AMBIENTI

Blog di Resistenza Ambientale

Archive for 28 marzo 2009

EROI DELLE ECOBALLE? I MAGISTRATI PROTESTANO

Posted by ambienti su marzo 28, 2009

 
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel suo discorso per l’inaugurazione dell’inceneritore di Acerra ha detto che gli uomini di Impregilo in Campania “sono stati veri eroi”, qualcuno ha cercato di ostacolarli ma “hanno tenuto duro”. Si riferiva alle persone della società che, oltre ad aver costruito l’inceneritore, esercitando in pratica, attraverso consociate, il monopolio dello smaltimento dei rifiuti in Campania, ha riempito la regione di ecoballe ed è attualmente sotto processo per frode. L’associazione nazionale magistrati ha protestato. Come racconta questo articolo su Repubblica.it

“Berlusconi ci ha delegittimati, più mezzi o si fa il gioco dei clan”

L´Associazione nazionale magistrati attacca il premier dopo la stoccata sul caso Impregilo. Morello: “Volevamo solo far rispettare la legge”
di Roberto Fucillo

«Spiace davvero, desta vivo sconcerto il fatto che ad ogni occasione si tenti di delegittimare il nostro operato». I magistrati non gradiscono. Accusati da Berlusconi e Bertolaso di aver messo solo bastoni fra le ruote, replicano per bocca di Tullio Morello, presidente della giunta napoletana dell´Anm. «Ci sono procedimenti ancora in corso, e stupisce che anche questi, come la nostra immagine, vengano delegittimati. Non è in discussione il termovalorizzatore. Come cittadini siamo contenti che i problemi vengano risolti, ma non spetta a noi, né a nessun altro, stabilire chi è un eroe. Ci penserà la storia, semmai». Insomma Berlusconi è andato oltre il limite nel definire eroi quelli della Impregilo, che resta comunque nel registro di un procedimento in corso.

leggi tutto l’articolo su la Repubblica Napoli on line ^

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CIBO E DIOSSINA, LA CAMPANIA È UN DOLCE PAESE

Posted by ambienti su marzo 28, 2009


LA DIOSSINA GIÀ INTOSSICAVA ACERRA
CI MANCAVA SOLO L’INCENERITORE
ALMENO NON FATECELA MANGIARE!

di Giampiero Angeli *

* L’autore, colonnello dell’esercito, abita a  Calstelvolturno, in provincia di Caserta, ed è ormai un esperto di inquinamento ambientale in Campania. Collabora regolarmente con il gruppo delle Assise della città di Napoli e del Mezzogiorno che si occupa di veleni nell’ambiente e di rifiuti. L’interesse per la questione è nato nel colonnello Angeli qualche anno fa, leggendo che in Campania continuamente venivano sequestrate aziende agricole per la presenza di diossina nei latticini, nei foraggi, negli animali da allevamento. Da militare Angeli sapeva degli effetti devastanti della diossina, che viene in genere diffusa da impianti industriali ma è stata anche usata come arma da guerra, per esempio dagli americani che in Vietnam sparsero milioni di litri di “agente Orange”, defoliante alla diossina che doveva servire a stanare i guerriglieri nascosti nelle foreste ed ebbe effetti micidiali non solo sulla popolazione “nemica” ma sugli stessi soldati americani. Il colonnello decise di sottoporsi a un’analisi per stabilire il dosaggio di diossina nel proprio sangue. Il laboratorio stabilì che, pur non essendo Angeli soggetto a un’intossicazione acuta, la quantità di diossina nel suo corpo era più che doppia rispetto a quanto viene ritenuto normale negli Stati Uniti, dalla USA Agency for Toxic Subtances and Disease Registry, in zone molto più industrializzate della Campania.

La Campania è un dolce paese in cui l’impossibile diventa possibile, anzi probabile ….
Sanno ormai anche i sassi che nelle province di Napoli e Caserta prima la camorra poi le pubbliche amministrazioni hanno sversato di tutto: dai rifiuti tossici a quelli industriali, dai rifiuti solidi urbani ai rifiuti solidi urbani che, dopo l’intervento delle organizzazioni criminali, sono diventati rifiuti tossici urbani.
I “Regi Lagni”, antico canale di drenaggio che attraversa mezza Campania, da decenni in massima categoria di rischio ambientale, sversa direttamente in mare milioni di colibatteri fecali ed inquinanti di ogni genere perchè questo canale viene utilizzato dalla camorra per lo smaltimento di sostanze tossiche e dalle pubbliche amministrazioni per liberarsi dei liquami fognari non trattati e del percolato, proveniente dalle discariche e dai depositi di “ecoballe” .
La foce dei “Regi Lagni” impesta, da Cuma a Mondragone, la costa che, da decenni, non è balneabile. E da decenni gli arenili vengono ugualmente assegnati a vari concessionari che strappati i divieti di balneazione, utilizzano le spiagge per la balneazione.
Ad Acerra, unico comune della nostra regione dichiarato in emergenza ambientale per la presenza di diossina dal governo Prodi , è stato inaugurato uno straordinario inceneritore. Gli inceneritori sono di varie tipologie a seconda dei materiali che devono bruciare; l’inceneritore di Acerra, invece, può bruciare tutto, non in funzione di particolari specifiche tecniche ma in base ad un dettato legislativo.
Le nostre campagne, fertilizzate con tutte queste schifezze ed irrigate con acqua inquinata variamente dalle stesse schifezze, portano sulle nostre tavole altre schifezze che lentamente ci avvelenano.
La parte meridionale della provincia di Caserta e la nord-orientale di quella di Napoli presentano eccessi di mortalità per tumore e malformazioni neonatali. Studi epidemiologici sull’argomento hanno “scoperto” che queste aree coincidono con quelle maggiormente colpite dall’ecomafia, ma sono giunti a conclusioni contraddittorie e quindi praticamente inutili.
Atti giudiziari hanno dimostrato la presenza di migliaia di sostanze velenose nel nostro territorio, ma niente è stato fatto dal punto di vista tossicologico: non si conoscono i valori tossici per l’uomo di ogni singola sostanza, figuriamoci per le loro associazioni.
Questo disastro ambientale, riconosciuto già dal decreto Ronchi nel 1997,è stato inquadrato, ai fini della bonifica, in sei grandi aree definite”siti contaminati di interesse nazionale”. Dopo più di dieci anni e il solito impiego spropositato di fondi pubblici, siamo ancora al censimento ed alla caratterizzazione dei luoghi. Dove si è potuto effettuare qualche sporadica bonifica, si è immediatamente riprodotta la situazione precedente a causa della mancanza di controllo del territorio.
Quando ero giovane, tanti anni fa, la frase proverbiale sul volere “la moglie ubriaca e la botte piena”, veniva usata per indicare una cosa chiaramente impossibile. Nei tristi giorni che stiamo vivendo, bisogna riconoscere ai governi di destra e di sinistra che si sono succeduti a livello nazionale e locale, di essere riusciti in questa improbabile impresa. Il segreto di tale successo consiste nel più assoluto disprezzo della vita umana, in quanto priva di valore economico.
Mi auguro che questa mia invettiva contro il mal governo possa colpire qualche coscienza eccellente: se si vuole trasformare la Campania in un polo di trattamento industriale dei rifiuti e se non si riesce ad avere il controllo del territorio, almeno si impedisca la coltivazione e l’allevamento nelle aree a maggior rischio.
Lo spaventoso deficit della sanità regionale dovrebbe dimostrare che la politica della “moglie ubriaca e della botte piena”, alle lunghe, non paga!

Inquinamento di Campania, di Giampiero Angeli
scaricabile, in formato presentazione ppt ^

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L’INCENERITORE? ALTRO CHE AVANGUARDIA

Posted by ambienti su marzo 28, 2009

Tommaso Sodano, esponente di Rifondazione Comunista, è nato 50 anni fa a Pomigliano d’Arco, cittàdina in provincia di Napoli vicinissima ad Acerra. Sodano è laureato in Scienze Agrarie e nel corso del suo lungo impegno politico ha sempre dedicato molte energie ai problemi dell’ambiente. Dal 2001 fino alla passata legislatura è stato senatore. È particolarmente importante il lavoro che ha svolto nella Commissione di inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata e in quella sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse, dove è riuscito a portare alla luce le gravi responsabilità nella gestione dell’intero ciclo dei rifiuti in Campania. Il nome di Sodano è associato alla storia del movimento di dissenso sull’inceneritore di Acerra inaugurato giovedì 26 marzo scorso. Sodano sa bene che cos’è l’inceneritore perché ha potuto esaminare tutta la documentazione e, grazie ai suoi studi, è stato in grado di valutare scientificamente i prevedibili effetti dell’impianto sul territorio. E’ stato presente anche alla manifestazione di giovedì ad Acerra contro l’inaugurazione, a titolo personale, visto che nessun partito ha ritenuto di partecipare alla protesta.
Sodano ha espresso il suo punto di vista sull’avvio dell’inceneritore di Acerra e sulla situazione rifiuti in Campania in un’intervista di ieri all’agenzia di stampa ilvelino.it ^.

Le proteste non sono servite?
Innanzitutto le proteste degli anni scorsi portarono a 27 adeguamenti dell’impianto facendo sì che si riducesse l’impatto ambientale. Ora sono preoccupato per un’altra cosa …
Cosa?
Che c’è stata un’inaugurazione violando la legge.
Quale legge scusi?
In quell’impianto si poteva bruciare cdr di qualità invece adesso si brucia anche il tal quale. Erano previste 27 prescrizioni alle quali ottemperare ma con l’ultimo decreto, gli inceneritori sono equiparati a zone militari e quindi non possiamo controllare.
In primis Bertolaso ha garantito che la struttura è all’avanguardia.
Quella struttura era di avanguardia anche nel 2004 poi si scoprì che così non era. Il gioco dell’avanguardia lo sentiamo da anni.
Ammetterà però che i rifiuti non sono più per le strade di Napoli?
Diciamo non come un anno fa. Ma se volete vi porto in giro per la provincia di Napoli e poi parliamo … quella di Berlusconi è stata un’operazione mediatica, forse tra qualche anno scopriremo la verità su quella drammatica emergenza.
Con le discariche individuate, il meccanismo di raccolta funziona però.
Le discariche di oggi erano state individuate già dal governo Prodi che per le mille contraddizioni che aveva al suo interno non è riuscito a risolvere il problema.
Insomma secondo lei la situazione è solo nascosta e non risolta?
Intendiamoci, non sono così sciocco da vedere che non ci sono miglioramenti ma distinguiamo l’emergenza vista come rifiuti per strada da quella strutturale.
È stato messo in moto il circolo dello smaltimento?
No perché manca la raccolta differenziata inadeguata a Napoli: superiamo di poco il 10 per cento. In alcuni quartieri va meglio in altri peggio.
Stringerebbe la mano a Berlusconi per aver avviato il termovalorizzatore in pochi mesi?
Ma ci mancherebbe altro. La struttura non andava realizzata in quel posto. Su quel territorio l’inquinamento è a livelli pazzeschi grazie anche all’ex Montefibre. Adesso mi domando: perché non si parla più di ecoballe?
Perché?
Semplice, è la stessa monnezza del periodo di emergenza, solo che non se ne parla più e si brucia come tal quale. Ecco. Secondo loro il problema così è risolto.

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