AMBIENTI

Blog di Resistenza Ambientale

Archive for 16 luglio 2008

NAPOLI QUASI LUCCICA, CASERTA CHISSÀ

Posted by ambienti su luglio 16, 2008

Berlusconi intende proclamare solennemente il superamento dell’emergenza rifiuti a Napoli. Avrebbe preannunciato: “Ormai la città sta di nuovo per tornare alla normalità e venerdì dopo il Consiglio dei Ministri spiegheremo che per il momento l’emergenza è finita e che la scommessa può considerarsi vinta”. Insomma, problema risolto. O quasi. Perché il premier aggiunge: “Bisogna lavorare anche per il futuro, non vorrei che ora ci fosse qualcuno che buttasse immondizia soltanto per oscurare l’opera del governo”. Perciò, in puro stile Berlusconi, meglio lasciare aperta la porta dello scaricabarile. Ve li immaginate i napoletani che s’ingegnano su come produrre più rifiuti, riempiendo sacchi con suppellettili domestiche e chissà che altro, per andarli a spargere tra Posillipo e via Caracciolo e fare un dispetto al governo? Se non ci saranno questi imprevisti Berlusconi è già pronto a far diffondere attraverso ogni tv immagini del capoluogo partenopeo, in modo da illustrare ai cittadini com’è meravigliosamente cambiata la città
Ai napoletani, e ai campani, non potrà sfuggire che la solita lustrata alla cartolina di Napoli non può considerarsi la soluzione vera. Ci avevano già variamente provato i precedenti commissari, in particolare il mago Pansa, anche lui annunciando che il problema era “quasi” risolto. E a distanza di un anno – parola del sottosegretario Bertolaso – le cose stavano peggio di prima. Pulire Napoli per una settimana o per un mese è certo una cosa buona. Ma intanto, mentre le soluzioni strutturali restano confuse, contraddittorie e minacciose, che succede nelle retrovie? Ancora dalla provincia di Napoli c’è chi non smette di lamentare “disagi”, che significa montagne di rifiuti nelle strade.
A Caserta sappiamo che la veloce pulizia di Napoli disposta dal prefetto-commissario Pansa significò l’inferno qui, con la discarica Lo Uttaro spalancata a sversamenti oltre ogni norma, a pochi passi dalle case, con la Grande Puzza che ci tramortiva. La magistratura tiene ancora quell’impianto sotto sequestro, avendo ipotizzato vari crimini. Per fortuna la Superprocura di Napoli ha confermato il provvedimento. Un po’ più in là, un po’ dopo, che succederà?

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IL FARDELLO DELL’EX FIBE

Posted by ambienti su luglio 16, 2008

SUL PASSAGGIO DEGLI IMPIANTI ALLE PROVINCE
DICHIARAZIONE CONGIUNTA DEI PRESIDENTI:
“INACCETTABILE LA NOMINA DEI COMMISSARI AD ACTA”

Oddio, questa volta Sandro De Franciscis ha ragione, sia pure in un coretto di lamentazioni intonato con gli altri presidenti delle Province campane. In effetti lui,responabile per Caserta, lo aveva previsto – il 13 novembre 2007 – che ci sarebbe voluto “uno sforzo corale a livello territoriale”. Anche se del piano di cui allora farfugliava “per il ciclo integrato dei rifiuti che poggi sul potenziamento della differenziata” ancora non si vede neanche una larva.
Ora finalmente sembra che De Franciscis cominci a capirlo, pur con un ritardo da irrimediabile ciuccione, che “il tema (rifiuti) continua ad essere trattato senza una visione complessiva ed organica” e che le fregature fin qui inflitte ai cittadini campani minacciano di travolgere ogni logica politica e amministrativa, di mettere ko persino uno come lui che per poteggere la propria carriera politica si era prodigato in collaborazionismo.
Le dichiarazioni di De Franciscis su Lo Uttaro “a basso impatto ambientale” le conserviamo tutte, anche se lui le ha fatte sparire dal suo blog nel sito della Provincia di Caserta, anzi ha fatto sparire il blog. Attraverso il quale ancora il 15 giugno dell’anno scorso proclamava: “Uscendo dall’incontro con il presidente del Consiglio, sempre stamane, Bertolaso ha ricordato come il territorio della nostra provincia costituisca l’unica eccezione positiva all’interno di un quadro fortemente critico. Mi piace condividere questo giudizio con tutti i casertani che hanno compreso fino in fondo lo spirito che ha spinto questa Amministrazione e quella del Comune capoluogo a ricercare dialogo e confronto con i vari livelli dello Stato interessati dalla gestione dell’emergenza …” e altre balle così. Questo appena una decina di giorni dopo segrete “crisi” ^ di cui non voleva farci sapere niente. Ma la puzza la sentivamo, eccome se la sentivamo.
Qui il comunicato congiunto dei presidenti delle Province sulla questione impianti ex FIBE:

A seguito dell’incontro di martedì 15 luglio a Palazzo Salerno a Napoli tra rappresentanti del sottosegretario all’Emergenza rifiuti in Campania, Guido Bertolaso, della struttura commissariale, l’assessore regionale all’Ambiente, Walter Ganapini, e gli assessori all’Ambiente delle Province Campane, i presidenti delle Province di Caserta, Sandro De Franciscis, di Napoli, Dino Di Palma, di Salerno, Angelo Villani, e di Benevento, Aniello Cimitile, hanno rilasciato la seguente dichiarazione congiunta:
«Sul trasferimento degli impianti ex Fibe alle Province abbiamo illustrato oggi, attraverso i nostri assessori, le osservazioni tese ad emendare l’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del 19 giugno. Ordinanza che riteniamo ambigua sulle modalità del trasferimento e sulle risorse cui attingere per il funzionamento degli impianti e a garanzia dei livelli occupazionali e che attribuisce alle Province la paradossale funzione di controllore e controllato.

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