AMBIENTI

Blog di Resistenza Ambientale

Archive for luglio 2013

MA SAN NICOLA RICORRE A STRASBURGO

Posted by ambienti su luglio 12, 2013

Lo Uttaro, ricorso contro New Ecology

Attivata la Corte dei diritti dell’uomo: impugnato dinanzi ai giudici l’atto di apertura del sito

CASERTA — La vicenda Lo Uttaro finirà dinanzi alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. L’associazione Strada Nuova di San Nicola la Strada ha infatti dato mandato agli avvocati Renato Labriola e Giuseppe Amato di impugnare dinanzi ai giudici Cedu l’apertura del sito di stoccaggio e trattamento rifiuti New Ecology per violazione del principio di precauzione in materia ambientale.

LA DIFESA DEI TERRITORI – Prosegue così, accanto alle manifestazioni di piazza, anche in sede giurisdizionale la battaglia dei movimenti in difesa di Lo Uttaro. Proprio da San Nicola, peraltro, potrebbe arrivare anche un altro ricorso amministrativo: il sindaco Pasquale Delli Paoli starebbe infatti valutando, coerentemente al giudizio d’appello già intrapreso dinanzi al Consiglio di Stato, di ricorrere al Tar anche contro l’ultimo decreto sulla New Ecology (decreto dirigenziale n. 96 del 29 maggio, Burc del 3 giugno) licenziato dalla Regione Campania con cui — anche alla luce del decreto di industria insalubre rilasciato dal Comune di Caserta e della relazione tecnica della Provincia attestante la conformità delle opere eseguite rispetto al progetto definitivo approvato — si autorizza la ditta «all’esercizio dell’attività di gestione di un impianto di stoccaggio e trattamento di rifiuti non pericolosi, stoccaggio rifiuti pericolosi, nonché per le emissioni in atmosfera» e si prende atto della nomina del nuovo direttore tecnico dell’impianto nella persona di Umberto Ponzo. Anche per il Comune di Caserta, nel frattempo, va avanti l’appello al Consiglio di Stato, sebbene con un cambio in corso d’opera dell’avvocato difensore dell’Ente dopo la rinuncia polemica di Renato Labriola ed il nuovo incarico conferito a Luigi Perifano.

LA BATTAGLIA POLITICA – Intanto, se la battaglia legale va avanti su più fronti, quella politica registra qualche intoppo. Mercoledì, per ben cinque ore, il consiglio comunale ha discusso della New Ecology e della mozione presentata da Speranza e da Fli che impegnava il consiglio a chiedere al sindaco di emettere un decreto sindacale a tutela della salute pubblica e di revocare in autotutela il decreto di classificazione di industria insalubre concesso alla ditta. Alla fine, la mozione ha racimolato appena due voti favorevoli, quelli dei proponenti Norma Naim e Luigi Cobianchi, soli contro un’alleanza bipartisan che è andata dal Pdl al Pd passando per il gruppone centrista dei dieci. Tutti concordi nel ritenere, tra l’altro, che un consiglio comunale non possa obbligare il sindaco ad un decreto sindacale. Ma se questo è vero, e lo è, è altrettanto vero che, come argomentato da Norma Naim «quest’atto, tutto politico, doveva servire a fare da sponda al sindaco per un gesto coraggioso». Ieri i due gruppi consiliari hanno inviato un comunicato in cui, con toni pacati ma amari, hanno contestato «il maldestro tentativo di far mancare il numero legale» (tentativo fallito grazie ai centristi) e denunciato come «la maratona di cinque interminabili ore» sia servita «solamente a dimostrare che parte dell’opposizione oramai si è allineata alle posizioni della maggioranza che ha richiesto ripetutamente di ritirare la mozione».

I DEMOCRATICI – Sotto accusa, per Speranza e Fli, ci finisce direttamente il Pd con i due consiglieri Franco De Michele ed Enrico Tresca le cui motivazioni sono definite da Naim e Cobianchi «di poca sostanza perché non considerano il ruolo politico centrale che deve essere proprio del Consiglio Comunale. La voce dei cittadini — hanno poi concluso — è stata tradita da chi dovrebbe rappresentarla. Questa è una sconfitta per la città perché la logica del profitto è stata anteposta alla tutela della salute».

Antonella Palermo 12 luglio 2013

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/caserta/notizie/cronaca/2013/12-luglio-2013/uttaro-ricorso-contro-new-ecology-2222117422384.shtml

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A CASERTA CONSIGLIO COMUNALE INDECOROSO

Posted by ambienti su luglio 12, 2013

SULLO STOCCAGGIO DI RIFIUTI A LO UTTARO

Un comunicato del Com.E.R.

Indecoroso il comportamento di gran parte del Consiglio Comunale di Caserta, che ha bocciatomercoledì sera la mozione sulla New Ecology presentata dai consiglieri di Speranza per Caserta, Norma Naim e Francesco Apperti, e dal Consigliere del FLI, Luigi Cobianchi. La mozione ribadiva la necessità di rispettare la volontà espressa all’unanimità dal Consiglio comunale dell’8 novembre 2011, con la quale tutte le forze politiche esprimevano l’assoluta contrarietà all’apertura del sito di stoccaggio nell’area vasta da bonificare e decidevano di inibire “definitivamente” l’area de Lo Uttaro dall’insediamento di qualsiasi industria insalubre. Nonostante ciò in modo contraddittorio e in aperto contrasto con la volontà consiliare, il dirigente del settore interessato aveva emanato il 29 aprile scorso un decreto di classificazione di industria insalubre di I classe, che ha permesso alla New Ecology di avviare la propria attività di stoccaggio e di trattamento di rifiuti pericolosi e non, in un’area fortemente inquinata e oggetto di azione di caratterizzazione e di bonifica a carico della Regione Campania e per la quale è interessato anche il Comune di Caserta. Lo stesso dirigente nel mese di dicembre 2011 aveva negato l’emanazione del decreto di industria insalubre ad un altro impianto presente nella stessa area, quello della Ecologica Meridionale, proprio sul presupposto della volontà consiliare espressa nella seduta dell’8 novembre 2011. Il Com.E.R., nel condividere l’iniziativa dei consiglieri Naim, Apperti e Cobianchi, esprime solidarietà alla consigliera di Speranza per Caserta Norma Naim, che si è vista costretta ad abbandonare l’aula in segno di protesta contro un voto congiunto, della maggioranza e di una parte dell’opposizione (tra i quali i consiglieri del Partito Democratico), che ha contraddetto il voto unanime dell’8 novembre 2011. Non possiamo non rimarcare l’ipocrisia di chi, sia nella maggioranza che nell’opposizione, continua a parlare di bonifica dell’area ma si nasconde dietro un dito quando si tratta di adottare provvedimenti concreti a tutela della salute pubblica in un’area nella quale è vietato persino attingere l’acqua dai pozzi.
Il Comitato Emergenza Rifiuti continuerà la propria battaglia in tutte le sedi opportune, assieme alle associazioni che hanno già organizzato diverse iniziative per la difesa della salute della popolazione interessata, e che sicuramente non resteranno inermi di fronte allo spettacolo indegno andato in scena nel Consiglio Comunale di Caserta.
Il Comitato Emergenza Rifiuti

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