AMBIENTI

Blog di Resistenza Ambientale

Archive for 11 marzo 2009

TARSU CAMPANIA, ARRIVANO LE MAZZATE

Posted by ambienti su marzo 11, 2009

Per il servizio di smaltimento dei rifiuti urbani i cittadini campani, quasi tutti, tra poco dovranno pagare molto di più. Come qui avevamo previsto ^, mese più mese meno, senza molta difficoltà, visto che era promesso e scritto. Chi diceva che no, che non era così, cercava solo di prenderci in giro. Ora l’Ufficio Relazioni col Pubblico della Struttura del sottosegretario Bertolaso sta studiando un sistema per indorare la pillola. Tra i primi che pagheranno le nuove bollette verrano estratti week end turistici ad Acerra in residence con vista sull’inceneritore. Il sottosegretario – per chi ancora non lo sapesse precisiamo che è anche un medico – giura che quell’aria fa bene. Alle tasche di chi non si sa ancora con certezza giudiziaria e chissà se si saprà mai. Anche se i magistrati che hanno indagato sulle ecoballe qualche idea precisa ce l’hanno e un processo stanno tentando di farlo.
Per la mazzata Tarsu il neoassessore al Bilancio del Comune di Napoli, Riccardo Realfonzo, non riesce a capacitarsi. Pochi giorni fa aveva fatto lo spiritoso dichiarando in 
un’intervista all’agenzia di stampa il Velino ^ :”La crisi non è più visibile, ma la fase emergenziale è tutt’altro che finita, lo sanno bene le nostre casse”. E poi si era sbilanciato: “Acerra resta a mio giudizio ancora un’ipotesi tutta da verificare”. Subito gli è arrivato un pesante avviso di pagamento. Come si evince dal seguente comunicato della Giunta del Comune di Napoli.

Il Governo ci impone di aumentare la TARSU
Il Governo impone di aumentare la Tarsu e minaccia il commissariamento del Comune
Il Governo Berlusconi ha ormai passato ogni limite, imponendo ai comuni della Campania e in particolare al Comune di Napoli di aumentare pesantemente la Tarsu, la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, ha dichiarato l’Assessore al Bilancio del Comune di Napoli, prof. Riccardo Realfonzo. Si tratta di una costrizione gravissima prosegue l’Assessore che cancella gli ultimi margini di autonomia degli enti locali campani e che genererà un danno evidente alle famiglie napoletane e all’economia cittadina già provata dalla crisi.
Il governo ha respinto le nostre richieste di rinviare l’aumento della Tarsu al 100 per cento dei costi di smaltimento, e non ha nemmeno preso in considerazione la nostra proposta di un adeguamento graduale, su più anni, fino al 100 per cento dei costi complessivi. Il Ministero dell’Economia esige l’adeguamento integrale e immediato, ha aggiunto l’Assessore, e ha bloccato di fatto ogni ipotesi di soluzione graduale che gli uffici stavano elaborando su mia precisa indicazione.

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TACI! RADIOBERTOLASO TI PARLA

Posted by ambienti su marzo 11, 2009

È sorprendente per i cittadini campani la grande faccia tosta con cui il sottosegretario Guido Bertolaso si erge a maestro delle questioni ambientali in Italia e a difensore del bene pubblico. Lunedì scorso, 9 marzo, nel corso di una trasmissione pomeridiana di Radio Uno ha commentato il sequestro degli inceneritori di Colleferro dichiarando: “Sono strutture molto delicate, che presuppongono un’attenzione, un senso di responsabilità e un’etica della gestione della cosa pubblica che forse non tutti hanno”. E ha aggiunto: “Uno dei massimi responsabili della realizzazione di questo impianto, se non ricordo male, è già sotto inchiesta da due o tre anni per tangenti e per tutta una serie di irregolarità commesse durante la costruzione della struttura, che ha poi avuto una vita molto tribolata con commissariamenti e infine con quello che è accaduto oggi”. Però il sottosegretario Bertolaso ha mancato di ricordare i tribolamenti dell’inceneritore di Acerra, di precisare che lui stesso è sotto inchiesta per l’affare Rompiballe, che la discarica a Lo Uttaro, Caserta, da lui voluta, e da lui definita a basso impatto ambientale, è sotto sequestro giudiziario per vari e pericolosi illeciti che vi sono stati rilevati. E Bertolaso non può certo sostenere che non ne sapeva niente. Che a Lo Uttaro la situazione fosse drammatica gli era stato detto chiaro e tondo dalle associazioni per l’ambiente a Caserta, sulla base di un’ampia documentazione, quando lui aveva deciso di riaprire la discarica.
A che gioco gioca il sottosegretario? Si direbbe che stia sfruttando il degrado della vita pubblica e della classe politica in Italia per consolidare la propria posizione di massimo burocrate. In pratica per non dare conto a nessuno di ciò che fa. Il governo che gli ha assegnato l’incarico per il grave problema dei rifiuti segue, paradossalmente, le sue istruzioni, permettendogli di decidere leggi e decreti. Questo, in aggiunta al modo in cui Bertolaso manipola i media con le sue dichiarazioni, sta diventando una minaccia non solo per le questioni ambientali ma per l’insieme della democrazia in Italia.
Bertolaso si sente evidentemente superiore alla maggioranza dei cittadini, si sente superiore alla maggior parte dei politici, per non parlare della magistratura, della quale, con le disposizioni di legge che ha dettato, ha provveduto a neutralizzare molti specifici poteri in materia di rifiuti e di ambiente. Ma nessuna fase temporanea di emergenza dovrebbe rendere ammissibile un simile potere di stravolgimento permanente delle istituzioni e delle leggi, oltre che dell’ambiente. E chi e in base a che deciderà quanto devono durare questa emergenza e questo potere? E’ stata annunciata per l’ennesima volta la conclusione del commissariamento, tra pochi mesi, ma fin qui lo sviluppo degli eventi può suscitare molti dubbi su un’effettiva conclusione. E, in ogni caso, chi rimedierà ai disastri che ancora si stanno combinando? Anche chi è convinto che il sottosegretario Bertolaso stia agendo per il meglio farebbe bene a chiedersi: “E se stesse sbagliando? Chi sarebbe più in grado di fermarlo e di rimediare ai suoi errori?”.

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