Sulle Linee programmatiche 2008-2013 per la gestione dei rifiuti urbani ^ approvate dalla Regione Campania – delle quali si discuterà nella riunione provinciale a Caserta del Forum Rifiuti Campania, mercoledì 19 ^ – esiste da Caserta già una posizione netta. Quella dei comitati di Parco Cerasola-Centurano e di San Clemente che si oppongono contestando all’assessore all’ambiente Walter Ganapini, il maggiore artefice delle Linee, una scarsa conoscenza del territorio casertano e delle leggi. Al centro della contestazione i cementifici Moccia e Cementir che nel piano – dov’è prevista la conversione di cementifici in provincia di Caserta – si direbbero candidati a diventare inceneritori di rifiuti. I cittadini e i comitati che li rappresentano chiedono: come si fa a prevedere di trasformare in inceneritori due cementifici che sono già mostri ambientali per i quali andrebbe attuata velocemente la delocalizzazione?
I suddetti comitati si sono formalmente rivolti all’ assessorato regionale all’Ambiente, e per conoscenza al Tribunale di Napoli, sezione reati ambientali, per diffidare “la Regione Campania dall’autorizzare con qualsiasi atto le ditte Cementi Moccia spa e Cementir srl rispettivamente operanti nei comuni di Caserta e Maddaloni, aree altamente urbanizzate, ad incenerire nei cementifici qualsiasi tipologia di rifiuti finora prodotti nella regione Campania e dagli impianti di CDR”.
• Qui il testo completo della diffida ^
NEW – Nel corso di una riunione di coordinamento delle associazioni per l’ambiente casertane, nella sede di Italia Nostra la sera di lunedì 17 novembre, tutte le rappresentanze presenti hanno condiviso la posizione sui cementifici epressa dai comitati Parco Cerasola -Centurano e San Clemente.