Lettera aperta al Senatore Roberto Barbieri,
Presidente della Commissione di inchiesta parlamentare sul ciclo dei rifiuti
Illustre Senatore,
a “Cominciamo Bene”, stamattina su Raitre, Lo Uttaro di Caserta non c’era. È stato di nuovo censurato. Nella trasmissione, alla quale lei ha partecipato, nessuno ha detto che Lo Uttaro è illegale, che si trova a poche centinaia di metri da zone densamente abitate, che emana puzze e veleni direttamente addosso alla popolazione. Solo il rappresentante di Terzigno ha provato a dirne qualcosa. Lui sembrava avere le idee chiare sul disastro Lo Uttaro, anticipo impressionante delle catastrofi che potrà provocare la linea del supercommissario Bertolaso.
Ma lei, Senatore Barbieri, quel discorso lo ha subito censurato: la discarica Lo Uttaro è stata proposta dagli amministratori locali, non è possibile metterla in discussione.
Illustre Senatore, i Comitati per l’Ambiente di chi vive intorno a Lo Uttaro – a Caserta, San Nicola La Strada, Maddaloni, San Marco Evangelista – ritengono invece che una discussione sensata sui rifiuti in Campania debba cominciare proprio da qui. Soprattutto ora che una perizia tecnica ha dimostrato che Lo Uttaro è del tutto illegale, che è una “scimmiottatura” di discarica a norma, che è un attentato a danno della popolazione, che è una truffa politica e mediatica contro l’intelligenza di tutti gli italiani.
L’accordo per la discarica Lo Uttaro, sottoscritto dal Presidente della Provincia di Caserta Alessandro De Franciscis e dal sindaco Nicodemo Petteruti senza consultare le rispettive assemblee, è frutto dell’asse di potere tra i suddetti e il governatore Bassolino. Una scelta interessata, compiuta pur se si disponeva di diverse alternative in linea con le norme e il buon senso, un accordo contro la volontà dei cittadini elettori che avevano votato De Franciscis e Petteruti aspettandosi da loro un impegno e una svolta sui gravi problemi dell’ambiente nel territorio casertano.
Lo Uttaro è effetto di un demenziale tradimento. Di un modo stolto di concepire l’autorità politica in democrazia, che sta provocando, per la sua natura illecita, una grave frattura sociale.
Chi governa sembra aver rimosso la questione della legalità. Ma così perderà per sempre i cittadini, non solo alla propria parte politica ma alla politica in generale e alle istituzioni. E nel nostro Sud, dove i cittadini onesti vivono spesso condizionati dal potere della criminalità organizzata, la definitiva trasformazione della politica in puro esercizio di potere sarà un altro disastro irrimediabile. In chi si potrà confidare più?
In queste ore si continua a ripetere che per la questione dei rifiuti in Campania non bisogna cedere alle contestazioni delle popolazioni locali. Come se le popolazioni locali fossero tribù primitive nemiche dello Stato, anziché cittadini che stanno contestando gli effetti di 13 anni – tanti sono gli anni dell’emergenza rifiuti – di malgoverno della cosa pubblica. Malgoverno che sta culminando, da parte del potere politico, in azioni militari per imporre ciecamente le soluzioni pensate da pochi contro la ragione, contro i cittadini, contro la legalità. Forse non ve ne rendete conto, ma ripassando i vostri manuali di politica – se tra voi governanti c’è ancora qualcuno che ha qualche briciolo di cultura politica – vi accorgereste che questo è uno degli schemi esemplari dei colpi di stato.
Non fanno parte di tribù incivili quelli che vogliono difendersi dai diktat del sig. Bertolaso. Loro sono invece i cittadini più consapevoli dei problemi dell’ambiente e della civiltà. Loro vogliono difendere il loro territorio, per Lo Uttaro anche direttamente e immediatamente la loro vita e la legalità. Si legga il recente rapporto dell’OMS, si faccia una chiacchierata con la dottoressa Carmela Buonomo, dirigente anatomopatologa dell’Ospedale di Caserta, che ha sott’occhio la situazione tumori. Invece di permettere che si mandino gli agenti della Digos a sorvegliare e a intimidire le pacifiche assemblee dei Comitati per l’Ambiente.
Ora una perizia tecnica – la prima permessa, a un mese dalla riapertura della discarica illegale – dice che a Lo Uttaro non vengono rispettate neanche le norme minime previste dalla legge per l’impianto in sé. Lo Uttaro è di fatto un crimine contro la legalità e la salute. Lo sapevate già voi governanti? È per questo che di chi si ammalerà e morirà per i veleni de Lo Uttaro non si deve parlare? Come non bisognava parlare dei desaparecidos nell’Argentina del regime militare? Nel nostro territorio dovrà supplire ancora una volta la magistratura all’insipienza e agli interessi di un mondo politico vecchio, che parla di un futuro che non vedrà mai?
Coordinamento Comitati per l’Ambiente di Caserta, San Nicola La Strada, Maddaloni, San Marco Evangelista