About
Aderiscono e collaborano al Coordinamento Comitati per l’Ambiente della Provincia di Caserta che dicono No Uttaro:
Italia Nostra; Legambiente Caserta; LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli); WWF Caserta; WWF Aversa; CO.AS.CA.; Co.De.Par.; Comitato Civico in difesa dell’acqua CE; Comitato contro il Megainceneritore di Acerra; Comitato mamme e famiglie di Marcianise; Unart Group Marcianise; Viviamo la Scuola CE; Casa Zaccheo (Padri Sacramentini CE); Comitato “Lo Uttaro” S.Nicola La Strada; Comitato di Lotta alla Piattaforma di Pignataro M.; Verdi Maddaloni; Verdi S.Nicola La Strada; Comitato “Macrico Verde”; Vivereinsieme; Comitato “Caserta Città di Pace”; Coop. New Hope; A.V.O.; Auser Filo d’Argento; Amici di Beppe Grillo “Cittadini attivi” Caserta; A.D. Scacchistica CE; Laboratorio Millepiani; Centro Sociale ex Canapificio CE; Movimento per la Pace; Associazione Medici per l’Ambiente (ISDE Italia); Associazione Diotima; ACLI.
Per aderire si può lasciare un commento qui sotto o mandare un messaggio attraverso AMBIENTIMAIL ^
L’adesione delle suddette associazioni alla lotta No Uttaro e all’impegno per un ciclo di smaltimento dei rifiuti che rispetti l’ambiente e la legalità, e che non uccida nessuno, ovviamente non significa che ogni opinione espressa nei post di questo blog coincide con ciò che pensano tutti i responsabili e gli aderenti delle associazioni. La dinamica di comunicazione di un blog, che non è un giornale con uscite regolari, comunque non permetterebbe di discutere preventivamente tra tutti i possibili interessati il contenuto dei post.
AMBIENTI è un luogo aperto di discussione in cui chiunque può lasciare commenti di consenso o di dissenso, o inviare attraverso AMBIENTIMAIL^ messaggi pertinenti agli argomenti trattati, che potranno essere pubblicati se il mittente ne farà, all’atto dell’invio, specifica richiesta. Il tutto sempre in conformità alle regole della libertà d’espressione prevista dall’articolo 21 della Costituzione Italiana. Ogni post è inteso anche come stimolo al confronto tra opinioni diverse.
Un nome o un nickname per i commenti è sempre opportuno lasciarlo per permettere repliche e mantenere la continuità con altri eventuali interventi. L’indirizzo email è facoltativo, ma se non si lascia, in caso di problemi col commento non è possibile, ovviamente, essere contatttati per concordare una soluzione e si affida ogni decisione al moderatore.
Per chi commenta usando sempre lo stesso nickname e lo stesso indirizzo email il sistema sceglie automaticamente un avatar o logo e poi assegna sempre quello, in modo che i lettori possano più facimente trovare i commenti dello stesso autore.
Kreo said
Caso strano, nessun indirizzo politico era identificabile. Ora con questi signori, anzi con queste “luminarie” di saggezza, tutto è chiaro.
I rifiuti in Campania sono in toto della sinistra, sia per la gestione sia per la contro gestione; ormai in Italia è così la sinistra “ingorda” domina a proprio piacimento.
Saluti agli interessi della collettività.
ambienti said
Uffa! Kreo, sei di nuovo fuori tema. Abbiamo capito: detesti chiunque sia sospetto di simpatie per idee di sinistra, qualunque cosa faccia e qualunque cosa dica. Vuoi soprattutto manifestare la tua avversione contro la sinistra. E non ti accorgi nemmeno che alcune delle suddette associazioni comprendono persone di varie tendenze politiche.
È vero – ma lo abbiamo detto – che i cittadini che partecipano ai comitati sono stati in buona parte elettori del centrosinistra. Questo vuol dire che il problema concreto per noi è più importante di ogni pregiudizio di schieramento. E dimostra solo che molti cittadini-elettori con valori di sinistra sono persone libere: mantengono il senso critico e contestano i loro eletti quando si accorgono che combinano guai.
Qui al momento nessuno è interessato a fare le polemiche ideologiche che vuoi fare tu. Siamo troppo impegnati in una battaglia per far chiudere una discarica che ci avvelena e ci può uccidere senza chiederci di che partito siamo. In questa battaglia consideriamo alleati e amici tutti quelli che seriamente condividono i nostri obiettivi di far chiudere la discarica e di salvare l’ambiente in territorio casertano, escludendo perciò quelli che, senza portare contributi positivi, intendono soltanto approfittare della situazione per fare propaganda a questa o a quell’altra delle bandiere che oggi e ieri – non dimentichiamo le premesse dell’attuale disastro nell’amministrazione di destra Falco – si sono dimostrate inutili per tutelarci da questo schifo. Consideriamo avversari quelli che vogliono avvelenarci, magari sostenendo che la puzza è un odorino innocuo. Se non ti va bene questa impostazione, forse perdi tempo a frequentare questo blog. E ne fai perdere a noi.
Kreo said
X Ambienti
Le polemiche non m’interessano, ma la condizione attuale è dovuta alla maggior parte di quelle associazioni che non hanno mosso un dito; per loro svolgono attività di divulgazione fantasiosa, attribuendo il problema all’ecomafia, quando nella realtà il guaio è stato commesso e organizzato da personaggi precisi.
Egregio signore tendi a sminuire i miei interventi, ma proprio questo atteggiamento fa si che l’attività che state svolgendo è dubbia e soprattutto esprime aspetti controversi.
Tu accusi FALCO di disastro, ma quale disastro ha commesso???
Non ti conviene inoltrarti nei meandri aleatori della politica e del Commissariato di Governo.
La dimostrazione di quello che sostengo l’hai espressa molto chiaramente, in un altra news, come mai non ti forniscono le analisi dei materiali in discarica??? questo l’ha creato FALCO secondo te???
Le associazioni che sostieni sono come metastasi, dove attaccano fanno danni.
Cosa sai della preparazione dei collegamenti con Ambiente-Italia su Raitre, dove hanno creato siti di rifiuti abbandonati il giorno prima del collegamento.
Siccome hai detto che ognuno può esprime le proprie idee e giacchè il problema rifiuti non nasce con lo Uttaro, ma ha inizio almeno 14 anni fa, che tu sia corretto e obiettivo, anzi sia rispettoso di chi può saperne di più e offre al blog spunti seri ed imparziali.
Saluti
The Boss said
Che ridere. Se il CO.AS.CA, Terra Nostra, i Padri Sacramentini o le ACLI sono di sinistra allora io sono Zorro.
Ma è mai possibile che non si possa discutere seriamente di un tema così importante come quello dei rifiuti in una regione che per i rifiuti stà morendo senza che qualcuno parli a sproposito di appartenenze politiche. Hai avuto per caso l’impressione, caro Kreo, che coloro i quali stanno portando avanti questa battaglia, seppure simpatizzanti a sinistra, si siano preoccupati in questi mesi di non attaccare i politici di sinistra che questo scempio hanno voluto?
La prossima volta esprimi un commento sui fatti e non lasciarti fuorviare da una sterile contrapposizione politica che a noi non interessa. Siano i benvenuti, come dice Ambienti, tutti quelli che sono seriamente impegnati in questa battaglia di civiltà. Il resto sono chiacchiere.
Kreo said
X the Boss
Allora, giacchè vuoi discutere di fatti seri, datti da fare perchè il 1 gennaio 2008 tutto passerà di nuovo in mano a Bassolino e compagni di merende!!!
Per quanto riguarda la serietà penso di averla proposta in molti dei miei commenti, i quali fino a prova contraria non hanno mai avuto degno confronto, ma non è questo il problema.
Se poi pensate che siano chiacchiere, beh, allora significa che la monnezza è di vostro gradimento, e si, perchè ogni iniziativa è preventivamente a conoscenza della collettività o meglio di persone del settore, pertanto le chiacchiere fino a prova contraria le esterna lei e le associazioni che sono elencate.
Ma non fate ridere, per cortesia,……….; uno cerca di dare un contributo serio e poi si deve anche sentire additato come chiacchierone.
Azz!!!!
Luigino said
sfrondate quanto scrive kreo e avrete un’opinione che io condivido.
anche questo blog e’ impantanato nel dilemma che si puo’ cosi’ sintetizzare: noi li abbiamo votati, sappiamo che hanno sbagliato di grosso ma loro restanoo i nostrii unici, anche futuri, riferimenti politici.
percio’ anche messina rivendica con orgoglio questa sana voglia di collaborazione, questo suo aver collaborato alla scrittura di patti e programmi poi buttato alle ortiche.
ma sbaglia, sbagliate.
non si puo’ dire oggi che per esempio caiola sbaglia, farle il fotomontaggio ironico carino che la sfotte e continuare a considerarla vostro punto di riferimento.
se un movimento verifica che il suo tradizionale schieramento politico di riferimento sta sbagliandoo, lo dice, lo verifica e poi ne prende atto. per sempre.
percio’ anche io penso che uttaro o non utttaro non potrete (potremo, potranno) che votarli.
tra un mese, sei mesi, due anni, fa lo stesso.
questo loro lo sanno.
se invece verificassero scelte piu’ drastiche e convincentii comincerebbe/comincerebbero a preoccuparsi.
secondo voi perche’ non lo fanno, solo perche’ siete solo in mille per le strade ?
no, loro sanno che per esempio un bove o un falco qualsiasi possono avere avuto l’atteggiamento che hanno avuto e continuare comunque a parlarvi, incontrarvi, discutere nelle vostre assemblee, elaborare. e lo stesso fareste con de franciscis e gli altri.
questo non e’ un invito a far chissa’ che cosa ma solo ad essere conseguentii. definitivamente.
avete scritto qualche volta che le scelte elettorali vostre dopo uttaro saranno diverse, ma una bella stracciata simbolica di schede elettorali quando la organizzate?
scommetto che gia’ molti di voi si infervorano per walter veltroni o per un altro e andrete pure a dare dieci euro al tesoriere ds che gia’ litiga con prodi e rivuole il finanziamento pubblico dei partiti bocciato dal 93 per cento degli italiani.
parlare, parlare. l’obbligo morale di discutere e fare assemblee uccide la sinistra. in italia e a caserta.
ora ambienti rispondera’ che non vi interessano le polemiche che voi vi state preoccupando di far chiudere uttaro eccet.
ma questa questione resta, voi lo sapete bene.
ve lo si puo’ dire in un altro modo o come lo sto facendo io o come fa kreo con piu’ vis polemica ma è una verita’, lo sapete.
salvo vitrano said
Per quanto ne ho visto e capito io, partecipandoci, i comitati No Uttaro complessivamente non sono né un partito né correnti di partiti. Si tratta invece di un movimento di persone che stanno compiendo insieme un’esperienza di lotta per specifici obiettivi. Ragionarci sopra secondo i convenzionali schemi politici partitici, più o meno bipolari, è fuorviante. Perciò sarebbe preferibile evitare la logica dei tradizionali scazzi tra destra e sinistra che sembra piacere molto a Kreo.
Quelli che partecipano ai comitati e sono stati, come me, elettori del centrosinistra – che a Caserta e in Campania ha vinto e governa – ritengono che, specialmente per la questione ambientale, il loro voto sia stato strumentalizzato per fini molto diversi dalla buona amministrazione da loro desiderata. Spesso sono i più arrabbiati contro gli attuali amministratori, perché si sentono truffati da rappresentanti di cui si sono fidati. E non vogliono che ora la loro protesta sia strumentalizzata con altre vuote chiacchiere da una sponda opposta. Vorrebbero prima vedere risolto il problema, poi eventualmente non risparmieranno ringraziamenti e lodi per qualunque politico, di qualunque colore, si sarà distinto nel risolverlo davvero.
Naturalmente ognuna delle persone nei comitati si porta dietro un bagaglio di convinzioni e di simpatie ideologiche. Però tutte stanno giorno per giorno sperimentando intensamente che i partiti attuali possono, senza eccezioni, facilmente produrre gusci vuoti per fare restare a galla questo o quel personaggio e per difendere interessi estranei al bene della collettività, infischiandosene persino degli essenziali bisogni vitali delle persone.
Non si tratta di “antipolitica”. Anzi gli aderenti ai comitati – che per la stragrande maggioranza non sono militanti regolari di alcun partito – stanno scoprendo la necessità di un maggiore impegno politico diretto per problemi che li riguardano direttamente, con crescente scetticismo nei confronti di qualunque delega. Stanno imparando a guardare lo scontrino e a pesare i risultati per vedere se qualcuno li ha fregati, e chi è stato, quando loro hanno pensato di ottenere una certa “merce politica” in cambio del voto.
Non essendo i comitati un partito, ma una rete di raggruppamenti fluidi di persone, non è possibile, neanche per chi ci sta dentro, individuare una “linea ideologica” comune. E per i partecipanti effettivi questa è l’ultima delle preoccupazioni. Sulla base del comune desiderio di vivere senza puzza e in buona salute in casa propria, in un ambiente non avvelenato, si sono create intese e simpatie tra persone che non avrebbero mai pensato di poter collaborare: orientate a sinistra o a destra, laici sfegatati e devotissimi cattolici.
Al momento non è possibile prevedere precisamente quali saranno gli effetti dell’esperienza dei comitati su futuri schieramenti e future competizioni elettorali. Però, per vari ed evidenti motivi, questi effetti potranno essere molto negativi per gli attuali governanti e amministratori che ci hanno regalato la discarica a Lo Uttaro o hanno acconsentito, sia pure con un silenzio-assenso, alla sua riapertura: da Bassolino a De Franciscis e alla Caiola, passando per Petteruti e la sua coalizione, compresi i “compagni di merende” (così accontentiamo Kreo), e arrivando ai massimi esponenti dell’attuale governo nazionale, se il delegato dal governo commissario-prefetto Alessandro Pansa continuerà a far finta di non sapere che quella discarica così come funziona, a pochi passi da quartieri abitati, è un’oppressione contro la popolazione e con i suoi veleni potrà fruttare omicidi a grappoli diluiti nel tempo.
Luigino, dici che i politici non sono preoccupati? Io penso invece che soprattutto in ambito locale – dove la questione Lo Uttaro non si riesce a censurare – siano allarmatissimi. Lo dimostrano alcuni bizzarri avvenimenti nella casa dei verdi, i quali probabilmente, e giustamente, pagheranno il maggiore prezzo in termini elettorali per tutta la vicenda. Che esistono a fare i verdi se non martellano ogni giorno contro un disastro come Lo Uttaro? L’unico a strillare con tenacia è stato il loro rappresentante Antonio Roano, e ora il loro segretario provinciale, Enzo Falco, ha avuto la bella pensata di provare a scomunicare Roano.
L’assessore Caiola un punto di riferimento? Via, non scherziamo. Fai per una volta la penitenza di partecipare a una delle assemblee che non ti piacciono e prova a pronunciare il suo nome. Vedrai quel che succede.
È probabile che aderenti e simpatizzanti dei comitati – molte migliaia, considerando anche quelli che non stanno sempre nelle manifestazioni ma seguono gli sviluppi e non possono fare a meno di annusare sempre l’aria – in futuro non cambieranno le loro essenziali “visioni ” politiche di sinistra, di centro o di destra, nelle quali entrano tanti fattori oltre che i bisogni immediati: le condizioni materiali in cui si vive, gli ideali, i sogni, i desideri quasi irrealizzabili che funzionano da criteri-guida. Però queste persone saranno, come minimo, abituate e decise a controllare meglio il senso e la qualità delle attività politiche e amministrative esercitate usando i loro voti e i soldi delle loro tasse. Saranno più attente e critiche verso le vicende politiche personali dei candidati in lista, meno disponibili al voto per cordata ideologica, per amicizia, conoscenza o parentela.
Una parte di queste persone potrà scegliere un simbolo diverso da quello della scorsa volta, molti potranno decidere di non votare se in giro vedranno solo merce politica che puzza, tanto più se si tratterà di residui della Grande Puzza de Lo Uttaro. Senza bisogno di strappare platealmente la scheda elettorale. E se si considera che ormai le competizioni politiche tra i due schieramenti spesso si vincono o si perdono per scarti minimi …
Tutto questo i politici responsabili de Lo Uttaro dotati di un minimo di cervello lo sanno benissimo. Perciò scomunicano, insultano, o cercano di minimizzare, o tentano di dire che loro non c’entrano.
Luigino said
interessante il tuo ragionamento, salvo.
senza ideologismi hai approfondito la questione che spesso ambienti, per lasciare campo libero al tema centrale, tende ad accantonare.
conto di tornarci sopra non appena ci saranno ulteriori segnali.
certo, a immaginare di essere determinanti pensando ai famosi “ventimila” delle politiche, viene un po’ di tristezza, ma fa lo stesso.
The Boss said
Premesso che concordo con la visione che Salvo ha fornito della questione, vorrei rispondere serenamente a Kreo. Sono dispiaciuto che se ne sia risentito. Il mio intervento era dettato dall’aver sentito troppe volte affermazioni di quel genere che francamente non fanno altro che far perdere di vista il problema che stiamo affrontando. E soprattutto non aggiungono niente ad una questione che è certamente politica, ma non nel senso che Kreo ci vuole far intendere. E’ politica perchè riguarda le scelte che la classe dirigente, che da Roma a Caserta passando per Napoli è tutta inequivocabilmente di sinistra, sta compiendo contro l’interesse dei cittadini e nel tentativo di perpetuare se stessa. Fosse stata di destra, però, saremmo scesi in piazza comunque, con la consapevolezza che la democrazia rappresentativa, almeno in questa parte d’Italia, è ormai è al capolinea, se un intera classe dirigente può permettersi di fare carta straccia di quegli impegni programmatici in cui una parte di noi si era riconosciuta.
E il nostro impegno sul campo è la dimostrazione che di “punti di riferimento” di cui parla Luigino non ne abbiamo più.
Sulla questione di Bassolino e Co. infatti stiamo valutando di costituirci parte civile nel processo contro di loro presso il Tribunale di Napoli.
Se poi questo, insieme a tutto quello che abbiamo fatto finora (un ricorso al TAR, due ricorsi al Tribunale Civile, 9 denunce penali con tanto di nomi e cognomi, asssemblee, 5 manifestazioni, proposte alternative per la gestione dei rifiuti, audizioni alla Commissione Regionale Ambiente etc. etc. etc.) serve solo ad alimentare una sterile discussione sulle appartenenze partitiche allora è inutile continuarne a discutere. Tornando a Kreo. Quanto alla serietà dei suoi interventi non la metto certo in dubbio ma gli ricordo che non è l’unico in attesa di degni confronti sui suoi contributi.
Sulla questione dell’inceneritore di Sparanise (o meglio della centrale a turbogas) sto ancora aspettando risposte.
Saluti
The Boss
Kreo said
X Salvo V.
Il tuo discorso tende a portare via dalla realtà la problematica dei rifiuti, l’aspetto fondamentale è determinare la condizione a chi attribuirla e poi trovare soluzioni.
In relazione a queste ultime se non si conosce il campo di “battaglia” è inutile stare a rivendicare diritti e situazioni, quindi quando si intraprendono iniziative la logica vuole che si conosca il campo o i soggetti coinvolti.
Il discorso è molto ampio.
Buon divertimento.
Luigino said
vedo il link di c&s. avrete saputo della scomparsa di franco carlini, davvero uno dei primi a ragionare di internet e dintorni.
lo ricorderanno quanti ne avevano apprezzato lungimiranza e visioni.
ambienti said
Il link a Chips & Salsa non era casuale. Franco Carlini era tra i pochi ad avere competenze tecniche e lucidità culturale per individuare i problemi sociali dei nuovi mondi della comunicazione con semplicità, senza pregiudizi e senza sussiego accademico. Lo avevamo riconosciuto come un “ambientalista” dei nuovi media per la sua costante attenzione verso i fenomeni e i rischi di “inquinamento” che esistono anche nel web. E così ci piace ricordarlo. Uno dei suoi libri si intitola “Parole di carta e di web, Ecologia della comunicazione”. Il link al suo blog lo lasciamo. Gli scritti di Carlini, anche quelli brevi e d’occasione, varrà la pena di leggerli ancora a lungo.
Noto che con Luigino su qualcosa ci troviamo d’accordo. Speriamo non solo sui morti.
Luigino said
Beh, siamo d’accordo anche sull’ipotesi di “conflitto di interessi”, visto che ne avete fatto un post.
Vi segnalo anche Totem e i siti collegati alla grande officina aperta di Carlini, che contengono altro materiale interessante.
antony said
Ci stiamo perdendo in chiacchiere e intanto i politici, di qualunque estrazione siano, fanno solo i loro comodi e stiamo anche accettando un decreto col quale si sta legalizzando tutto (ma solo in Campania). Intanto nelle nostre terre “casertane soprattutto” hanno e sverseranno tutti i rifiuti speciali e tossici provenienti dal nord.
Se avessimo capito questo un buon 50% doveva disertare le urne. Adesso si può solo scendere in piazza e vietare altri scempi.
Cerchiamo di salvare il salvabile, ammesso che c’è ancora qualcosa da salvare?