mineri e Max Cosmico.
    indirizzi per verificare:

    http://www.myspace.com/maxcosmico
    http://www.myspace.com/minerimichelangelo

  7. […] multati perché levano ciccia all’incenerimento. Ovvero i comuni campani sono obbligati per legge (che volle l’allora governatore della Campania Rastrelli) a conferire una consistente parte […]

  8. […] multati perché levano ciccia all'incenerimento. Ovvero i comuni campani sono obbligati per legge (che volle l'allora governatore della Campania Rastrelli) a conferire una consistente parte dei […]

  9. […] levano “ciccia” all’incenerimento. Ovvero i comuni campani sono obbligati per legge (che volle l’allora governatore della Campania Rastrelli) a conferire una consistente parte […]

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