Il sottosegretario Guido Bertolaso oggi è scomparso. In contrasto con il suo solito presenzialismo, stamattina non si è presentato all’appuntamento con i sindaci campani a Napoli per discutere del decreto-legge 195 ^ da lui fortemente ispirato. A ricevere i sindaci a palazzo Salerno c’erano il generale Mario Morelli e i consulenti giuridici del Commissariato ai rifiuti che, secondo il decreto-legge, dovrebbe passare le consegne a Regione e Province per la gestione post-emergenza.
I sindaci hanno sottolineato le incongruenze evidenti del decreto e i problemi gravi che il tentativo di applicarne le norme potrà creare. Ne riparleranno riuniti tutti in assemblea al Maschio Angioino di Napoli lunedì prossimo 11 gennaio.
La riunione di con i sindaci stamattina era stata indetta anche per sondare gli umori e diffondere inviti alla calma. In quanto a questo è stata un fiasco. I sindaci sono più che mai bellicosi. E i prevedibili effetti sui cittadini di questa “fine dell’emergenza” sono – come abbiamo spiegato altrove ^ – molto preoccupanti.
Affiora un problema politico serio. Si può permettere questo governo di fare un clamoroso flop sulla fine dell’emergenza rifiuti mettendosi contemporaneamente contro gli amministratori locali – di ogni colore politico – e tutti i cittadini potenziali elettori?
Dopo le prime reazioni al decreto-legge 195 , in alcuni rappresentanti della maggioranza governativa – edotti sulla questione da amministratori locali della loro parte politica – stanno finalmente diventando consistenti i dubbi sulla competenza di Bertolaso. Qualcuno ha cominciato a chiedersi: «Ma i consulenti giuridici non si potevano consultare prima di avviare questo casino?». Ciò spiega probabilmente l’assenza di stamattina.
Archive for 8 gennaio 2010
IL SOTTOSEGRETARIO INVISIBILE
Posted by ambienti su gennaio 8, 2010
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UN DECRETO O UNA BARZELLETTA?
Posted by ambienti su gennaio 8, 2010
L’IMMEDIATA GESTIONE PROVINCIALE DEI RIFIUTI
E I SUOI EFFETTI SULLE TASCHE DEI CITTADINI.
DAL COMER DI CASERTA ECCO UN COMMENTO
ALLE STRANE TROVATE DEL DECRETO-LEGGE 195.
CI SAREBBE DA RIDERE SE LE NUOVE NORME
NON MINACCIASSERO ALTRI GUAI IN CAMPANIA.
Il commento evidenzia gli aspetti più incongrui e allarmanti del recente decreto-legge, in particolare riguardo alla gestione della Tarsu. L’autore è Francesco Silvestre del Comitato Emergenza Rifiuti di Caserta.
Nel decreto legge 195 del 30 dicembre 2009 ^, pubblicato nello stesso giorno sulla Gazzetta Ufficiale, si sancisce la “fine” dell’emergenza ed il ritorno alla gestione ordinaria da parte delle articolazioni territoriali del servizio di gestione integrata del ciclo dei rifiuti. Non si vuole qui entrare nel merito dell’origine della crisi dei rifiuti, e dell’attuale situazione insoddisfacente nella Regione Campania, che, al di là di poche realtà virtuose, è ancora agli ultimi posti in Italia nelle percentuali di raccolta differenziata. Ma appare evidente che nessuno può veramente credere alla decretata fine dell’emergenza, che probabilmente nasconde, e neanche tanto bene, lo scopo di santificare la coppia Berlusconi-Bertolaso come le “divinità” in grado di superare i ritardi e le colpe degli amministratori locali, che pure ne hanno avute parecchie. Va ricordato che tutte le responsabilità sono ben condivise con la struttura commissariale, che in sedici anni non è stata in grado di dare una svolta all’intero sistema della produzione e dello smaltimento dei rifiuti, e con la legislazione nazionale, che ha dato contributi per incenerire i rifiuti senza badare alla necessità di diminuire la produzione dei rifiuti stessi.
Il decreto 195 prevede importanti novità per la gestione dei rifiuti e probabilmente per le tasche dei cittadini. Infatti con l’affidamento alle Province, o meglio ai presidenti delle Province, di ogni funzione e compito del servizio di gestione integrata dei rifiuti (art. 11 comma 1) viene rivoluzionato l’intero sistema delle autonomie locali, viene eliminata la capacità impositiva dei Comuni e vengono abrogati i poteri ordinatori dei sindaci in materia. Tutto quello che prima era attribuito ai sindaci, alle giunte comunali ed ai consigli comunali di tutte le province della Campania ora viene affidato direttamente nelle mani del presidente della Provincia. Come altre bizzarrie della recente legiferazione sui rifiuti campani, anche questo spostamento di poteri è effetto di una “deroga” alla legislazione vigente, in questo caso agli articoli 42,48 e 50 del T.U. 267/2000, che affidavano agli organi del Comune il potere di intervenire sia per la gestione ordinaria del servizio sia per eventi straordinari verificatisi nel proprio territorio.
Ciò significa, tanto per fare un esempio, che se si verifica un’emergenza o una anomalia nel servizio di igiene non interviene più il sindaco ma deve intervenire il presidente della Provincia, con tutte le conseguenze del caso, a cominciare da un prevedibile allungamento dei tempi di intervento. Fra le altre novità è prescritta la creazione delle “società provinciali” per il servizio rifiuti. Tali società, potrebbero anche essere a totale partecipazione pubblica, in base alla legge regionale n. 4/2007 come modificata dalla legge regionale 4/2008. Ciò a dispetto della conclamata privatizzazione dei servizi pubblici che all’art. 15 del D.L. 135/09 prevede invece l’impossibilità della gestione del servizio idrico e dei rifiuti da parte di soggetti totalmente pubblici, anzi prevede un limite di partecipazione del “pubblico” nelle società gestionali. Dunque una prima essenziale contraddizione emergerà dall’obbligo di rispettare la legge regionale, competente in materia, e di contemperarla con la legge nazionale, in contrasto con la legge regionale. Ci sarebbe da ridere se tutto questo non minacciasse di complicare ulteriormente la soluzione del problema rifiuti. Leggi il seguito di questo post »
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RIFIUTI A MEZZOGIORNO
Posted by ambienti su gennaio 8, 2010
OGGI I SINDACI CAMPANI INCONTRANO BERTOLASO
I sindaci campani minacciano una rivolta contro il decreto-legge 195 sulla fine dell’emergenza rifiuti. Il sottosegretario Bertolaso li convoca per discuterne: l’incontro è previsto per oggi, venerdì 8 gennaio, alle 12 a Napoli, a Palazzo Salerno in piazza Plebiscito. A Bertolaso sarà sottoposto un documento articolato in 3 punti principali: le competenze per la Tarsu (imposta sui rifiuti solidi urbani), che il ora il decreto assegna alle province, la costituzione delle società provinciali, la questione dei debiti contratti dai Comuni.
Al prossimo post Ambienti propone un commento al decreto-legge.
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