Un altro intoccabile si aggira per l’Italia. Ora in Campania, poi in Sardegna, un intermezzo a Roma, una gita in Abruzzo. No, non è quello che racconta barzellette. Questo che diciamo non cerca mai facili consensi, anzi si può considerare uno specialista nello scatenare dissensi. Tanto lui passa indenne attraverso ogni governo – come gli piace ricordare – e non ha da combattere con avversari e alleati politici o con una moglie scontenta.
Tra i cittadini arriva quasi sempre insieme alle disgrazie: il suo compito dovrebbe essere trovare rimedi. Ma quanti ne ha trovati davvero finora? Difficile stabilirlo: il suo operato è insindacabile, all’occasione segreto di stato e segreto militare. Quando non diventa un segreto di Pulcinella ^.
Una volta si è dimesso clamorosamente, però solo parzialmente: limitatamente a un incarico che con ogni evidenza non era in grado di gestire e che era diventato per lui una patata bollente.
In genere chi si dimette clamorosamente da incarichi di alta responsabilità torna a casa, almeno per un po’, a meditare sui propri errori o sull’ingratitudine umana. Lui no, neanche un giorno. Comodo. Ha mantenuto intatto il suo impero che dovrebbe proteggerci e che protegge certamente e soprattutto lui e la sua corte. Alla prima occasione, quando ha ottenuto di poter agire oltre ogni rischio di critica, oltre le leggi che lo avevano infastidito, si è ripreso l’incarico in cui aveva dato pessima prova, per giunta potenziato.
Decide su questioni gravi, che spesso riguardano la salute e la vita dei cittadini. In pratica ha potere di vita e di morte sulla popolazione. Dovrebbe essere un motivo in più per sottoporre a regolari e pubblici esami il suo operato, ascoltando anche i cittadini interessati. Ma lui ha chiesto e ottenuto la rassicurazione di prove d’esame stabilite da lui stesso. E’ riuscito a farsi scrivere leggi su misura, piene di “deroghe” alle norme che tutelavano l’ambiente e la salute pubblica. Quasi una patente di infallibilità e di impunità. Un po’ in ritardo rispetto ai suoi desideri. Ma a quel che è stato si può rimediare con gli stralci.
L’agiografia incoraggiata dai suoi fedeli lo rappresenta come un eroe o un santo. O forse è quasi un papa, come ha azzardato un personaggio autorevole ^.
Con lui si ripropone una questione che per una moderna democrazia dovrebbe essere centrale, uno dei nodi in cui si decide se ci sarà o no ancora una democrazia. La magistratura è al servizio delle leggi e dei cittadini o è al servizio dei governanti di turno, sottosegretari compresi?
PRIMA DELL’EMERGENZA RIFIUTI
Un breve profilo di Guido Bertolaso datato 13 gennaio 2005 ^