AMBIENTI

Blog di Resistenza Ambientale

CARI SINDACI

Posted by ambienti su luglio 20, 2008

Berlusconi scrive ai sindaci campani. Quando richiama alla responsabilità gli amministratori locali che se la sono presa comoda e hanno approfittato dell’emergenza rifiuti per sottrarsi ai loro compiti ha ragione. Ne sappiamo qualcosa a Caserta, dove c’è per l’avvio della differenziata una situazione ingiustificatamente ingarbugliata. E nella lettera le parole sull’impulso alla differenziata appaiono decise: “Deve diventare una pratica comune, parte integrante di un ciclo dei rifiuti correttamente gestito. Una pratica quotidiana e normale per ridurre in maniera significativa le quantità di rifiuti destinate alle discariche”. Chissà perché poi, se davvero si farà la differenziata, bisognerà costruire tanti inceneritori. Nessuno ha ancora spiegato al premier che si tratta di due prospettive contrastanti e che questo è uno dei nodi di 14 anni di cosiddetta emergenza rifiuti in Campania? Qualcuno non ha capito ancora che bisognava accumulare le ecoballe, e non fare la differenziata, in vista del profitto economico da ricavarne con il velenoso incenerimento ^ e con il famigerato CIP6 ^ ?
La dichiarazione berlusconiana su “la condizione di pulizia e di ordine che abbiamo raggiunto” è per ora – se riferita alla regione, o anche solo alla Napoli periferica e provinciale – da mettere nel conto dei desideri e della propaganda. E continua a non convincere il ruolo assegnato a Bertolaso di plenipotenziario per i rifiuti. Bertolaso fin qui, in veste di Bertolaso I, ha accumulato solo fallimenti. Se qualche parziale risultato sembra ora raggiunto sotto Bertolaso II dipende evidentemente dalle azioni avviate dal commissario Gianni De Gennaro e dalla diversa disponibilità che stanno dimostrando alcune regioni italiane verso il nuovo governo.
Un punto molto preoccupante della lettera è, in particolare per la provincia di Caserta, quello in cui si annuncia la “riforma strutturale dell’organizzazione dei 9 consorzi di bacino di Napoli e Caserta, costituendo un unico consorzio”. Perché mai Napoli insieme a Caserta? Per stabilire in via definitiva la funzione di Caserta come immondezzaio di Napoli? E ancora: Berlusconi potrebbe non avere chiaro che cosa sono i consorzi del casertano e come alcuni di essi siano sprofondati in gravi probemi finanziari e giudiziari, ma il pleniponteziario e suggeritore Bertolaso la situazione dovrebbe conoscerla molto meglio. Risucchiare tutti i consorzi nel buco nero di un nuovo organismo gestito o controllato da Bertolaso potrebbe avere l’effetto di rendere più complicato e aleatorio l’accertamento di pregresse responsabilità che in qualche caso – come ha segnalato per esempio la magistratura con l’operazione “Rompiballe” – sarebbero da chiarire anche indagando uleriormente sui rapporti tra i consorzi e il Commissariato sotto Bertolaso I.

il testo della lettera di Silvio Berlusconi ai sindaci della Campania ^

Una Risposta to “CARI SINDACI”

  1. Nicola said

    Al di là dell’inquietante decisione di unificare i 9 consorzi di Napoli e Caserta in un organismo che forse sarebbe meglio capire che bestia è, la solita serie di chiacchiere benedicenti e autoincensanti, bugie pubblicitarie insomma. In particolare colpisce la dichiarazione di aver raggiunto l’armonia con le popolazioni interessate all’insediamento di impianti per rifiuti. Si riferirà a quelli che lo vogliono “santo subito” naturalmente, perché tutti gli altri per lui sono solo un fastidioso nulla.

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