AMBIENTI

Blog di Resistenza Ambientale

Archive for febbraio 2009

LO UTTARO, IL NODO DEL DISSEQUESTRO

Posted by ambienti su febbraio 28, 2009

Per la discarica Lo Uttaro chiesto il dissequestro per la messa in sicurezza. L’iniziativa è di Lucia Esposito, assessore all’Ambiente della Provincia di Caserta. L’intento è buono, ma bisogna sventare il rischio che l’eventuale dissequestro offra l’occasione per un disastroso riutilizzo della discarica. Il Comitato Emergenza Rifiuti invita i cittadini e la stampa alla vigilanza e chiede la partecipazione dell’apposito “comitato dei garanti” al tavolo tecnico preliminare alla decisione del magistrato.


     Comunicato del Comitato Emergenza Rifiuti

La messa in sicurezza di Lo Uttaro è oggi più che mai necessaria ed urgente. Quella discarica “illegittima” voluta dal Commissario Bertolaso, dal Sindaco di Caserta, dal Presidente della Provincia e messa sotto sequestro il 19 novembre 2007 dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere per disastro ambientale, costituisce tuttora una fonte di inquinamento preoccupante per le matrici ambientali (terreno, acqua e aria) e un pericolo serio e concreto per la salute delle 200.000 persone che vivono nei dintorni. Una “bomba chimica”, come l’ha definita il Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti senatore Roberto Barbieri. Le piogge di quest’inverno, poi, hanno ulteriormente aggravato la situazione causando un notevole incremento della quantità di percolato, nel quale ormai i rifiuti galleggiano (come si può vedere dalla foto che risale a poco più di un mese fa) e che a poco a poco sta penetrando nella falda.
Per questo apprezziamo l’iniziativa dell’assessore all’Ambiente della Provincia di Caserta, Lucia Esposito, sulla messa in sicurezza del sito, ma avvertiamo la possibilità di un rischio molto serio per i cittadini casertani. C’è il rischio che qualcuno ritenga di poter utilizzare l’eventuale dissequestro per attività diverse da una reale messa in sicurezza di Lo Uttaro. Che si possa pensare di ricoprire l’invaso fino al raggiungimento del piano di campagna non con terreno vegetale ma con altri rifiuti.
L’accanimento con il quale Guido Bertolaso, nel febbraio 2008, pur non rivestendo più la carica di Commissario straordinario, ha tentato di ottenere la revoca dell’ordinanza di chiusura del sito al fine di riutilizzarlo è segno tangibile del fatto che “l’interesse” per la zona di Lo Uttaro non è mai venuto meno. Questo non ci fa dormire sonni tranquilli nemmeno sul destino della Cava Mastroianni, tanto è vero che il quotidiano “Il Mattino” di oggi ha riportato l’intenzione del Sottosegretario di confermare l’utilizzo del gigantesco invaso.
Perciò il Com.Er. ha chiesto all’Assessore Esposito di consentire anche ai tecnici del Comitato dei garanti (organismo di controllo sulla discarica istituito a suo tempo con un’ordinanza del sub-commissario Marta De Gennaro, vice di Bertolaso) di poter partecipare al tavolo congiunto con ARPAC, Commissario alle bonifiche e Sottosegretariato sul destino di Lo Uttaro. Una richiesta simile verrà inoltrata anche al magistrato che segue gli aspetti penali della vicenda affinché, prima di adottare qualsiasi provvedimento, possa essere informato pienamente sullo stato della discarica, possa ascoltare le indicazioni provenienti da quei tecnici grazie ai quali è stato possibile individuare e denunciare tutte le irregolarità nella gestione del sito e possa consentire loro di assistere alle operazioni di messa in sicurezza. Il Comitato sarà in ogni caso vigile sulle attività che si andranno a svolgere pronto a denunciare ancora una volta chiunque tenterà di nuovamente di attentare alla salute dei cittadini.
per il Comitato Emergenza Rifiuti, il presidente Antonio Roano

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CENERI E DEBITI

Posted by ambienti su febbraio 28, 2009

LA RELAZIONE AL PARLAMENTO DEL SOTTOSEGRETARIO BERTOLASO.
APRE IL 26 MARZO IL MEGAINCENERITORE DI ACERRA,
PER L’EMERGENZA RIFIUTI SERVONO ANCORA TANTI SOLDI,
PER CASERTA RESTA IN PROGRAMMA LO UTTARO 2.

clicca qui per il testo completo della relazione
in formato PDF scaricabile ^

Sono numerosi gli elementi preoccupanti nella Relazione che il sottosegretario per l’Emergenza Rifiuti in Campania ha tenuto alla Camera giovedì 26 febbraio. La stampa nazionale ha segnalato soprattutto quelli che nell’immediato fanno più notizia e in parte assecondano l’illusionismo berlusconiano della “crisi risolta”. Innanzitutto l’ennesimo annuncio dell’avvio dell’inceneritore di Acerra, il 26 marzo prossimo. Sai che bello. In questi giorni ad Acerra si sono svolte, abbastanza in sordina, riunioni tra gestori e amministratori per fissare i criteri di controllo dei veleni che l’impianto sputerà per molti e molti chilometri intorno. Da un lato fino a Caserta e dall’altro fino a Napoli. La questione è d’interesse solo per gli acerrani, molti dei quali appaiono, per il momento, sfiniti e confusi di fronte all’ineluttabile governativo?
Quest’emergenza rifiuti, costruita con criminose distese di ecoballe, con ricorrenti periodi di caos, con il rinvio continuo di percorsi non dannosi di smaltimento – come la raccolta differenziata seguita dal riciclo – quest’emergenza sembra che stia finalmente raggiungendo qualcuno dei suoi obiettivi “industriali”: l’avvio prima di una e poi di altre fabbriche di veleni che faranno arricchire pochi e ruberanno a molti salute e soldi. Come ha chiaramente spiegato una ventina di giorni il garante della Concorrenza e del Mercato Antonio Catricalà, non è neanche vero che l’incenerimento dei rifiuti è un sistema economicamente conveniente per la produzione di energia ^ . Tutt’altro. Gki inceneritori fanno bene solo alle tasche di chi incasserà impropriamente – per i nuovi inceneritori grazie a una delle berlusconiane leggi in deroga a leggi – i contributi pubblici CIP6 per i quali tutti paghiamo.
Quant’altro dovremo pagare? Anche su questo versante il quadro tracciato da Bertolaso è minaccioso. Si parla di debiti enormi delle amministrazioni pubbliche locali da saldare per i servizi resi dal Commissariato. Indovinate chi dovrà sborsare alla fine? Ovviamente i cittadini campani i quali – a parte i camorristi che ci hanno sguazzato ed altri che hanno trovato il modo di specularci – da quei “servizi” hanno ricavato solo anni e anni di crisi, con le case spesso assediate dai rifiuti e, poco più in là, discariche oltre ogni norma e ogni controllo. Non sarà “regime”, ma in tutto questo sembrano trionfare, oltre che cinici interessi economici, molti tratti della burocratica e lugubre ottusità caratteristica dei regimi totalitari.
Nonostante l’apertura di Acerra, nonostante il progetto ribadito per un altro inceneritore a Santa Maria La Fossa (quello desiderato dalla camorra), per Caserta il sottosegretario ha chiarito che non rinuncia a Lo Uttaro 2, ovvero, come previsto dalla legge 123/2008 ^ , a impiantare una nuova discarica nella cava Mastroianni in località Torrione. Detto in modo più chiaro: sarà strettamente al confine con la famigerata e criminale (tuttora sotto sequestro giudiziario^) discarica Lo Uttaro. Per sfoggiare la sua vena “ecologica”, e probabilmente per scantonare dalle sue responsabilità per la gestione passata del sito, il sottosegretario ha precisato: “Al fine di garantire il ripristino morfologico e ambientale dell’area in questione, è stato redatto dall’ARPAC un piano di caratterizzazione, al vaglio del Ministero dell’Ambiente. Sulla scorta dei risultati di caratterizzazione ambientale, verrà predisposto un piano generale di bonifica e messa in sicurezza dell’intera area. Tale procedura è preliminare a qualsivoglia attività di studio per la realizzazione di un impianto di discarica”. Parole molto equivoche, a partire dalla scarsa chiarezza su quel che si intende come “procedura preliminare”. Si tratta della bonifica da effettuarsi? O la procedura consiste nel piano di bonifica, redatto il quale, indipendentemente dalla sua effettiva esecuzione, si potrà mettere mano alla nuova discarica? Ma, si sa, alla burocrazia lugubre piacciono le ambiguità. Possono servire a dare l’illusione dell’ordine e della normalità quando invece trionfa l’incoerenza e si vuole usare la prepotenza. Un po’ di sudditi si illuderanno ancora che tutto va per il meglio.

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PIANO, PIANO … PER ORA È UNA CONFERENZA

Posted by ambienti su febbraio 28, 2009

A Caserta si presenta la redazione del Piano provinciale per i rifiuti. Oggi sabato 28 febbraio, alle 11.30, conferenza stampa nella sala Giunta della Provincia.

La Facoltà di Scienze ambientali della Seconda Università ha ricevuto ufficialmente dalla Provincia di Caserta l’incarico di elaborare il Piano provinciale dei rifiuti oltre che di svolgere funzioni di monitoraggio ambientale e di supporto alle attività del Settore Ambiente, Ecologia e gestione rifiuti della Provincia. Le linee di intervento che caratterizzeranno il rapporto instaurato attraverso una convenzione, la tempistica e le modalità di redazione del lavoro che si andrà a svolgere saranno illustrate nel corso di una conferenza stampa programmata per domani, sabato 28 febbraio, alle ore 11.30, nella Sala Giunta della Provincia. Interverranno il preside della Facoltà di Scienze ambientali, Paolo Pedone, e l’assessore provinciale all’Ambiente e all’Ecologia, Lucia Esposito.
comunicato della Provincia di Caserta 27/02/2009

vedi anche qui Il piano rifiuti? Solo una convenzione ^

NEW annunciati in conferenza i termini preliminari dell’accordo Provincia-Università
vedi l’articolo di Giulio Finotti per Il Mattino-Caserta ^

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QUEST’ORO NON LUCCICA

Posted by ambienti su febbraio 27, 2009

VENERDÌ 27 FEBBRAIO ALLE 11.30, NELL’AULA CONSILIARE DELLA PROVINCIA DI CASERTA, PRESENTAZIONE DEL LIBRO L’ORO DELLA CAMORRA DELLA GIORNALISTA ROSARIA CAPACCHIONE.

Il libro, pubblicato da Rizzoli, ricostruisce la scalata di un’organizzazione criminale capace di muovere centinaia di migliaia di euro in contanti e tirare i fili di settori chiave dell’economia italiana. L’autrice è una giornalista che è cresciuta dov’è radicata la camorra e che dal 13 marzo 2008 vive sotto scorta.
Alla discussione interverranno il presidente della Provincia di Caserta Sandro De Franciscis, lo storico Francesco Barbagallo, l’economista Mario Mustilli, il magistrato Raffaele Piccirillo.

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TAR: PER ORA I RIFIUTI LI RACCOGLIE LA SABA

Posted by ambienti su febbraio 26, 2009

A CASERTA E NEGLI ALTRI COMUNI CAMPANI DOVE LA SABA HA OPERATO FINCHÉ NON È STATA COLPITA DA UN’INTERDITTIVA ANTIMAFIA. IL TAR HA DECISO IN ATTESA DEL GIUDIZIO DI MERITO

Il Tar ha stabilito la sospensione del provvedimento di interdittiva che ha colpito la Ecologia Saba. Per effetto della decisione del Tribunale amministrativo della Campania, la Saba può riprendere il servizio in tutte quelle amministrazioni pubbliche (inclusa quella di Caserta) dove l’appalto sia stato interrotto. «Premesso che l’amministrazione resistente ha l’onere di depositare in giudizio gli atti impugnati e tutti gli atti e documenti in base ai quali gli atti impugnati sono emanati – scrivono i giudici della prima sezione del Tar Campania – e ritenuto che va disposto il deposito da parte della Prefettura di Napoli di tutti gli atti e documenti in base ai quali sono stati emanati gli atti impugnati, in base alla documentazione disponibile agli atti di causa, le doglianze appaiono sorrette da sufficiente ”fumus boni iuris”. Considerato che la causa va decisa nel merito, da trattare in una prossima udienza, con sospensione nelle more dell’atto di revoca impugnato, il Tribunale amministrativo regionale della Campania, sospende nelle more l’atto impugnato».

leggi tutto l’articolo sul Mattino on line ^

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IL PIANO RIFIUTI? SOLO UNA CONVENZIONE

Posted by ambienti su febbraio 26, 2009

LA PROVINCIA DI CASERTA, DOPO ANNI DI RINVII, AFFIDA ALLA SECONDA UNIVERSITÀ LA REDAZIONE DEL PIANO PROVINCIALE DEI RIFIUTI. MEGLIO DI NIENTE? FINORA, NELLE GRAVISSIME VICENDE DEI RIFIUTI A CASERTA, LA SECONDA UNIVERSITÀ NON HA BRILLATO PER ASSUNZIONI DI RESPONSABILITÀ SCIENTIFICHE E CIVILI. SPERIAMO CHE NON NE VENGA FUORI SOLO UN ALTRO PASTROCCHIO PER DISTRIBUIRE NUOVI POSTI DI POTERE E BEN REMUNERATI INCARICHI DI CONSULENZA,  MAGARI A QUALCHE “SCIENZIATO” GIÀ AL SOLDO DI SOCIETÀ PRIVATE OGGI SOTTO INCHIESTA PER TRUFFA E PER DISASTRO AMBIENTALE. E SPERIAMO CHE INVECE SI PUNTI A SOLLECITARE LE RISORSE DI SAPERE E DI INTELLIGENZA DELL’UNIVERSITÀ PER UNA VERA TUTELA DELL’AMBIENTE.

Ecco come oggi annuncia la convenzione un comunicato della Provincia:

La Giunta provinciale ha approvato stamane lo schema di convenzione con la Facoltà di Scienze Ambientali della Seconda Università, a cui sarà affidata l’elaborazione del Piano provinciale dei rifiuti, accanto a compiti di monitoraggio ambientale e di supporto alle attività del Settore Ambiente, Ecologia e Gestione rifiuti. L’iniziativa sarà presentata agli organi d’informazione nei prossimi giorni in conferenza stampa.
Nella seduta di questa mattina, la Giunta, presieduta da Sandro De Franciscis, ha adottato inoltre provvedimenti relativi all’organizzazione del personale dell’Ente e alla tutela del territorio. E’ stato dato il via libera a cinque progetti preliminari per diversi lavori di riqualificazione ambientale sul litorale domizio, che riguardano i Comuni di Cancello ed Arnone, Castel Volturno e Villa Literno. Saranno riqualificati e realizzati ex novo collettori e sistemi fognari nelle zone carenti del litorale.

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CI MANCAVA IL NUCLEARE

Posted by ambienti su febbraio 25, 2009

Dove le metteranno le centrali nucleari programmate dal governo Berlusconi? Il territorio casertano sembra già candidato. Non solo perché qui già abbiamo una concentrazione elevatissima di danni e rischi da inquinamento, grazie alla gestione di rifiuti “legali” e illegali. Ma anche perché l’obsoleta tecnologia francese per le centrali che Berlusconi si è fatto rifilare da Sarkozy richiede molta acqua e il Garigliano è il più grande corso d’acqua italiano a sud del Tevere. Servirà a qualcosa ricordare che la vecchia centrale atomica del Garigliano aveva probemi gravi già dal momento della realizzazione, che per questo infine fu chiusa e che sarebbe previsto il definitivo smantellamento entro il 2019? Temiamo di no. Quando si fanno partire i treni  della follia contro l’ambiente, facilmente si concedono “deroghe” a ogni segnaletica delle leggi esistenti, della scienza e del buon senso.
C’è da osservare che i rischi provenienti da una centrale nucleare vanno ben al di là di un ambito provinciale e regionale. In caso di catastrofe tipo Cernobyl  l’Italia intera andrebbe ko. Ma certo chi è più vicino si becca anche gli effetti più concentrati dei piccoli e misteriosi incidenti che la burocrazia politica non ammette ma che per i territori interessati hanno effetti micidiali. Con formidabili effetti turistici: per i villeggianti della Baia Domizia, dove sfocia il Garigliano, si prospetta per i prossimi anni la possibiltà di un’abbronzatura davvero atomica.

leggi qui Quattro nuove centrali nucleari in Italia rientra in gioco anche l’area del Garigliano
sul Corriere del Mezzogiorno ^

leggi qui quali sono gli allarmanti precedenti per
La centrale del Garigliano ^

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MARCIANISE, I RIFIUTI ASPETTANO IL TRENO

Posted by ambienti su febbraio 25, 2009

I container della spazzatura

MARCIANISE — Ci sono siti di stoccaggio che sfuggono alla rigida sorveglianza dei presìdi dei militari. Come all’assedio delle proteste popolari. Ma che «provvisoriamente» accolgono containers zeppi di spazzatura in attesa di espatriare.
È qui che l’immondizia si accumula come se fosse merce ordinaria da spedire. E che, invece, talvolta resta a terra: forse per ore, forse addirittura per giorni. In alcuni casi rotolando al di fuori dei grossi contenitori. Il sottosegretario all’emergenza rifiuti, Guido Bertolaso, continua a rassicurare. Anzi, quasi spavaldo ha suggerito spesso che la discarica di Chiaiano non rappresenta una necessità impellente (dato che di invasi in attività, nella nostra regione, ve ne sono a sufficienza e la loro capacità garantisce di poter smaltire immondizia almeno fino al 2012) ma un traguardo di principio: far piegare la testa alla città di Napoli che finora ha approfittato delle discariche dell’incontaminato entroterra campano per risolvere le proprie difficoltà nella gestione dello smaltimento dei rifiuti.

leggi tutto l’articolo di Angelo Agrippa sul Corriere del Mezzogiorno ^

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DI CHI SONO LE ECOBALLE

Posted by ambienti su febbraio 25, 2009

I magistrati negano il dissequestro delle balle rimaste in alcuni siti

Rifiuti, scontro Bertolaso-Procura

Per il pool del procuratore De Chiara quel materiale non va gestito come discarica ma deve essere rimosso. E i costi dell’operazione deve sostenerli la Fibe, non lo Stato (cioè noi cittadini).

leggi l’articolo di Conchita Sannino per La Repubblica – Napoli ^

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RIASPETTANDO LA DIFFERENZIATA

Posted by ambienti su febbraio 23, 2009

A Caserta martedì 24 febbraio ore 19, nella sede del Comitato di quartiere Rione Tescione -Via Cavour 7, prosegue l’asseblea pubblica itinerante di cittadini, associazioni, comitati, per riflettere e discutere su:

LA RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA: ATTESE E PROPOSTE

Con la rescissione del contratto con la Saba e l’affidamento provvisorio alla stessa del servizio raccolta rsu, gli interrogativi inevasi che erano emersi dalle assemblee svoltesi a Puccianiello, a N.S. di Lourdes,a Falciano si sono ingigantiti. Ad essi si aggiungono la delusione e lo sconcerto di fronte al pressapochismo di un’Amministrazione che ha irresponsabilmente aggravato una situazione già precaria. I cittadini che si autoconvocano, in collaborazione con il Comitato di quartiere del Rione Tescione, promuovono un’assemblea a microfono aperto per confrontarsi e mobilitarsi sulle proposte di azione condivise.

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MATEMATICA CASERTANA

Posted by ambienti su febbraio 23, 2009

2 consigli comunali straordinari sui rifiuti, almeno 2 riunioni in Prefettura, 10 camion di pronto soccorso promessi da Bertolaso, 600 euro ciascuno ai dipendenti rimasti senza stipendio della ditta Ecologia Saba incaricata della raccolta rifiuti e colpita da interdittiva antimafia, gli addetti di 2 ditte, la Saba e la Igica – incaricata da Bertolaso – che venerdì notte si fronteggiavano in città per stabilire “a chi tocca” fare la raccolta. E la scoperta che il Comune non ha versato alla Saba non solo l’ultima rata di corrispettivo del servizio – per cautelarsi, vista l’interdittiva – ma neanche – chissà perché – qualcuna precedente. Ci sarebbero in gioco anche i numeri da dissesto del bilancio comunale. 
La cronaca di questo nuovo patatrac dei rifiuti a Caserta la potete leggere sui quotidiani di carta e on line, che per fortuna lo stanno seguendo con attenzione (qualcosa ve l’abbiamo segnalata qui nel blog). Ma, per carità, solo in ambito locale. Che fuori non se ne accorga nessuno di quello che succede a Caserta. Sarà sufficiente qualche notiziola ben addomesticata. Com’è stato per la discarica Lo Uttaro, com’è per cave e cementifici, come sarà per chissà quante altre cose.
Spesso qui è difficile raccapezzarsi tra tutti i numeri che ci vengono forniti. C’è persino il 48, che in questo caso non è il morto che parla ma il numero di ore in cui Bertolaso ha promesso di ripulire la città. Vedremo.
Purtroppo nella folle matematica casertana spesso tutti i numeri dati dalle “autorità” producono come totale la stessa somma. Di cui vi forniamo qui un’immagine aggiornata a domenica 22 febbraio sera. Un angolo di Caserta come tanti altri.

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CONVEGNO AMBIENTE E TERRITORIO

Posted by ambienti su febbraio 23, 2009

23 e 24 febbraio 2009
Comune di Campagna, Salerno
Terzo Convegno Nazionale
Ambiente e territorio
Economia ed ecologia del paesaggio

qui il programma completo ^

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DIETRO I SOCCORSI

Posted by ambienti su febbraio 20, 2009

Gli sviluppi dellla “missione di soccorso” disposta da Bertolaso per la nuova emergenza rifiuti a Caserta, in un articolo di Casertace, giornale on line che promette di raccontare presto altri retroscena.
Comunque, sul fronte della raccolta la differenziata si prende un “riposo”. Attenzione: le disposizione impartite ai cittadini per la differenziata non sono state revocate, perciò bisogna continuare a rispettarle. Se poi non le rispetterà Bertolaso sono problemi suoi.

clicca per leggere su Casertace:

La strana “emergenza rifiuti” di Petteruti: arriva in città l’Igica spa… ^

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GLI UOMINI DELLA PROVVIDENZA

Posted by ambienti su febbraio 20, 2009

Prima fanno i guai e poi provano a metterci le pezze

OGGI DIECI AUTOCARRI PER CASERTA. E DOMANI?

Oggi a Caserta dieci autocarri dovrranno raccogliere circa 300 tonnellate di immondizia non rimosse. È quanto disposto dal sottosegretariato all’Emergenza rifiuti a seguito delle sollecitazioni ricevute dal sindaco Nicodemo Petteruti, che ieri sera ha presieduto un Consiglio comunale dedicato alla situazione rifiuti in città.

leggi l’articolo sul Mattino on line ^

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TRAVOLTI DAL SOLITO DESTINO

Posted by ambienti su febbraio 20, 2009

Secondo il sindaco di Caserta Nicodemo Petteruti la nuova emergenza rifiuti che si sta abbattendo sulla città deriva da circostanze imprevedibili e ineluttabili, come un terremoto o un’alluvione. Lo ha detto ieri in consiglio comunale. E in pratica non ha fatto che riepilogare, a modo suo, i termini della questione Saba ^ , attribuendo ad altri ogni colpa e a se stesso meriti che solo lui riesce a scorgere.
A noi – come abbiamo qui variamente argomentato e contestato – le concatenazioni di cause e di responsabilità per i disastri dei rifiuti a Caserta, a partire dall’autunno del 2006, appaiono tutt’altro che “naturali”. L’unica amara fatalità ci sembra quella di essere ancora nelle mani di chi sta conducendo la città in cui viviamo a un completo sfascio.

i servizi dedicati alla nuova emergenza rifiuti a Caserta
sul Mattino – Caserta di oggi ^

Caserta, rifiuti: inutile il Consiglio Comunale straordinario. Oggi di nuovo dal prefetto
su L’eco di Caserta
^

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UN CONSIGLIO PER L’EMERGENZA

Posted by ambienti su febbraio 19, 2009

OGGI A CASERTA CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO,
ALLE 16.30, EMERGENZA RIFIUTI ALL’ORDINE DEL GIORNO.
LO HA ANNUNCIATO IERI IL SINDACO PETTERUTI.
ASSOCIAZIONI E COMITATI PREPARANO UN DOCUMENTO
E INVITANO I CITTADINI ALLA PARTECIPAZIONE

A sorpresa ieri sera, mercoledì 18, è arrivato anche il sindaco Nicodemo Petteruti nella parrocchia di Maria SS. del Carmine e San Giovanni Bosco, a Falciano, dove si svolgeva una delle assemblee di cittadini convocate in questi giorni nei quartieri di Caserta per decidere il da farsi di fronte alla nuova, e apparentemente ineluttabile, crisi della raccolta rifiuti in città.
Con il sindaco c’erano il presidente del consiglio comunale e un capogruppo di maggioranza. Hanno tentato una difesa d’ufficio del comportamento tenuto dal Comune a proposito della Ecologia Saba, la ditta alla quale è stato affidato il servizio raccolta e che è stata poi colpita da un’interdittiva antimafia dalla Prefettura di Napoli. Una vicenda ancora inspiegabile per i cittadini, che non riescono a capire come il Comune abbia trascurato di fare chiarezza tempestivamente su un requisito così importante per la scelta di una ditta a cui affidare un servizio pubblico e un appalto di 59 milioni di euro. Considerando anche che sono passati oltre 6 mesi dall’assegnazione dell’appalto.
Nella riunione a Falciano il sindaco non ha convinto nessuno. E ha pensato bene di andarsene prima di ogni discussione con i cittadini. Però ha dato a tutti appuntamento per oggi in Consiglio Comunale, in riunione straordinaria alle 16.30, all’ordine del giorno il punto “Emergenza rifiuti”, relatore il sindaco ^.
L’incontro a Falciano è andato avanti per circa un’ora e mezza, con i presenti ormai convinti dell’impotenza dell’attuale amministrazione.
È intervenuto anche un sindacalista CISL che ha riferito del’incontro avvenuto in mattinata tra sindaco. prefettura e sindacati sul problema del pagamento degli stipendi agli operai Saba, e ha concluso descrivendo uno stato di assoluta confusione che regna in questo momento ai piani alti (sigh!) delle nostre istituzioni cittadine. Alla fine si è deciso di stilare un documento di analisi e di richieste d’impegno da presentare domani in Consiglio Comunale. Il documento verrà firmato dalle associazioni e dai comitati civici presenti oltre che da quelli che vorranno e riusciranno (visti i tempi brevi) ad aderire entro oggi.
La prima richiesta è per un tavolo istituzionale in cui finalmente sia possibile ai cittadini capire tutti i retroscena della crisi ed esprimere il loro punto di vista sulla necessità di un’immediata soluzione pratica della crisi stessa. Non possiamo rischiare di restare travolti dai rifiuti a causa dei tempi della burocrazia. Se ci sono situazioni da chiarire, nodi da sciogliere, decisioni da prendere, si faccia in fretta. E ognuno si assuma sul serio le proprie responsabilità.

È stata approntata una bozza di documento dei comitati e delle associazioni dei cittadini per il Consiglio Comunale di Caserta del 19 febbraio 2009. La versione definitiva è in corso di elaborazione. Gli interessati si mettano immediatamente in contatto con il proprio gruppo e con il coordinamento.
I cittadini tutti sono invitati a partecipare alle iniziative per scongiurare un nuovo periodo di emergenza rifiuti.

clicca qui per leggere tutto il testo preliminare del documento^

Adesioni e opinioni si possono anche lasciare qui nel blog in commento a questo post. Visti i tempi stretti è possibile che per il documento di oggi il coordinamento non riesca a tenere conto di tutte le posizioni espresse per questa via. Ogni contributo verrà comunque tenuto presente per gli sviluppi nei prossimi giorni e sarà significativo per una partecipazione dei cittadini che auspichiamo la più ampia possibile.

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SPERIAMO NEL FORUM

Posted by ambienti su febbraio 18, 2009

Ambiente, la Provincia promuove il Forum
Pubblicato l’avviso per la nascita dell’organismo

Mettere in rete le varie espressioni della cittadinanza attiva sui temi della difesa dell’ambiente e della salute. È l’obiettivo del “Forum provinciale delle associazioni ambientaliste e dei comitati civici”, promosso dalla Provincia di Caserta. Sul sito internet dell’Ente (www.provincia.caserta.it ) è stato pubblicato l’avviso per la costituzione dell’organismo. “L’iniziativa nasce dalla richiesta di numerose associazioni. Così intendiamo creare uno strumento di collaborazione, di confronto e di proposta, in una visione di democrazia partecipativa”, spiega l’assessore all’Ambiente, Lucia Esposito.
“Il diritto alla partecipazione sancito dalla Costituzione – aggiunge Esposito – in Campania si è trasformato in un dovere, vista la gravissima emergenza rifiuti. Un diritto-dovere, dunque, che richiede un continuo processo di informazione e formazione per essere esercitato in maniera consapevole. Inoltre, il coinvolgimento dei cittadini nella progettazione delle trasformazioni del territorio, in termini di sostenibilità ambientale, sociale ed economica è un principio chiave dell’Agenda 21 Locale, alla quale la Provincia di Caserta ha aderito”.
Tutte le associazioni e i comitati civici, che operano sul territorio della provincia di Caserta nel settore della tutela e della salvaguardia dell’ambiente e della salute, possono trasmettere manifestazione di interesse all’iniziativa, compilando l’apposito modulo, scaricabile on-line, entro il prossimo 16 marzo.

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CASERTA, UN DISASTRO TIRA L’ALTRO

Posted by ambienti su febbraio 18, 2009

Cassonetti da svuotare, sindaco da svotare

Cassonetti da svuotare, sindaco da svotare

PER LA VICENDA ECOLOGIA SABA CI SONO LATI OSCURI NEL COMPORTAMENTO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI CASERTA GUIDATA DA SINDACO NICODEMO PETTERUTI. I SOLI CHIARIMENTI OTTENUTI PER ORA DAI CITTADINI SONO I CUMULI DI RIFIUTI INTORNO AI CASSONETTI DELLA DIFFERENZIATA E LA MINACCIA DI UN NUOVO CAOS. MA NON MANCANO ALTRI SEGNI EVIDENTI DELL’INETTITUDINE DI QUEST’AMMINISTRAZIONE: DALLE STRADE PIENE DI BUCHE AI LAVORI INFINITI SU CORSO TRIESTE. ECCO UN’ANALISI DI GIUSEPPE MESSINA DI LEGAMBIENTE. CON QUALCHE SUGGERIMENTO FINALE, FORSE PER SCHERZO FORSE NO. TANTO, PEGGIO DI COSÌ …

di Giuseppe Messina – Legambiente ^

C’è da chiedersi com’è possibile che sia rimasta sospesa, a distanza di oltre 6 mesi, la posizione in materia di antimafia della Ecologia Saba, l’unica impresa che ha partecipato al lucroso appalto per il servizio di igiene urbana del comune di Caserta. Si parla già, giustamente, di rescissione del contratto e di ricerca di una nuova ditta cui affidare il servizio nell’attesa di una nuova gara. Un disastro insomma.
L’interdittiva antimafia non è scaturita dagli uffici dei vari Palazzi di Caserta preposti ai controlli, alla prevenzione e alla repressione di violazioni di legge, ma dalla Prefettura di Napoli, a seguito di accertamenti svolti dai commissari prefettizi sul comune di Arzano, sciolto, manco a dirlo, per camorra.
La questione appare, al di là dell’esito che avrà la vicenda, tanto più grave in quanto per Caserta, come per gli altri 9 comuni nei quali la Ecologia Saba operava, in tanti mesi di attività si andavano consolidando un’organizzazione, una struttura e una capacità operativa per il servizio di raccolta rifiuti. E a Caserta, dove la società civile è impegnata per far funzionare al meglio la raccolta differenziata, si tratta dell’appalto più importante, per 59 milioni di euro, sottoscritto dall’amministrazione comunale.
Tutta la vicenda appare scandalosa e preoccupante al tempo stesso. Siamo certi che si accamperanno chiarimenti, spiegazioni e leggi per giustificare e coprire, sul piano formale, l’operato di chi ha consentito tutto questo. Rimane il fatto che la certificazione antimafia non è esattamente l’ultimo dei documenti da presentare in una pubblica gara così importante, in un settore così sensibile, in un territorio così martellato dai tanti interessi in gioco nel settore dei rifiuti e dalla pervasiva presenza della camorra.
Appare anche incredibile che il Gruppo Ispettivo Ambientale del Comune, ossia il gruppo di dipendenti preposto al controllo del servizio di igiene urbana, sia formato da nove persone di cui tre “aiuto ispettore” (chissà che vuol dire) con non ben precisate funzioni. E che nel complesso sei dipendenti denuncino malattie gravi che certamente non li rendono idonei ad un servizio così impegnativo. Si finisce così per scaricare tutto su un unico dipendente che avrebbe come aiuto un autista. Sembra incredibile, ma questo è il sistema di governo di un assessore all’Ambiente, Luigi Del Rosso, e di un’amministrazione, guidata dal sindaco Nicodemo Petteruti, senza ambizioni, lontani dai bisogni della città, privi di ogni reale capacità amministrativa.

Leggi il seguito di questo post »

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