RIFIUTI A CASERTA, LE MULTE CORRONO LA BONIFICA FRENA
Posted by ambienti su giugno 10, 2010
La delibera comunale per l’aumento delle sanzioni per violazioni nel campo dei rifiuti ^
La delibera comunale per l’avvio della caratterizzazzione a Lo Uttaro ^
A Caserta la letargica amministrazione del sindaco Nicodemo Petteruti, che ormai dedica la maggior parte delle proprie residue energie a interni espedienti di sopravvivenza, privi di ogni utilità per la soluzione dei problemi reali dei cittadini, fa la voce grossa sui rifiuti e con una delibera di ieri stabilisce che passa da 50 a 200 euro la multa minima per le violazioni alle norme di ordinanze e regolamenti in materia di rifiuti. Appaiono in particolare sotto tiro le trasgressioni per la raccolta differenziata.
Con altra delibera – sempre di ieri – l’amministrazione stabilisce l’avvio della caratterizzazione della bonifica in area Lo Uttaro. Sarebbe una cosa buona, finalmente, se tra premesse ed enunciazioni della delibera su Lo Uttaro non si capisse che i ritardi e gli attriti istituzionali per arrivare al disinnesco della “bomba ecologica” sono stati innumerevoli, che in pratica siamo ancora a zero, che ancora l’avvio riguarda solo una parte propedeutica alle necessarie operazioni di messa in sicurezza e di bonifica mediante svuotamento dei siti che contengono rifiuti e veleni. E che per il seguito non si sa bene quando e per quali vie arriveranno i promessi finanziamenti. Per la sua parte il governo se n’è lavate le mani con una nota del Dipartimento Protezione Civile inviata nello scorso aprile. Già cominciano a non tornare i conti con quanto previsto nel Protocollo d’Intesa sottoscritto nel marzo scorso da Regione Campania e Comune di Caserta ^ . Ma di questo discuteremo a parte più dettagliatamente.
Per ora occupiamoci delle multe salate nel campo dei rifiuti. Le più economiche e “conciliative” passano a 200 euro. Il motivo del provvedimento che accresce gli importi starebbe nel fatto che “nonostante le contravvenzioni elevate dal personale addetto al controllo, non si è registrata una riduzione delle violazioni, causa il minimo effetto dissuasivo dell’importo della sanzione amministrativa, oggi minima”. Così è scritto nella delibera. Dunque, secondo l’amministrazione, se qualcuno si comportava da fetente di fronte alla minaccia di dover pagare 50 euro, ora desisterà se il rischio sarà di dover pagare almeno 200 euro.
Si tratta evidentemente di un ragionamento sballato. Come sanno bene molti cittadini – e tra loro gli amministratori di condomìni – che hanno cercato di seguire con scrupolo i regolamenti per la differenziata e hanno dovuto subire sanzioni. Gli aumenti per le multe ora affrontano con metodo da rappresaglia un diffuso disagio della popolazione, probabilmente con la speranza di vantaggi per le casse comunali stremate dalla pessima amministrazione di Petteruti.
Con gli attuali sistemi di controllo e di contravvenzione è raro che a pagare le multe, per i rifiuti domestici, siano le persone che hanno effettivamente compiuto le violazioni. Di conseguenza chi comportandosi virtuosamente si è visto finora appioppare una multa da 50 euro potrà vedersene appioppare una da 200, senza poter fare niente per evitarlo. Ci riferiamo qui soprattutto ai contenitori piazzati davanti ai condomìni, sulla pubblica strada perché la società che effettua la raccolta si rifiuta (almeno nei numerosi casi di cui abbiamo direttamente notizia) di entrare in spazi privati per effettuare il travaso dei rifiuti, anche laddove sarebbe possibile. Ciò significa che per le anomalie passibili di sanzioni rilevate dentro o intorno ai contenitori posti sulla pubblica strada può essere responsabile non soltanto un singolo condòmino tra quelli che dovranno pagare per quota una multa più salata, ma anche un semplice passante “pirata” che ha magari la casa o la bottega in un comune limitrofo di Caserta. E sarebbe certo ridicolo pretendere dagli amministratori di condominio o dai residenti, gente che in genere la mattina deve andare a lavorare, che stiano a fare la guardia ai contenitori per tutta la notte.
Il provvedimento di aumento delle multe minime sarà scarsamente efficace e deriva da ignoranza o malafede. Allora dovremo rassegnarci a una differerenziata difettosa e perciò più costosa per la collettività? No, per niente. Ci vorrebbe una diversa e più articolata strategia di approccio al problema.
Per la gestione dei rifiuti urbani i cittadini possono grosso modo suddividersi in tre categorie: i “virtuosi”, che a Caserta sono già una maggioranza, gli “ignoranti” che sbagliano perché non hanno capito, i “pirati” che violano le norme per interesse economico (nei settori commercio e artigianato) e per strafottenza. Una strategia intelligente e articolata dovrebbe mirare a migliorare l’organizzazione del servizio di raccolta, senza chiedere ai cittadini l’impossibile, a informare e ad educare gli “ignoranti” (a Caserta il Comune ha fatto poco), a punire molto severamente, anche con le sanzioni penali, i “pirati” e gli strafottenti da individuare con controlli ragionati e diligenti.
Sparare genericamente nel “mucchio” multe più possenti servirà a provocare molto malcontento e poco o niente per migliorare il livello e la qualità della raccolta differenziata. E c’è il rischio – considerando anche gli annunciati aumenti provinciali Tarsu e le scarse informazioni fornite di norma ai cittadini sulla filiera di smaltimento dei rifiuti – che infine la raccolta differenziata venga percepita come un’ulteriore vessazione anziché come ciò che dovrebbe essere: un’occasione per migliorare lo stato dell’ambiente, delle nostre tasche e della civiltà.
gianni said
leggetevi questo articolowww.ilmattino.it/articolo.php?id=111124&sez=CAMPANIA