NUOVA ORDINANZA PER I RIFIUTI
AD ACERRA ARRIVERÀ DI TUTTO
Dispiegando ogni potenza dei mezzi di comunicazione Berlusconi e Bertolaso ci hanno detto che per l’attività dell’inceneritore di Acerra la salute dei cittadini verrà tutelata con il rispetto di tutte le norme. Quali norme? Chi ha visto il video clandestino delle prove diffuso via You Tube ^ ha avuto ulteriori seri dubbi. Ciò che finisce dentro il bruciatore sembra monnezza mista un po’ frullata e frollata, nella migliore delle ipotesi ciò che col nome di “tritovagliato”, anche confezionato in “ecoballe”, è uscito per anni dagli impianti che avrebbero dovuto produrre CDR. Nel frullato può esserci di tutto. Altro che monitoraggio e sicurezza. Qui si procederà a tentoni in uno sgangherato esperimento che potrebbe avere come effetto un vertiginoso aumento dei veleni emessi nell’ambiente. Oltre ogni possibile previsione, giacché non esistono impianti di dimensioni così grandi gestiti con simili criteri, o, per capirci meglio, con una simile assenza di criteri. Perché non è vero – come pure ha tentato di sostenere qualche ciarlatano – che qualunque cosa si brucerà gli effetti saranno uguali. Non è vero per quello che andrà nell’aria e non è vero per le tossiche ceneri residue (peso circa un terzo del materiale originario) che poi si dovranno comunque seppellire in discarica chissà dove.
Però, in definitiva, che saranno rispettate le norme, almeno quelle dell’Italia berlusconiana, forse è vero. A tempo a tempo. Secondo uno stile che si sta sempre più consolidando nella gestione governativa dell’emergenza rifiuti (e non solo), pensato l’inganno è bastato inventare norme che lo rendessero praticabile senza rischi giudiziari. Non si sa mai, a qualche carabiniere o a qualche magistrato potrebbe venire il capriccio di andare a curiosare in quel che avviene nell’inceneritore, per fare rispettare la legge e difendere la nostra salute. E agli eventuali richiami europei il premier potrà sempre provare a replicare raccontando qualche barzelletta. Tanto le possibili sanzioni sono multe che pagherebbero i cittadini.
Sulla Gazzetta Ufficiale n.70 del 25-3-2009 è apparsa una nuova Ordinanza governativa, la n. 3748, in cui si legge tra l’altro: “Si provvede al conferimento (dei rifiuti) , per l’esecuzione delle operazioni autorizzate, presso il predetto termovalorizzatore, dei rifiuti imballati e non imballati, provenienti dagli impianti di selezione e trattamento di cui all’art. 6, comma 1, del decreto-legge 23 maggio 2008, n. 90, ed ovunque stoccati, e prescindendo dalla qualifica di destinazione gia’ attribuita ai rifiuti stessi, prodotti dalla data di risoluzione dei contratti con le societa’ ex affidatarie del servizio di gestione dei rifiuti in Campania disposta dall’art. 1, comma 1, del decreto-legge 30 novembre 2005, n. 245″.
E più avanti: “Il conferimento dei rifiuti di cui al comma 1 del presente articolo, e’ eseguito, in termini di stretta funzionalita’ rispetto all’esercizio dell’impianto di termovalorizzazione di Acerra ed in osservanza delle prescrizioni di cui all’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3745/2009, previo compimento di attivita’ di caratterizzazione, da eseguirsi anche in sito a cura della competente Agenzia regionale protezione ambiente della Campania, limitatamente ai rifiuti prodotti, imballati e non imballati, dalla data di risoluzione dei contratti con le societa’ ex affidatarie del servizio di gestione dei rifiuti in Campania disposta dall’art. 1, comma 1, del decreto-legge 30 novembre 2005, n. 245, e fino alla data di entrata in vigore del decreto-legge 23 maggio 2008, n. 90″.
Si potrebbe sottilizzare su qualche ambiguità linguistica forse intenzionale. Che significa, per esempio, che la caratterizzazione può eseguirsi “in sito”? In quale sito? Quello originario di stoccaggio o quello finale dell’inceneritore? Il materiale inadatto e pericoloso sarebbe molto meglio se non ci entrasse proprio nell’area dell’inceneritore. Ma chi volete che sia tanto pignolo, visto l’andazzo?
qui il testo completo dell’Ordinanza n. 3748/2009 ^