CI RISIAMO
Posted by ambienti su settembre 24, 2011
UN NUOVO STOCCAGGIO DI RIFIUTI A LO UTTARO?
IL NO DI COMITATI E ASSOCIAZIONE PER L’AMBIENTE
Di nuovo rifiuti a Lo Uttaro? In un “impianto di stoccaggio” destinato anche a rifiuti pericolosi? Dopo i tormenti e le preoccupazioni che l’area Lo Uttaro ha provocato a Caserta e dintorni, nel bel mezzo di una conurbazione che comprende circa 200 mila abitanti? Dopo le battaglie dei cittadini, dopo gli interventi della magistratura e le severe ammonizioni rivolte da una commissione parlamentare ad enti ed ad organi di controllo responsabili ^ ? Dopo le promesse e i progetti di bonifica? Dopo che si è dimostrato che i rifiuti lì annientano per giunta sviluppi importanti per la città come il costruendo Policlinico? Sembra incredibile. E invece c’è chi ci sta provando e c’è quasi riuscito. Contando sulla distrazione dei cittadini in vacanza e sulla compiacenza – o sulla connivenza – di enti pubblici e politici non ancora identificati.
Naturalmente si sa bene chi ha concesso autorizzazioni e assensi. Regione Campania, Provincia di Caserta, Comune di Caserta, ARPAC CE e ASL CE sono stati i soggetti coinvolti nella decisione. L’unico parere negativo agli atti lo ha dato il Comune di Caserta, che però ancora non sembra aver approntato concrete azioni amministrative e legali opportune per far pesare quel no (aggiornamento ^). C’è tutto nelle carte di seguito allegate. Ma le vie della burocrazia sono labirintiche. Al solito, quando i cittadini e i comitati per l’ambiente hanno cominciato a protestare, quelli che avevano spianato la strada al nuovo prevedibile disastro hanno avviato il gioco dello scaricabarile ^ attraverso i meandri delle procedure e delle competenze. Una farsa triste, altro brutto sintomo di un paese i cui i rappresentanti istituzionali hanno perso del tutto il senso del ridicolo, persino quando il ridicolo minaccia di trasformarsi in dramma. Purtroppo sempre a danno dei comuni cittadini. I quali in questo caso vorrebbero sapere con chiarezza, al di là dei cavilli, chi dovrebbe tutelare le loro condizioni di vita, o almeno di sopravvivenza, e la loro salute.
Chiamato a decidere su questioni rilevanti per la vivibilità e per la salute pubblica in un’area ormai nota come “bomba ecologica”, non dovrebbe qualunque rappresentante di ente pubblico o istituzione politica ingegnarsi subito a trovare nelle leggi gli strumenti per tutelare la collettività? Anziché nascondersi dietro le fumosità di competenze limitate e solo formali? Se non sono i politici che abbiamo eletti e i funzionari che paghiamo, chi dovrebbe concretamente occuparsi di non far diventare un incubo infinito questo martoriato territorio?
Mentre enti e istituzioni provano a mettersi d’accordo, o a proseguire nello scaricabarile, tornano in campo i comitati di cittadini e le associazioni per l’ambiente di Caserta. Che stamattina, per iniziativa del Com.E.R, Comitato Emergenza Rifiuti, hanno tenuto una conferenza stampa per esprimere pubblicamente le loro considerazioni e per annunciare nuove iniziative No Uttaro.
Di seguito il punto della situazione e il comunicato finale della conferenza stampa, in link i documenti essenziali diffusi nell’incontro
Com.E.R Comitato Emergenza Rifiuti , Legambiente Caserta, Pax Cristi, WWF Caserta, Italia Nostra Caserta , Lipu Caserta, Coordinamento acqua Bene Comune – Caserta , Laboratorio Millepiani
Le associazioni ambientaliste casertane attraverso questa conferenza stampa vogliono
chiarire lo stato dell’arte sul nuovo sito di stoccaggio previsto a Lo Uttaro dal Decreto
Dirigenziale n. 193 del 11/08/2011 (pubbl. sul B.U.R.C. n. 54 del 16 Agosto 2011), ed i motivi
della nostra netta contrarietà alla realizzazione di questa industria insalubre.
La “conferenza dei servizi” indetta per il 21 luglio 2011 ha espresso parere favorevole alla
realizzazione di un impianto per lo stoccaggio di rifiuti pericolosi ed il trattamento di quelli non
pericolosi, con autorizzazione alle operazioni di R12 , R13, R3, R4, R1 nello specifico trattasi di
rifiuti speciali e pericolosi destinati all’ incenerimento per recupero energetico.
I pareri espressi dagli enti Istituzionali presenti in conferenza dei servizi sono stati:
La Provincia di Caserta, sulla scorta della documentazione depositata dalla ditta, “esprime parere
favorevole di competenza”.
Il comune di Caserta esprime parere negativo motivato dalla mancanza del “decreto di
classificazione di industria insalubre”, documento non presentato dalla ditta richiedente la
realizzazione del sito.
L’ARPA.C esprime parere favorevole a condizione “che la ditta fornisca copia dell’atto
autorizzativo del Termovalorizzatore legittimato al trattamento di R1 delle tipologie di rifiuto con
codice CER 150202, 180108, 180205 e 191206, ( Rifiuti Speciali Pericolosi).
L’ASL CE1, esprime parere favorevole a condizione, “che vengano messe in atto tutte le misure
necessarie a prevenire possibili inquinamenti della sottostante falda acquifera, e per l’abbattimento
degli odori molesti”.
Riteniamo che:
• La conferenza dei Servizi non avrebbe potuto autorizzare la realizzazione di questo
impianto basato su pareri “favorevoli a condizione”.
• La conferenza dei Servizi non avrebbe potuto autorizzare la realizzazione di questo
impianto in assenza del “decreto di classificazione di industria insalubre”.
Riteniamo che se fosse stato prodotto il “decreto di classificazione di industria
insalubre” sarebbe poi risultata un industria insalubre di 1° classe, implicando
necessariamente la Valutazione di Impatto Ambientale che, ai sensi del DLGS
n°128\2010, richiede nell’iter procedurale la partecipazione delle associazioni
ambientaliste legalmente riconosciute e la partecipazione dei comuni limitrofi.
Tanto premesso, riteniamo illegittime le conclusioni della Conferenza dei Servizi.
Inoltre sottolineiamo che il luogo di realizzazione del su indicato impianto è in netto
contrasto con il piano di Bonifica previsto dalla Regione Campania, dalla Provincia e dal
Comune di Caserta per l’area di Lo Uttaro. (Delibera di Giunta regionale n°682 del 08-10-2010).
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Si è tenuta oggi la conferenza stampa presentata dalle associazioni ambientaliste casertane in
cui si è esposto lo stato dell’arte sul nuovo sito di stoccaggio previsto a Lo Uttaro dal Decreto
Dirigenziale n. 193 del 11/08/2011 (pubbl. sul B.U.R.C. n. 54 del 16 Agosto 2011), ed i motivi
della nostra netta contrarietà alla realizzazione di questa industria insalubre.
Presenti alla conferenza, la stampa locale e diversi esponenti e capigruppo dei partiti d’opposizione
del Comune di Caserta, ai quali è stata esposta e consegnata un’ampia documentazione.
Al termine le Associazioni ed i Comitati hanno chiesto:
• Alla Provincia ed al Comune di Caserta, viste le recenti dichiarazioni di contrarietà
alla realizzazione dell’impianto, di inoltrare formale e tempestiva richiesta di
Revoca del Decreto Dirigenziale n. 193 del 11/08/2011 (pubbl. sul B.U.R.C. n. 54
del 16 Agosto 2011).
• Al Comune di Caserta, la realizzazione delle previste bonifiche per l’area di Lo
Uttaro come previsto dal Protocollo d’Intesa tra Regione Campania e Comune di
Caserta sottoscritto in data 25/03/2010 e approvato con Delibera della Giunta
Regionale n. 682 del 08/10/2010.
Documenti allegati:
Verbale conferenza dei servizi pagina 1 ^ pagina 2^
Decreto Dirigenziale della Regione Campania n. 193 dell’11/08/2011
Lettera di Comitati e Associazioni all’Assessore Regionale all’ambiente ^
MdG said
Come per la Cava Mastropietro (Lo Uttaro), i lavori sono cominciati, ma i cittadini si sono stretti subito attorno al ComEr. Ringrazio tutti quelli che immediatamente ci hanno avvisato di ogni singolo articolo pubblicato e di ogni voce divulgata, vanno ringraziati anche coloro che hanno offerto sostegno morale, operativo, e materiale, quest’ultimo a supporto della spesa ingente che comporta il ricorso al TAR, somma necessaria che ancora non è raggiunta.
PS: Permettetemi di volgere un pensiero ad un appassionato combattente come il compianto Nicola Tiscione, sempre al nostro fianco.
ambarabà said
I rifiuti per il nuovo sito di stoccaggio da dove dovrebbero provenire? Mi sembra che non sia indicato in nessun punto del decreto autorizzativo e della documentazione. Mi sbaglio? Ed eventualmente l’assenza di indicazioni significherebbe che la Regione ha anche autorizzato l’import in Campania, a Caserta, di rifiuti pericolosi da altre regioni? Per esempio dalla cosiddetta “Padania”? E a proposito di import di rifiuti a Caserta, che ne è della Ricicla Molisana?
Minimoimpatto said
Attenzione, da qualche tempo sono sparite le macchine presenti nel piazzale della Ricicla Molisana, è evidente che qualcosa si muove. Qualcuno sa se stanno già riprendendo l’attività??
COMER (Comitato Emergenza Rifiuti - Caserta) said
In risposta alle domande di ambarabà
Nel sito di stoccaggio autorizzato in area Lo Uttaro con decreto dell’11 agosto scorso dalla Regione Campania, con l’assenso della Provincia di Caserta, di ARPAC e di ASL CE, dovrebbero essere trattati rifiuti speciali. Trattandosi di rifiuti speciali (sia pericolosi che non pericolosi) potranno, a norma di legge, provenire anche da fuori regione senza necessità di alcuna autorizzazione. A differenza di quello che accade per i rifiuti urbani per i quali esiste il vincolo al trattamento e smaltimento in regione (salvo intese tra le regioni) non esiste alcun vincolo geografico per i rifiuti speciali. Quindi, per rispondere alla domanda, possono provenire anche dalla cosidetta “Padania”.
Quanto alla Ricicla Molisana, l’impianto, collocato in area Lo Uttaro e autorizzato per il trattamento di materiali ferrosi, è stato sequestrato nel settembre del 2008 dai Carabinieri del NOE per “violazioni della normativa in materia di sicurezza del lavoro e dell’igiene”. Il sequestro non è stato poi confermato dalla magistratura e l’impresa ha continuato a lavorare. Soprattutto di notte e liberando nell’aria una fastidiosissima puzza. Sono seguiti alcuni esposti, uno anche del Comer.
Nel giugno del 2010 i Carabinieri, a seguito di un controllo sull’impianto, denunciarono l’amministratore unico della ditta per i reati di “inosservanza delle prescrizioni contenute o richiamate nelle autorizzazioni, delle ipotesi di carenza dei requisiti e delle condizioni richieste per le iscrizioni o comunicazioni e per la miscelazione di rifiuti di diversa tipologia”. Segno che nell’impianto non si rispettavano le prescizioni contenute nelle autorizzazioni, si trattavano probabilmente rifiuti non autorizzati e si miscelavano rifiuti di diversa tipologia senza autorizzazione. Da allora l’impianto è fermo, probabilmente perchè gli sono state revocate le autorizzazioni. Tuttavia ad ottobre del 2010 la società Ricicla Molisana srl ha presentato richiesta per l’avvio della procedura di verifica di assoggettabilità alla Valutazione d’impatto ambientale ^ . Ciò significa che hanno intenzione di riprendere l’attività. Da allora però non ci sono stati atti autorizzativi da parte della Regione, né sappiamo se l’impianto è stato assoggettato a valutazione d’impatto ambientale e qual’è stato l’esito.
Franco said
Abbiamo iniziato anche a caserta banchetti informativi e raccolta fondi per contrastare questa ulteriore scelta folle. Quello che più colpisce è l’interesse delle persone sull’argomento e l’incredulità quando sentono parlare di altri siti di rifiuti a Lo Uttaro. Continuiamo la mobilitazione. Chi vuole può seguire anche gli aggiornamenti sul gruppo di FacebooK: Sostenitori del ComER
marco said
Franco,
dove vi posizionate con il banchetto? vorrei recuperare un pò di materiale per volantinare anche nel mio condominio (siamo 44 famiglie).
Ciao
Marco
Franco said
X Marco: per il materiale e per i prossimi banchetti se vuoi puoi scrivere alla emai f.silvestre@tin.it, in modo che ti rispondo direttamente . Orientativamente penso sicuramente sabato prossimo in Via Acquaviva, per i dettagli ti rispondo sul tuo indirizzo di posta elettronica. Ciao Francesco
ComEr -Comitato Emergenza Rifiuti said
Per chi volesse collaborare alle Nostre iniziative, può anche presentarsi all’indirizzo comitato.emergenza.rifiuti@gmail.com vi contatteremo anche telefonicamente per l’organizzazione.
Grazie anticipate.
Massimo
ComEr