Archive for agosto 2008
POLLI AL GALOPPO PER LA DIFFERENZIATA
Posted by ambienti su agosto 5, 2008
Ora che ha ricevuto una “sferzata” speriamo che la raccolta differenziata dei rifiuti a Caserta si metta a galoppare. Dovrebbe raggiungere addirittura il 50% entro sei mesi, a quanto riferisce Il Mattino nel breve resoconto di una riunione che si è tenuta in Comune per affrontare la questione. La partenza è prevista però a settembre: prima i cavalli dovranno riposarsi per un altro mesetto. In pratica ciò che ora viene presentato dal Comune come un’energica iniziativa non è che l’inevitabile ammissione dei lunghi e ingarbugliati ritardi che l’amministrazione ha accumulato per la differenziata. Dai misteri di un piano che doveva esserci per legge, ma che nessuno è mai riuscito a vedere, al bando di gara senza l’imposizione alla società aggiudicataria dell’avvio della differenziata fin dal primo giorno.
Chissà poi che vorrà dire che l’incontro di consiglieri e assessori con la società che gestisce ora il servizio, la Saba, è stato – sempre a quanto scrive il Mattino – “informale”. Speriamo che non voglia dire che si tratta solo di altre chiacchiere senza la formalizzazione di impegni precisi tra il Comune e la Saba e, soprattutto, senza impegni del Comune verso i cittadini. Speriamo che non si tratti dell’ennesimo bluff per sfuggire alla pena della nomina di un commissario ad acta.
Siamo troppo scettici? Il fatto è che – come tutti quelli che frequentano questo blog – ormai conosciamo i nostri polli dell’amministrazione comunale e per la differenziata vederli mettersi a galoppare come cavalli ci sembrerebbe un grande prodigio. Al quale assisteremmo contenti e plaudenti.
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POLICLINICO DI CASERTA, CHI VUOLE CAVARLO VIA?
Posted by ambienti su agosto 5, 2008
di Pasquale Costagliola
La costruzione del policlinico nella zona orientale di Caserta è oramai una velleità che si scontra con il consolidato fronte del degrado. Le cave rappresentano un pugno nello stomaco per le strategie di sviluppo urbanistiche ed economiche della città. Il centro medico ed universitario, che potrebbe essere un polo di forte rilancio culturale e produttivo, non trova sponsor e rischia di trasformarsi in una vuota cattedrale nel deserto. Uno dei tanti monumenti allo spreco che costellano l’Italia.
I lavori per il policlinico partirono sub condicione: l’assessore regionale alle attività produttive, Andrea Cozzolino, pose l’obbligo di una valutazione d’impatto ambientale posticipata. Vale a dire che si diede l’assenso alla costruzione del nosocomio a patto che per l’apertura si sgombrasse il campo dalle condizioni avverse, ovvero i cementifici e le cave dovevano sparire al momento dell’apertura dell’ospedale. Un concetto che è rimasto lettera morta e che nessuno ha raccolto, sia nelle cariche istituzionali che in quelle accademiche. Solo i cementieri hanno preso alla lettera questo avvertimento della Regione Campania lanciando una campagna giudiziaria contro l’edificazione della costruzione universitaria. Gli avvocati della parte cavaiola hanno sostenuto in questi anni la incompatibilità di un impianto dedicato alla salute in un area deputata allo sfruttamento insalubre. Vi è negli operatori del settore estrattivo una coerenza terribile nel portare a termine l’opera di distruzione del territorio che non trova contrasto in nessun soggetto istituzionale.
Da anni la regione Campania è ferma in uno stallo generale per quanto riguarda il settore estrattivo dei minerali. La regolamentazione del campo economico produttivo richiedeva l’emanazione del PRAE (Piano Regionale Attività Estrattive) al fine di dare sbocco alle attività ed assicurare un sistema di sfruttamento adeguato alle risorse in campo. Intorno al PRAE vi è stata una vera e propria guerra, con avanzate e ritirate sullo scenario complesso che caratterizza questo ambito. Alla fine il commissario ad acta è intervenuto, per imposizione dei giudici amministrativi, a produrre un documento che la giunta regionale non era riuscita a emanare. Un PRAE discusso e contrastato che per Caserta non sembrava cambiare nulla e dove le intenzioni molto tenui di delocalizzazione si scontravano con le resistenze dei nuovi siti di allocazione degli impianti. Poi l’arrivo del colpo gobbo del ricorso al Tar e l’annullamento per sentenza del provvedimento. Un tiro che ha messo la regione nella condizione di legittimare de facto l’estrazione selvaggia a Caserta e dintorni. A Caserta la priorità sarebbe “la produzione industriale” (sic) senza tenere in alcun conto la salute dei cittadini ma anche i diversi progetti in avvio nel territorio.
Oggi nel complesso panorama delle azioni amministrative e giudiziarie che costellano la storia dei cementifici e delle annesse cave solo l’azione dei comitati si frappone al dilagare della devastazione. Uno sforzo che rappresenta un esempio di attivismo civico che vendica l’inerzia colpevole dell’establishment ufficiale.
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PRIMO GIORNO DEL PRONTORIFIUTI
Posted by ambienti su agosto 4, 2008
La Protezione Civile ha diffuso in serata un comunicato con i risultati del primo giorno del call center. Il prefisso 081 attira soprattutto i cittadini della provincia di Napoli. Tra le righe sembra di scorgere un chiarimento: per segnalare azioni illecite nel settore rifiuti non chiamate il call center ma i vigili urbani e le forze dell’ordine. Ha mai provato Bertolaso a chiamare i vigili urbani di Caserta per segnalare un fatto illecito nel campo dei rifiuti?
Se siete tra quelli che hanno chiamato il call center potete scrivere qui in commento che cosa vi hanno risposto e che cosa poi è successo.
Call Center Rifiuti Campania: oltre 250 chiamate arrivate dai cittadini
quasi tutte da Napoli, 50 da Caserta, solo 4 da Salerno e 2 da Avellino
Alle 17.00 del primo giorno di attivazione le segnalazioni giunte ai telefoni del call center “PARTECIPA ANCHE TU” 081 2444 081, voluto dalla Struttura del Sottosegretario all’emergenza rifiuti in Campania, hanno superato quota 250.
Di queste, circa la metà sono arrivate da cittadini che segnalavano la presenza di cumuli misti con presenza di rifiuti ingombranti e speciali, spesso scarti di lavorazioni edili, circa 50 evidenziano presenza di mobili, materassi ed elettrodomestici.
I cumuli di sacchetti di rifiuti urbani segnalati sono stati poco più di una ventina, varie anche le segnalazioni relative a contenitori per la raccolta differenziata non svuotati.
Le schede, tutte circostanziate con indicazione della località e dell’indirizzo, sono arrivate quasi totalmente da Napoli e Provincia, infatti, sono state solo 2 le telefonate giunte da Avellino, 4 da Salerno e 50 da Caserta. Oltre il 90% dei cittadini che si sono rivolti al call center “PARTECIPA ANCHE TU”, si sono resi disponibili a rilasciare i propri estremi.
Tutte le segnalazioni giunte nel corso della giornata state inoltrate ai Sindaci cui spetta provvedere, tramite le proprie strutture, alla predisposizione delle attività di rimozione, bonifica e controllo dei siti.
Altro problema evidenziato da diversi cittadini è quello del continuo sversamento di rifiuti ingombranti in determinati punti del territorio campano; dove, anche dopo l’intervento di ripulitura, il problema si ripresenta a breve distanza di tempo. E’ utile ricordare che, se da un lato spetta ai Comuni anche l’azione di vigilanza del territorio, molto possono fare anche i singoli cittadini segnalando ai Vigili Urbani ed alle Forze dell’Ordine, in modo tempestivo, azioni illecite di deposito di rifiuti in strada così da poter consentire l’applicazioni delle previste sanzioni nei confronti di chi infrange la legge.
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CAVE A CASERTA, UNA DEVASTAZIONE IN PROROGA
Posted by ambienti su agosto 4, 2008
I COMITATI CHIEDONO UN INCONTRO URGENTE ALL’ASSESSORE GANAPINI
Ma non dovevano essere chiuse le cave di Caserta? Non si parlava da oltre un anno di delocalizzazione delle attività estrattive e degli annessi cementifici? Si, perché le autorizzazioni per le cave sarebbero scadute da parecchio e tra la distruzione delle montagne, che ha persino modificato il clima della città, e il rumore e il fumo dei cementifici a due passi dalle case, siamo al collasso ambientale. Un altro accanto a quello causato da discarica e stoccaggi di rifiuti.
Ma per le cave la Regione Campania, complici amministrazioni locali che attribuiscono scarsa importanza ciò che ci tocca respirare, permette attraverso strane proroghe che si ricomici a far esplodere mine tra i monti intorno a Caserta e che continuino a funzionare impianti obsoleti che in altre parti d’Italia sarebbero inconcepibili.
Ora il Comitato di Quartiere di Parco Cerasola-Centurano e il Comitato di Quartiere di San Clemente hanno chiesto un incontro all’assessore regionale all’Ambiente Walter Ganapini perché si faccia chiarezza sulla questione e i cittadini possano riprendersi la loro aria e il loro sonno.
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TRUCCHI TOSSICI
Posted by ambienti su agosto 4, 2008
“Operazione Fenice”: Il Noe scopre un traffico di rifiuti pericolosi tra Campania e Puglia
Grosse quantità di rifiuti speciali truccati con documentazioni false. Sigilli a due società e a una decina di camion che dalla nostra regione portavano fanghi speciali nel Barese
leggi tutto l’articolo su casertacè ^
I trafficanti di veleni non vanno in vacanza e per fortuna i carabinieri del NOE ^ nemmeno. Che sta succedendo in questi giorni in Campania tra aumenti di falò tossici e di trasporti clandestini di rifiuti? Si tratta solo di un’impressione dovuta all’accresciuta attenzione dei cittadini per il problema? In parte sarà così, ma è anche possibile che la riorganizzazione in atto per lo smaltimento stia provocando qualche scossa in circuiti clandestini di rifiuti pericolosi che si intrecciavano con quelli ufficiali, a partire dallo sversamento in normali cassonetti stradali di scarti di lavorazioni artigianali e industriali. Per capire la questione è utile leggere La chimica dei rifiuti campani di Antonio Pastena ^ .
Speriamo che per il problema siano consapevoli e decisi a intervenire anche il governo e il sottosegretario Guido Bertolaso e che non stiano invece mirando soprattutto a rilucidare in fretta la cartolina della Napoli turistica, come finora hanno dato l’impressione di voler fare annunciando “la fine dell’emergenza”.
Da qui invitiamo tutti i frequentatori del blog a collaborare con le forze dell’ordine, con segnalazioni e testimonianze, per tutti i casi di traffici, stoccaggi, sversamenti, incenerimenti illeciti di rifiuti. Chi indaga su questi reati sta lavorando per salvare la nostra terra, il nostro cibo, la nostra salute. E per rimediare alla carenza di controlli per la quale non di rado dobbiamo ringraziare amministratori locali e funzionari pubblici inetti o collusi, una vera pacchia per chi i rifiuti pericolosi li ha anche “importati” dal Nord.
Non si può solo stare a guardare e “tirare a campare”, in questa terra se non fermiamo i delinquenti dei rifiuti ci sarà solo da tirare a morire, sempre più in fretta, per avvelenamenti vari e per tumori.
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DITELO A BERTOLASO
Posted by ambienti su agosto 3, 2008
Riportiamo qui di seguito un comunicato diffuso oggi dalla Struttura per l’emergenza rifiuti in Campania. Vedete che alla Struttura lavorano anche di domenica? Al call center se la prenderanno un po’ più comoda e risponderanno solo dal lunedì al venerdì. Che cosa risponderanno ve lo faremo sapere: abbiamo già due o tre cosette da segnalare, peccato che sia ancora domenica. Ma potete anche verificarlo voi, visto che non mancano le occasioni.
Per ora abbiamo solo un paio di dubbi. Primo. Le segnalazioni sono previste per cumuli di sacchetti, rifiuti ingombranti, rifiuti differenziati, cumuli misti. E se si notano situazioni più complesse, tipo uno sversamento nei campi di sostanze ignote o un incendio appiccato a cataste misteriose, il call center sarà competente o si dovrà, come al solito e con i soliti risultati incerti, chiamare la polizia municipale? Secondo dubbio. Perché come prefisso c’è 081, cioè quello di Napoli? Intanto, visto che la telefonata si paga, i cittadini di altri comuni saranno svantaggiati. Si vuole ancora solo incoraggiare l’operazione di pulizia per la Napoli più frequentata dai turisti e dai media? E se invece il servizio si propone di essere un punto di riferimento per tutti i comuni della Campania, come funzionerà? Sono stati allertati i comuni per lo smistamento e il pronto intervento a seguito delle segnalazioni?
Dalle risposte a questi dubbi si saprà se si tratta di una cosa seria o dell’ennesima operazione propagandistica.
Rifiuti Campania: attivo da domani call center “Partecipa anche tu”
Un servizio per consentire ai cittadini di contribuire a tenere pulita la Campania
Come annunciato dal Presidente del Consiglio, on. Silvio Berlusconi, nel corso della sua ultima visita a Napoli, parte da domani l’iniziativa “Partecipa anche tu”, promossa dalla Struttura del Sottosegretario per l’emergenza rifiuti, Guido Bertolaso, che permetterà ai cittadini di dare il proprio contributo alle attività mirate a mantenere pulite le strade della regione.
Da domattina, infatti, sarà attivo, con il numero 081 2444 081, un call center tramite il quale sarà possibile per i cittadini dare comunicazione dell’eventuale presenza di spazzatura giacente lungo le strade e segnalare eventuali situazioni di criticità legate a cumuli di rifiuti non direttamente conferibili in discarica. Infatti, con una semplice telefonata, al costo variabile secondo il proprio gestore e relativo piano tariffario, ogni cittadino potrà richiedere un intervento mirato degli operatori addetti alla raccolta.
Il servizio, realizzato dalla Struttura del Sottosegretario per l’emergenza rifiuti in Campania in collaborazione con Poste Spa, che gestisce il call center, sarà attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 09.00 alle 20.00.
Al fine di ottimizzare i tempi e rendere più efficaci le operazioni di localizzazione dei materiali, ai cittadini sarà chiesto di indicare, oltre al comune e all’indirizzo, anche la tipologia del rifiuto giacente:
1. cumuli di sacchetti,
2. rifiuti ingombranti (mobilia, materassi, elettronici, copertoni etc.),
3. rifiuti differenziati non raccolti (carta, vetro, plastica e metalli)
4. cumuli misti.
Il servizio “Partecipa anche tu” rappresenterà quindi un punto di riferimento per i cittadini, la cui collaborazione nel segnalare tempestivamente eventuali cumuli di rifiuti è uno strumento fondamentale di supporto all’attività delle amministrazioni locali per quanto di loro competenza.
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PETTERUTI SENZA RISTORO
Posted by ambienti su agosto 2, 2008
Nicodemo Petteruti, sindaco di Caserta, è andato con piglio deciso ad affrontare Berlusconi a Napoli nella riunione di venerdì 1 agosto con i sindaci e i presidenti delle Province della regione sul tema dei rifiuti. Alla fine il suo ufficio stampa ha diffuso il comunicato che si può leggere cliccando qui ^ . Petteruti ha invocato scelte per il “dopo Ferrandelle” e una data certa per l’inceneritore di Acerra, inoltre chiarimenti su chi dovrà pagare il conto per le passività economiche dei disciolti consorzi di bacino, bonifiche per Lo Uttaro e dintorni, precisazioni e rettifiche su “ristori e compensazioni”. Della discarica a Lo Uttaro (nella foto qui accanto la situazione a giugno , cliccare sulla foto per saperne di più) non ha detto che ha avvelenato e tormentato per mesi la sua città e alcuni comuni vicini, ma solo che la magistratura l’ha sequestrata perché “sospetta di essere contra legem”.
Il mediocre sfoggio di retorica del messaggio è molto simile a quello che Petteruti impiegò l’estate scorsa con il commissario-prefetto Pansa senza ottenere niente se non infine rimbrotti e sberleffi per la pessima gestione locale dei rifiuti ^. Le premesse perché il sindaco riceva risposte simili a quelle dell’altra volta ci sono tutte, visto che per la differenziata l’amministrazione è già fortemente inadempiente, senza plausibili giustificazioni, mentre il programma di avvio resta nebuloso e continua scivolare di mese in mese. Ora sembra che di differenziata porta a porta se ne parlerà non prima di ottobre.
Per giunta nel comunicato c’è una forte ambiguità, che per un sindaco, tenuto a far capire ai suoi concittadini come stanno le cose per un problema tanto serio, e ciò che ha in mente per affrontarlo, è una vera indecenza. La peggiore sensazione è che quando Petteruti dice che la sua città “si trova in questa fattispecie” per le compensazioni stia parlando de Lo Uttaro 2 (località Torrione, cava Mastroianni nella legge 123/2008 ^) e stia cercando di nuovo di vendersi l’aria e la salute dei casertani per rifornire le stremate casse comunali per le quali non sa trovare altri rimedi. Lo fece già una volta firmando il Protocollo per Lo Uttaro 1 e non gli è bastata l’esperienza di aver perso le capre del suo elettorato e i cavoli delle bonifiche e delle “quote di ristoro” che erano nei patti e non si sono mai viste. Ma Petteruti è imperturbabile: sembra che con fermezza, e appena con qualche colpo di sonno durane i consigli comunali, voglia continuare a trascinare Caserta verso altri disastri.
qui sul tema un intervento di Giovanna Maietta del Comitato Emergenza Rifiuti ^
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I SINDACI DEI RIFIUTI DA BERLUSCONI
Posted by ambienti su agosto 1, 2008
Da Caserta anche il sindaco Nicodemo Petteruti e il presidente della Provincia Sandro De Franciscis andranno all’incontro con Berlusconi previsto per oggi pomeriggio alla Stazione Marittima di Napoli. Alle 17.30 conferenza stampa.
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