MA COS’È QUESTO FORUM?
Posted by ambienti su novembre 20, 2008
Ieri, nella riunione a Caserta del Forum Rifiuti della Campania ^ , finalmente un ente politico-amministrativo casertano, la Provincia, si è trovato d’accordo con comitati e associazioni ambientalistiche nel denunciare il disastro del territorio e nel contestare ulteriori programmi calati dall’alto – in questo caso le Linee programmatiche 2008-2013 per la gestione dei rifiuti urbani ^ elaborate dall’assessorato di Walter Ganapini, approvate dalla giunta regionale, prossimamente sottoposte al consiglio – che minacciano di provocare ulteriori e definitive devastazioni. I temi più caldi sono stati, come al solito, discariche, inceneritori, differenziata e riciclo, bonifiche. È stata sottolineata l’enorme sproporzione tra il numero di impianti previsti e le reali esigenze del territorio. Così la provincia di Caserta rischierà di diventare ufficialmente il più grande immondezzaio d’Italia e probabilmente dell’Occidente. Senza contare l’idea delirante di sbuffare diossine e nanopolveri a distanza ravvicinatissima sulla popolazione, da due cementifici già fuorilegge frettolosamente trasformati in inceneritori per rifiuti ^ . Sono inoltre emersi nella discussione i gravi problemi conseguenti al progetto di addossare alle Province, e perciò ai cittadini, la dissestata eredità dei consorzi di bacino. E sono stati presentati articolati documenti che prospettano concrete soluzioni alternative a quelle contestate.
La beffa è che questi accorati discorsi potrebbero restare chiacchiere al vento. Il coordinatore del Forum Regionale Guido Viale ha tenuto a sottolineare che il Forum “non è riconosciuto” e “non è rappresentativo”, che bisognerà trovare “una forma giuridica” per far valere le sue ragioni, le ragioni dei cittadini. Secondo noi sulla questione Viale ha le idee un po’ confuse, o si vuole prestare ad equivoci organizzati dall’alto come le leggi truffa e le Linee programmatiche. Non dovrebbe considerarsi rappresentativo un consesso al quale hanno partecipato il maggiore ente politico territoriale, i comitati e le associazioni che hanno dimostrato, nel corso delle loro lotte, di saper interpretare le preoccupazioni di una grande quantità di persone, i sindaci di comuni particolarmente sotto pressione per l’emergenza, la Coldiretti in rappresentanza della categoria nel complesso più massiciamente e variamente colpita dalla crisi campana dei rifiuti? Al prossimo appuntamento proveremo a far trovare a Viale anche una banda musicale, chissà che così l’evento non gli sembri più solenne e “rappresentativo” e che non si ricreda.
Viale si attiene a un’interpretazione delle prescrizioni di democrazia per le scelte ambientali secondo la quale le norme che regolano la partecipazione dei cittadini prevederebbero l'”ascolto” ma non, da parte dei decisori, comportamenti consoni e conseguenti a quanto ascoltato. Il pasticcio è che questa interpretazione debolissima delle prescrizioni tende a convalidare scelte antidemocratiche e truffaldine. Evidentemente i legislatori, per casi speciali che coinvolgono interessi primari dei cittadini, e innanzitutto quello alla salute, hanno pensato alla necessità di un supplemento di partecipazione, ovvero a un “ascolto” ragionato ed efficace. Come quando si dice che un giudice decide dopo aver “ascoltato le parti”. Sarebbe ben strano se un giudice dopo aver “ascoltato” un processo potesse decidere senza tener conto del processo stesso. Sarebbe la fine della giustizia. E così ora, se l’ascolto dei partecipanti al Forum restasse sterile, sarebbe la fine della democrazia.
Il rinomato ambientalista Viale e l’assessore regionale all’Ambiente Walter Ganapini (lui ambientalista ora un po’ appannato, o affumicato) dovrebbero sempre far valere un’interpretazione forte e seria delle prescrizioni di “ascolto”, in particolare di quelle della comunità europea. Altrimenti il ruolo di coordinatore del Forum che ha Viale rischia di diventare quello di un animatore incaricato di tener buoni i cittadini bambini mentre i “grandi” decidono davvero. E di un Ganapini che vorrebbe venire a fare in piccolo e più sgangheratamente il mestiere della Fibe addosso ai quartieri di Caserta e Maddaloni, non sentivamo il bisogno.
• Qui il video della riunione a Caserta, nel sito del Forum Rifiuti ^
Furio said
Appunto, che cos’è questo Forum? Si sono esposti problemi gravissimi ed idee importanti, ma dubito che serviranno a qualcosa. Tutto il complesso e lungo lavoro già fatto dal Forum regionale a quanto pare è rimasto lettera morta e nelle Linee programmatiche di Ganapini non ce n’è traccia. A cosa potrà servire questa tardiva, probabilmente fuori tempo massimo, consultazione provinciale? Forse soltanto a far procedere burocraticamente la “pratica piano dei rfiuti in Campania” a Bruxelles, perché senza le consultazioni della società civile non si può procedere. Allora – spero di essere pessimista – i giochi sono già fatti e ci stanno solo pigliando per il c … (e non ho capito qual’è la parte della Provincia in questo gioco).
Emmaemme said
Ho notato che al Forum il sindaco di Caserta, Petteruti, presente in prima fila, non ha detto una parola per la sua città. Avrà parlato con Viale in privato o avrà parlottato con lui durante la riunione, forse, ma alla luce del sole non una parola. Proprio bello!
Lav said
Se vogliamo parlare di belle figure, un paio di “perle” le ho notate anch’io:
1) Il coordinatore dr. Viale che si allontana dalla sala appena comincia a parlare l’assessore all’ambiente della Provincia Lucia Esposito. Gravi motivi di servizio? No, un’intervista! Pensate un po’ che correttezza e che considerazione nei confronti dell’assessore e nei nostri. Tutti scandalizzati? No, solo un paio di persone, capirai, un’intervista!
2) Pochi minuti prima dell’inizio del Forum un denso fumo nero si leva dietro l’edificio della riunione (in pieno centro), si interessano al fatto due assessori provinciali, uno appura che si tratta di un fuoco acceso dai dipendenti della scuola adiacente. Allora? Va bene, è normale, si può stare tranquilii. Capito? Un fumo nero in pieno centro, un odore di plastica bruciata che s’infila nell’aula del Forum, ma è tutto normale, nessuno fa una piega.
Ditemi voi se con queste teste non c’è solo da fuggire da qui.
Toto said
Può essere anche che Ganapini & C, che ormai si trovano in una posizione molto ambigua rispetto ai loro princìpi ambientalisti, vadano alla ricerca comunque di un sostegno dalla società civile. E può essere che sperino di poter cambiare indirizzo rispetto alle linee programmatiche (piene di assurdi compromessi), vista la spinta verso altre soluzioni del problema rifiuti che viene dai Forum con proposte anche molto concrete e “facilmente” attuabili. Può essere?
franco said
x Toto
Non può essere … Se veramente volevano “cambiare indirizzo” potevano benissimo modificare dall’inizio l’impianto delle linee programmatiche, senza arrivare a queste tragicomiche assemblee, dove si “registra” quello che si dice e poi si butta il nastro da qualche parte. Non abbiamo saputo controbattere che il ruolo ambiguo della Regione è il punto fondamentale dell’intero ragionamento: Bassolino e company hanno deciso che per la loro sopravvivenza non possono fare altro che fare da spalla a Berlusconi e Bertolaso, e così accettano tutto quello che proviene dalla diabolica coppia. Un documento così centrale come questo delle linee programmatiche ridotto ad un burocratico elenco di diapositive in cui non si dice niente di nuovo e niente di innovativo: si prende solo atto dell’esistente e della scellerata gestione commissariale in atto. E questa dovrebbe essere la stagione dell’aumento dei potere in senso federalista delle regioni ??? … iniziamo bene. Altro non possiamo fare che dimostrare l’assoluta inutilità delle linee programmatiche regionali così come approvate e chiederne pertanto il ritiro immediato … (o no?)
Toto said
X Franco
Probabilmente hai ragione tu e tutti gli altri che la pensano così. Il mio è un dubbio, nella speranza che qualcosa ancora si possa fare per impedire questo ennesimo maledetto imbroglio.
Gianni said
Ma come si fà a costruire un policlinico vicino a due cementifici, che peraltro la giunta regionale vuole convertire in inceneritori di ecoballe di rifiuti? Non basta quello che a nove km in linea d’aria (Acerra), dalla stessa struttura sanitaria inizierà a bruciare ecoballe da gennaio?
Non voglio pensare che ci possa essere un business in un futuro non molto lontano sulla salute dei cittadini, proprio con la costruzione di un complesso sanitario su un’area cosi inquinata.
Spero che con questo forum noi tutti possiamo far meditare e far prendere coscienza alle persone che possono realmente attuare e garantire fattivamente la sicurezza e la salute propria e dei cittadini di questa regione.