CENERI E DEBITI
Posted by ambienti su febbraio 28, 2009
LA RELAZIONE AL PARLAMENTO DEL SOTTOSEGRETARIO BERTOLASO.
APRE IL 26 MARZO IL MEGAINCENERITORE DI ACERRA,
PER L’EMERGENZA RIFIUTI SERVONO ANCORA TANTI SOLDI,
PER CASERTA RESTA IN PROGRAMMA LO UTTARO 2.
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Sono numerosi gli elementi preoccupanti nella Relazione che il sottosegretario per l’Emergenza Rifiuti in Campania ha tenuto alla Camera giovedì 26 febbraio. La stampa nazionale ha segnalato soprattutto quelli che nell’immediato fanno più notizia e in parte assecondano l’illusionismo berlusconiano della “crisi risolta”. Innanzitutto l’ennesimo annuncio dell’avvio dell’inceneritore di Acerra, il 26 marzo prossimo. Sai che bello. In questi giorni ad Acerra si sono svolte, abbastanza in sordina, riunioni tra gestori e amministratori per fissare i criteri di controllo dei veleni che l’impianto sputerà per molti e molti chilometri intorno. Da un lato fino a Caserta e dall’altro fino a Napoli. La questione è d’interesse solo per gli acerrani, molti dei quali appaiono, per il momento, sfiniti e confusi di fronte all’ineluttabile governativo?
Quest’emergenza rifiuti, costruita con criminose distese di ecoballe, con ricorrenti periodi di caos, con il rinvio continuo di percorsi non dannosi di smaltimento – come la raccolta differenziata seguita dal riciclo – quest’emergenza sembra che stia finalmente raggiungendo qualcuno dei suoi obiettivi “industriali”: l’avvio prima di una e poi di altre fabbriche di veleni che faranno arricchire pochi e ruberanno a molti salute e soldi. Come ha chiaramente spiegato una ventina di giorni il garante della Concorrenza e del Mercato Antonio Catricalà, non è neanche vero che l’incenerimento dei rifiuti è un sistema economicamente conveniente per la produzione di energia ^ . Tutt’altro. Gki inceneritori fanno bene solo alle tasche di chi incasserà impropriamente – per i nuovi inceneritori grazie a una delle berlusconiane leggi in deroga a leggi – i contributi pubblici CIP6 per i quali tutti paghiamo.
Quant’altro dovremo pagare? Anche su questo versante il quadro tracciato da Bertolaso è minaccioso. Si parla di debiti enormi delle amministrazioni pubbliche locali da saldare per i servizi resi dal Commissariato. Indovinate chi dovrà sborsare alla fine? Ovviamente i cittadini campani i quali – a parte i camorristi che ci hanno sguazzato ed altri che hanno trovato il modo di specularci – da quei “servizi” hanno ricavato solo anni e anni di crisi, con le case spesso assediate dai rifiuti e, poco più in là, discariche oltre ogni norma e ogni controllo. Non sarà “regime”, ma in tutto questo sembrano trionfare, oltre che cinici interessi economici, molti tratti della burocratica e lugubre ottusità caratteristica dei regimi totalitari.
Nonostante l’apertura di Acerra, nonostante il progetto ribadito per un altro inceneritore a Santa Maria La Fossa (quello desiderato dalla camorra), per Caserta il sottosegretario ha chiarito che non rinuncia a Lo Uttaro 2, ovvero, come previsto dalla legge 123/2008 ^ , a impiantare una nuova discarica nella cava Mastroianni in località Torrione. Detto in modo più chiaro: sarà strettamente al confine con la famigerata e criminale (tuttora sotto sequestro giudiziario^) discarica Lo Uttaro. Per sfoggiare la sua vena “ecologica”, e probabilmente per scantonare dalle sue responsabilità per la gestione passata del sito, il sottosegretario ha precisato: “Al fine di garantire il ripristino morfologico e ambientale dell’area in questione, è stato redatto dall’ARPAC un piano di caratterizzazione, al vaglio del Ministero dell’Ambiente. Sulla scorta dei risultati di caratterizzazione ambientale, verrà predisposto un piano generale di bonifica e messa in sicurezza dell’intera area. Tale procedura è preliminare a qualsivoglia attività di studio per la realizzazione di un impianto di discarica”. Parole molto equivoche, a partire dalla scarsa chiarezza su quel che si intende come “procedura preliminare”. Si tratta della bonifica da effettuarsi? O la procedura consiste nel piano di bonifica, redatto il quale, indipendentemente dalla sua effettiva esecuzione, si potrà mettere mano alla nuova discarica? Ma, si sa, alla burocrazia lugubre piacciono le ambiguità. Possono servire a dare l’illusione dell’ordine e della normalità quando invece trionfa l’incoerenza e si vuole usare la prepotenza. Un po’ di sudditi si illuderanno ancora che tutto va per il meglio.
Grr said
Quante volte lo si deve ripetere che la cava Mastroianni in località Torrione va fatta cancellare dalla legge 123/08. E’ inutile che l’assessore provinciale all’ambiente dichiari ai giornali – come ha fatto nei mesi scorsi- che la discarica Uttaro 2 non si farà. Qualcuno glielo avrà promesso a parole, oppure l’assessore può aver pensato che in cambio del megaimpiantorifiuti di San Tammaro non si sarebbero più costruiti l’inceneritore a S.M.laFossa e la discarica a Caserta. Ma la smentita è arrivata puntuale: ecco l’inqualificabile Bertolaso tornare a bomba, con tanto di piano a tempo, sull’inaugurazione dell'”inceneritore della camorra” e sull’utilizzo della Cava Mastroianni. Saranno solo chiacchiere per mostrare distintivo e muscoli? Ma intanto, per non sbagliare, sarebbe meglio che si ottenesse l’eliminazione di questi due pericoli da quella legge nefanda.