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___________________ COORDINAMENTO COMITATI PER L'AMBIENTE DI CASERTA, SAN NICOLA LA STRADA, MADDALONI, SAN MARCO EVANGELISTADA VARIE PARTI CI ARRIVANO NOTIZIE DI CITTADINI CHE STANNO SPONTANEAMENTE ORGANIZZANDO ALTRI COMITATI. PER PRENDERE CONTATTO CON IL COORDINAMENTO SI PUO' LASCIARE UN MESSAGGIO IN AMBIENTIMAIL ^ O SI POSSONO CHIAMARE I NUMERI INDICATI SU MANIFESTI E VOLANTINI
NEL TG3 DELLE 19 È ANDATO IN ONDA UN SERVIZIO SU LO UTTARO, CASERTA. Per la prima volta nell’edizione nazionale di un TG RAI è stato un po’ chiarito il caso assurdo di una micidiale discarica spacciata da Bertolaso I e da qualche suo successore come “a basso impatto ambientale”. Il filmato è stato breve ma preciso, con Pasquale Costagliola che ha spiegato incisivamente la terribile situazione in cui i danni per l’ambiente continueranno a crescere, anche a discarica chiusa, se non si procederà presto a una bonifica. Chi vuole capire chi è Guido Bertolaso, e quanto si può credere alle sue dichiarazioni e alle sue promesse, venga a dare un’occhiata a Lo Uttaro e ne esplori un po’ la storia attraverso questo blog ^ . Purtroppo nel TG non è bastato il tempo per far capire che lì acccanto la legge Bertolaso-Berlusconi ha previsto, nella cava Mastroianni, un’altra discarica. Che a quanto stiamo accertando avrebbe effetti molto più disastrosi de Lo Uttaro, non solo per Caserta ma per buona parte della regione.
Nelle prove generali per la parata da circo che il prossimo 26 marzo dovrebbe inaugurare l’inceneritore di Acerra – autorità con la frusta e pecore ammaestrate pronte a battere le zampe, a scribacchiare sui taccuini, a inalare festosamente vecchia diossina e nuove nanopolveri – la fanfara stona qualche nota. Da Cernobbio Berlusconi mugugna perché «mancano ancora autorizzazioni» e c’è chi avrebbe «paura dei magistrati». Qualcuno obietta: “Se tutto è fatto secondo regole, perché aver paura di future indagini?”. La storia in un articolo di Conchita Sannino su la Repubblica Napoli, che si può leggere anche cliccando il link qui sotto. Non si capisce bene perché la faccenda sia relegata nell’edizione locale del quotidiano, visto che la questione rifiuti campani per i suoi aspetti di cronaca e per i retroscena politici ha meritato gli onori di prime pagine e di copertine anche sulla stampa internazionale. Per ora meglio di niente.
Intanto il giornale on line ilmediano.it ( www.ilmediano.it )
segnala un video sui lavori in corso ad Acerra con la seguente nota:
ACERRA. IL VIDEO DEI PRIMI RIFIUTI NEL TERMOVALORIZZATORE
Il video che vi presentiamo è la testimonianza del “battesimo” del termovalorizzatore di Acerra.
Persone serie e attendibili ci hanno inviato il video che vedete di seguito. Rappresenta il primo carico di immondizia -“secco e non umido” come si sente dall’audio del video- che riceve il termovalorizzatore di Acerra.
L’inaugurazione dovrebbe avvenire il 26 marzo prossimo. Probabilmente, questo “carico” rappresenta il combustibile per le prove di collaudo che già si starebbero effettuando, evidentemente necessarie per verificare l’impianto, in attesa dell’accensione ufficiale e simbolica alla presenza del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Chissà.
Fatto sta che il video, dopo una prima pubblicazione, era stato tolto dopo appena dieci ore. Da oggi, è di nuovo presente in Rete, con le necessarie precauzioni per tutelare le persone che commentano i fatti mentre filmano. Si apre un’altra epoca. Quella vecchia, aspetta ancora la bonifica dei territori.
“La militarizzazione si è già vista per la discarica di Chiaiano e per l’inceneritore di Acerra, e il nucleare non può essere gestito altrimenti”. Il ritorno dell’Italia all’atomo è irrealistico, i reattori Epr sono una scelta sconsiderata, il nucleare non serve al nostro sistema energetico e non sopravviverebbe in un sistema liberalizzato. Un’intervista al professor Angelo Baracca, docente di fisica all’Università di Firenze, autore del libro “L’Italia torna al nucleare. I costi, i rischi, le bugie” (Jaca Books, 2008).