COMER: PER LO UTTARO GARANTIRE LA BONIFICA
Posted by ambienti su giugno 7, 2010
Il Comer, Comitato Emergenza Rifiuti di Caserta, ha chiesto ufficialmente a Regione e Comune che i tecnici del Comitato dei garanti della discarica Lo Uttaro, nominati a suo tempo a tutela dei diritti dei cittadini, su sollecitazione delle associazioni casertane per l’ambiente, possano assistere alle previste operazioni di messa in sicurezza e di bonifica della discarica. La richiesta è in una lettera inviata all’assessore all’Ambiente della Regione Campania Giovanni Romano e al sindaco di Caserta Nicodemo Petteruti.
IL TESTO DELLA LETTERA
ComER -Comitato Emergenza Rifiuti
All’Assessore all’Ambiente della Regione Campania
Giovanni Romano
Via Santa Lucia, 81
80132 Napoli
Al Sindaco di Caserta
Ing. Nicodemo Petteruti
Casa Comunale
Piazza Vanvitelli, 1
81100 Caserta
Oggetto: Bonifica dell’area Lo Uttaro – Richiesta di partecipazione alle operazioni da parte dei tecnici del Comitato dei garanti (Ordinanza Commissariale n. 142 del 11/05/2007)
Signor Assessore,
Signor Sindaco,
con la firma del Protocollo d’Intesa tra la Regione Campania e il Comune di Caserta del 26 marzo 2010 è stato annunciato l’avvio, così come dichiarato in quell’occasione da Lei, Signor Sindaco, della “fase esecutiva” della bonifica dell’area, mettendo a disposizione a tal fine uno stanziamento di 30 milioni di Euro.
Non è la prima volta che si parla di bonifica dell’area di Lo Uttaro. Già nel 2005, infatti, la Regione Campania aveva inserito tale area nel piano regionale di bonifica come sito di interesse nazionale. Da allora nulla è cambiato. Anzi, nonostante la gravità della situazione esistente nell’area, con Protocollo d’Intesa dell’11 novembre del 2006 il Commissario Bertolaso, il Presidente della Provincia di Caserta De Franciscis e il Sindaco di Caserta, decisero di realizzare proprio lì una nuova discarica. Quella stessa discarica poi chiusa dalla magistratura per “disastro ambientale” dovuto ad “inquinamento irreversibile” appena 7 mesi dopo l’apertura. Quella stessa discarica che il Presidente della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti On. Barbieri aveva definito, nel corso di una puntata della trasmissione AnnoZero, un “bomba chimica”.
Da più di due anni ormai Lo Uttaro necessita innanzitutto di una messa in sicurezza d’urgenza che preveda l’aspirazione delle migliaia di tonnellate di percolato presente nell’invaso e ne impedisca l’ulteriore formazione e la sua dispersione nella falda sottostante. Allo stesso tempo è quantomai urgente rimuovere i rifiuti stoccati ormai da tempo nei siti di trasferenza e stoccaggio, anch’essi fonte di inquinamento per il territorio circostante.
Già nei primi mesi del 2007 avevamo lanciato l’allarme, anche sulla base di uno studio dell’Organizzazione mondiale della Sanità commissionato proprio dalla protezione civile, sui rischi per la salute delle popolazione che vive nei dintorni di Lo Utttaro. Solo qualche mese fa le nostre preoccupazioni venivano raccolte dall’allora Assessore all’Ambiente della Regione Campania Ing. Ganapini, che parlò di segnali allarmanti, provenienti dai medici di base, sull’insorgenza, soprattutto tra i bimbi, di leucemie e tumori che potrebbero avere come causa scatenante l’inquinamento delle falde acquifere del territorio, in particolare del quartiere Acquaviva di Caserta. Chiedemmo allora agli enti competenti (Ministero della Salute, Regione Campania e Aziende Sanitarie Locali) che si facessero carico una buona volta di impostare studi scientifici epidemiologici che ci mettano nelle condizioni di monitorare dal punto di vista sanitario la popolazione che vive in queste zone, con particolare riferimento alle malattie tumorali e alle malformazioni congenite per le quali è dimostrato un nesso di causalità con l’inquinamento del territorio.
E’ paradossale che nonostante tutte le denunzie e nonostante il sequestro preventivo della magistratura, proprio nello stesso sito il governo con il decreto legge 90/2008, poi legge 123/2008, avesse pianificato una nuova discarica (la famigerata “cava Mastroianni”), e che dopo tutte le incriminazioni e gli stessi annunci di bonifica, a nessuno sia venuto in mente di stralciare quella cava tra le discariche da aprire.
Ci auguriamo che stavolta si faccia effettivamente un primo passo nella direzione giusta. Tuttavia apprendiamo preoccupati da articoli di stampa dei giorni scorsi che, ancora una volta, la rimozione dei rifiuti stoccati nel sito di trasferenza e nel sito di stoccaggio è stata rinviata a data da destinarsi per presunti problemi tecnici. Ne è dato sapere che fine faranno questi rifiuti. E’ appena il caso di ricordare che la suddetta rimozione era già prevista dal ricordato protocollo d’Intesa del novembre 2006, che a tal proposito impegnava il Commissariato, a fronte dell’apertura del sito di della discarica, allo:
“…
f. smaltimento definitivo dei rifiuti solidi urbani posti in stoccaggio provvisorio nel sito di cui all’ordinanza commissariale 93/2006 in località “Lo Uttaro” dal Consorzio di bacino A.C.S.A. CE3 a partire dalla data di apertura del nuovo sito di discarica e non oltre sei mesi dalla stessa data; (NDR: entro il 24/10/2007)
g. rimozione dei rifiuti solidi urbani giacenti presso il sito di trasferenza gestito dal Consorzio di bacino A.C.S.A. CE3 in località “Lo Uttaro” e chiusura definitiva e messa in pristino del sito stesso a partire dalla data di apertura del nuovo sito di discarica e non oltre due mesi dalla stessa data; (NDR: entro il 24/06/2007);
h. affidamento, al Consorzio di bacino A.C.S.A. CE3, della delocalizzazione del sito di trasferenza di cui al punto precedente in altra area del territorio consortile, ad esclusione del territorio del comune di Caserta e dei comuni confinanti entro e non oltre quattro mesi dalla data di apertura del sito di cui al punto 1; (NDR: entro il 24/08/2007) garanzia al comune di Caserta di poter conferire nel detto sito di trasferenza in caso di indisponibilità dell’impianto di selezione di Santa Maria Capua Vetere;
…”
Inutile dire che nulla di tutto ciò è stato mai realizzato, se non l’apertura del sito di discarica che è andata ad aggravare il già serio stato di inquinamento dell’area di Lo Uttaro e il connesso rischio per la salute della popolazione.
Per questo motivo chiediamo all’Assessore Regionale all’Ambiente e al Sindaco di Caserta di consentire ai tecnici che indicammo nel 2007 alla struttura commissariale come componenti il Comitato dei Garanti della discarica Lo Uttaro (Dott. Nicola Santagata e Dott. Giuseppe Lembo) e nominati dall’allora Subcommissario Vicario all’Emergenza Rifiuti Marta de Gennaro, con ordinanza n. 142 del 11/05/2007 (allegata in calce), di poter assistere alla corretta esecuzione delle attività di caratterizzazione, di messa in sicurezza e di bonifica dell’intera area, partecipando, in qualità di garanti dei cittadini, a salvaguardia della salute pubblica, a tutte le attività relative alla annunciata bonifica dell’area e di poter accedere a tutta la relativa documentazione.
Caserta, 4/06/2010
Il Comitato emergenza Rifiuti
Paola said
A pensare, che mia Nonna e penso forse ancora di piu’ la mia Bisnonna mi raccontava di quando da bambini giocavano nelle cave di Tufo Lo Uttaro, meno male che sono morte da molti anni e non hanno visto lo scempio che e’ stato fatto.