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Blog di Resistenza Ambientale

Archive for the ‘Lettere Aperte’ Category

DE GENNARO, NON CI SEQUESTRARE LA SALUTE

Posted by ambienti su febbraio 15, 2008

lettera75.jpgIl Comitato Emergenza Rifiuti da Caserta invia una lettera aperta sulla discarica Lo Uttaro al commissario straordinario Gianni De Gennaro. La lettera elenca i motivi per cui l’ipotesi di riattivazione della discarica ^ è incomprensibile ed estremamente pericolosa. E annuncia azioni per la difesa dei cittadini.

Lettera Aperta del Comitato Emergenza Rifiuti

Al Commissario Straordinario per l’emergenza rifiuti Prefetto Gianni De Gennaro
Al G.I.P. presso il Tribunale di Santa Maria C.V.

Oggetto: Discarica illegittima e illegale di Lo Uttaro – diffida all’ulteriore utilizzo.

La richiesta di dissequestro temporaneo della discarica Lo Uttaro per verificare la possibilità di riutilizzarla per lo sversamento di rifiuti presuppone, da parte del Commissario Straordinario e della struttura che con lui collabora, un totale disinteresse per la tutela della salute delle 200.000 persone che vivono nei dintorni, già messa seriamente in pericolo dai precedenti provvedimenti illegittimi dei Commissari che l’hanno preceduto, e l’assoluta ignoranza delle vicende giudiziarie e legislative che hanno interessato e che interessano quella discarica e che hanno portato alla sua chiusura, il 20 novembre u.s., a mezzo di due provvedimenti giudiziari della magistratura civile e penale arrivati contemporaneamente a mettere la parola fine sulla possibilità di utilizzare quell’invaso per ulteriori attività di sversamento di rifiuti. Né in alcun modo possono considerarsi operazioni di messa in sicurezza quelle dirette, come si apprende dagli organi di stampa, a riempire la discarica con 30.000 tonnellate di presunto FOS (che come è ormai noto a tutti in Campania non viene prodotto da alcun impianto di CDR e che altro non è se non rifiuto tal quale tritato). Ed è per questo che il Comitato Emergenza Rifiuti si è visto costretto, come ha già fatto più volte con i predecessori del Dott. De Gennaro, a scriver questa lettera con la quale ricordare al Commissario brevemente i motivi che impediscono di riaprire quella discarica e che dovrebbero spingerlo a ricercare una volta per tutte soluzioni tecnicamente idonee, legittime, legali e non pericolose per la salute della popolazione.

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GLI ADORATORI DELL’INCENERITORE

Posted by ambienti su gennaio 23, 2008

lettera.jpgUna lettera aperta del professor Francesco Bernieri, stimato cittadino casertano che si definisce “libero da condizionamenti politici e da ogni interesse che non riguardi la salvaguardia dell’ambiente e la salute dei cittadini”. Bernieri in oltre un anno di impegno civico nel Comitato Emergenza Rifiuti, di cui è stato uno dei fondatori e il portavoce, ha raccolto numerose testimonianze e documenti su quello che non si dice, non si vuol far sapere e non si vuol dire sulla questione rifiuti. Ora che a Caserta il sindaco Nicodemo Petteruti, dopo aver colpevolmente trascurato a lungo l’avvio della raccolta differenziata, ha lanciato l’idea di un termodistruttore “urbano” ^, Bernieri ha voluto esporre qui alcuni concetti utili e abbastanza semplici ma che difficilmente circolano per motivi che diventeranno chiari a chi leggerà la lettera.

Che multinazionali ed industriali italiani abbiano finanziato i principali partiti di centro-destra e di centro-sinistra è per molti ben più di una certezza (questo spiegherebbe perché le cose non cambiano indipendentemente da chi sta al governo). Hanno puntato così a ottenere l’approvazione di leggi che prevedono la concessione di finanziamenti pubblici agli impianti di incenerimento dei rifiuti (CIP 6 nel 92 e certif.verdi nel 2003), facendoli assimilare alle fonti rinnovabili (idroelettrico, eolico, solare …) ed orientando di fatto la soluzione dello smaltimento dei rifiuti verso l’incenerimento anzichè verso la riduzione, il recupero ed il riciclo, molto più rispettosi dell’ambiente e della salute dei cittadini e più convenienti sul piano economico. Eccetto rare eccezioni, infatti, la media nazionale di raccolta differenziata, anche al Nord, non supera il 35/40 %, quota che sostanzialmente rappresenta la frazione umida, la quale non può essere bruciata perché ridurrebbe l’efficienza degli inceneritori. Che il sistema dell’incenerimento non abbia futuro è facile da capire. Come si può pensare di preservare il nostro pianeta per le future generazioni se ci disfiamo di materie prime trasformandole, tra l’altro, in sostanze tossiche? Non essendo le risorse della terra infinite, lascio a voi valutare le conseguenze di tale scelta. Soprattutto chi ha dei figli dovrebbe capirlo.

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MA AVETE SCRITTO AL PRESIDENTE?

Posted by ambienti su settembre 9, 2007

Ieri ha scritto il lettore Rocco chiedendo:
Nessuno ancora ha scritto lettere aperte al presidente della Repubblica ?
Il sindaco e gli autori di questo continuo scempio, come fanno a dormire sonni tranquilli ?

A Rocco ha risposto subito Luigino:
Caro Rocco, non penso che Napolitano si muova per lo Uttaro, telefonò a quel sindaco a Serre perché lì c’era in piazza tutto il paese. I politicii?? Un po’ impegnati a qualche centinaia di metri da lo uttaro, in un albergo, per fondare il pd casertano.

Ora risponde Ambienti:
Le lettere le abbiamo scritte a tutti. Ai sindaci dei comuni interessati, ai consiglieri della giunta che amministra Caserta (tra loro ci sono alcuni medici), ai commissari governativi, prima Bertolaso e poi Pansa, al senatore Barbieri ^ – in quanto Presidente della Commissione di inchiesta parlamentare sul ciclo dei rifiuti – e al presidente Napolitano il 28 maggio ^. Se ne sono fregati, al massimo hanno cincischiato, hanno fatto finta di non capire e di non sapere bene. E la stampa, soprattutto quella di fuori Caserta, ha chiuso occhi e naso e li ha assecondati. D’altra parte, sai quante lettere ricevono ogni giorno le massime cariche del governo e dello stato?
Purtroppo le ingiustizie e le illegalità perpetrate dalle pubbliche amministrazioni sono sempre più diffuse in Italia. Lo stiamo verificando in Campania con la cosiddetta “emergenza rifiuti”, che in realtà – da poco lo ha finalmente cominciato a dire la magistratura – è stata un “sistema di affari” che ha riempito la regione di “ecoballe” ingestibili e di discariche velenose, che ci fa pagare una Tarsu sempre più salata, senza avere risolto seriamente alcun problema, senza aver organizzato – anzi ostacolando – i sistemi razionali di smaltimento dei rifiuti con la raccolta differenziata, il riciclo e il compostaggio. Sistemi che dove funzionano permettono di contenere i costi e di non distruggere l’ambiente e la vita delle persone.
Nel nostro caso, per Lo Uttaro, c’è una responsabilità fortissima degli amministratori locali, che dovrebbero anche essere i nostri rappresentanti e intermediari nei confronti del governo centrale. Parliamo in particolare del presidente della Provincia di Caserta, Sandro De Franciscis, e del sindaco di Caserta Nicodemo Petteruti. Se protestassero ufficialmente loro, se avessero badato a compiere gli atti per la tutela della popolazione previsti tra i loro compiti, in particolare per il sindaco, nessuno potrebbe fare finta di non capire e di non sapere. Ma loro sono proprio quelli che ci hanno mandato la Grande Puzza in casa. Hanno “acconsentito” alla situazione attuale con la sottoscrizione di uno specifico Protocollo d’intesa ^ , peraltro poi del tutto trasgredito. Una decisione che fin dal primo momento le associazioni e i comitati per l’ambiente hanno denunciato come sconsiderata, prevedendo quello che sarebbe successo.
Perché De Franciscis e Petteruti hanno agito così? I motivi sono complicati, ce ne sono di economici e di carriera politica. La scusa principale è stata che con la discarica a Lo Uttaro avrebbero cominciato a risolvere davvero il problema dei rifiuti in Provincia. Ma a distanza di quasi un anno (il Protocollo è stato deciso a ottobre 2006 e firmato a novembre) stiamo peggio di prima e intanto la situazione è evidentemente sfuggita a ogni loro controllo. Com’era prevedibile e com’era stato detto loro dalle associazioni per l’ambiente e dai primi comitati di cittadini. Ma sembra chiaro che a loro dei cittadini importa poco o niente fuori dalle campagne elettorali. Tanto siamo così fessi che andremo anche a votare il nuovo partito che stanno preparando. O almeno così sperano ^.
Abbiamo tentato la via giudiziaria e la magistratura aveva deciso a luglio la chiusura della discarica ^. Ma si è opposto il governo italiano tramite il prefetto-commissario Pansa che in Tribunale ha opposto un “reclamo”, usando la legge per obbligare i giudici a nominare un consulente tecnico. La perizia è prevista entro il 17 ottobre. Ma poi chissà che cos’altro inventeranno. Come se fosse difficile capire che accanto a questa puzzolente discarica non si può vivere e che diventerà più facile ammalarsi e morire ^ .
Solo una vera mobilitazione generale potrebbe sbloccare in fretta la situazione. Una manifestazione non con poche centinaia o migliaia di persone, come ne abbiamo fatte. Dovrebbe partecipare tutta la città. Costringendo i giornali e le tv nazionali a venire a vedere cosa succede, coprendo pubblicamente di vergogna tutti i responsabili di questa situazione e chiedendo inchieste giudiziarie per chi ha responsabilità specifiche per atti compiuti o omessi. L’alibi dell’emergenza rifiuti non dovrebbe funzionare. Anche in guerra c’è un emergenza, ma le nazioni civili hanno posto alle operazioni belliche limiti di diritto, oltre i quali ci sono i crimini di guerra.
Oggi in Italia purtroppo funziona così. I signori a cui abbiamo dato i voti fanno finta che i nostri problemi non esistono, che noi non esistiamo, se non riusciamo a fare un po’ di “spettacolo”. Ce l’hanno questa intenzione i casertani? O preferiscono avere la vita distrutta dalla Grande Puzza?

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ALTRI MALI DI PANSA

Posted by ambienti su agosto 20, 2007

SU QUELLO CHE ARRIVA A LO UTTARO DA PARCO SAURINO
IL COMITATO EMERGENZA RIFIUTI CHIEDE CHIARIMENTI
AL COMMISSARIO GOVERNATIVO E ALLA MAGISTRATURA

Sa leggere e scrivere il prefetto-commissario Alessandro Pansa, delegato dal governo italiano ad affrontare il problema dei rifiuti in Campania? Dovrebbe saperlo fare, visto che ha percorso una carriera di pubblico funzionario. Contando su questo, il Comitato Emergenza Rifiuti – rappresentativo di molte associazioni impegnate a Caserta nella difesa dell’ambiente, e di migliaia di cittadini – continua a scrivergli, pur non avendo ottenuto risposte a due precedenti missive. Con la speranza che lui si decida a rispondere alle gravi contestazioni e preoccupazioni che gli vengono espresse.
Conosce le leggi il commissario-prefetto Pansa? Dovrebbe conoscerle, vista la sua carriera e lo staff di esperti su cui può contare. Eppure la discarica Lo Uttaro, gestita sotto la sua responsabilità, appare sempre più un luogo senza legge. Se fosse stato un privato cittadino a trasgredire tutte le norme che lì sono state violate, in danno dell’ambiente e della salute pubblica, probabilmente sarebbe stato già arrestato. Ma c’è la cosiddetta emergenza e – si è capito – Pansa e il governo italiano ritengono di poter invocare le ragioni superiori del controllo dell’emergenza per sospendere a Caserta il valore e l’efficacia delle leggi, anche di quelle concepite per evitare rischi gravi alla salute e alla vita dei cittadini.
Questo non è accettabile per diversi motivi. Innanzitutto perché il diritto alla salute previsto dalla nostra Costituzione è certamente prioritario rispetto ad ogni contingente opportunità e comodità dell’apparato amministrativo e governativo. A quel che risulta pubblicamente, Pansa non sta facendo niente di concreto per risolvere complessivamente il problema dei rifiuti in Campania. A osservare il suo comportamento da Caserta, da sotto la cappa della Grande Puzza che arriva dalla discarica senza legge de Lo Uttaro, a poche centinaia di metri da quartieri densamente abitati, il commissario-prefetto sta solo concentrando alcuni effetti più che mai nefasti di una gestione folle del detto problema in un territorio in cui per molti cittadini oggi è sempre più difficile vivere e domani sarà più facile morire. È un’altra via che non può condurre da nessuna parte se non a disastri.
Perciò la nuova lettera di contestazioni al prefetto–commissario Pansa del Comitato Emergenza Rifiuti è indirizzata anche alla Procura della Repubblica.

***

COMITATO EMERGENZA RIFIUTI

Caserta, 19 agosto 2007
Alla c.a. del Prefetto Alessandro Pansa
Commissario Delegato per l’emergenza rifiuti in Campania
Alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere
E, p.c. Alla Stampa
Loro sedi

Oggetto: chiarimenti circa l’ordinanza n.270 del 10 agosto 2007

Ai sensi e per gli effetti della legge 241/90 e s.m.e i. si chiede alla S.V. nella qualità di Commissario Delegato per l’emergenza rifiuti in Campania, di sapere come può ritenere codesta struttura di utilizzare i rifiuti provenienti dal capannone all’interno di Parco Saurino nel comune di Santa Maria La Fossa, di cui all’ordinanza n.270 del 10 agosto 2007, come materiale per ricoprire la discarica illegale e pericolosa di Lo Uttaro a Caserta.

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CARO SINDACO

Posted by ambienti su agosto 4, 2007

COMITATO EMERGENZA RIFIUTI

Alla c.a. del Sig. Sindaco di Caserta
E p.c. Alla Stampa
Loro sedi

Oggetto: invito a tutelare la salute pubblica, le falde freatiche e l’ambiente
Com’è a Lei noto, la X Sezione del Tribunale Civile di Napoli, accogliendo il ricorso presentato dal Comitato Emergenza Rifiuti, unitamente a cittadini di Caserta, ha stabilito di imporre al Commissario di governo per l’emergenza rifiuti e al Consorzio Acsa CE3 la chiusura della discarica di Lo Uttaro, ritenendo giuste e accoglibili le motivazioni addotte dai ricorrenti.
Forse, però non le sono del tutto chiare le motivazioni del giudice così sintetizzabili:

  1. IL SITO E’ ASSOLUTAMENTE INIDONEO IN QUANTO INQUINATO;
  2. La Discarica E’ STATA APERTA SUI RIFIUTI ABBANCATI;
  3. NESSUN CENNO NEL PROTOCOLLO D’INTESA SULLA SICUREZZA DELL’IMPIANTO;
  4. LA SCELTA BASATA SOLO SULLA FRETTA RAPPRESENTA UNA SOLUZIONE A DISCAPITO DELLA SALUTE PUBBLICA;
  5. MANCANZA DI MISURE IDONEE, CHE NON RAPPRESENTINO UN DANNO ALLA SALUTE E ALL’AMBIENTE;
  6. LE ACQUE DI FALDA SONO TUTTE INQUINATE;
  7. I RIFIUTI SVERSATI SONO TALMENTE PERICOLOSI DA NON POTER ESSERE SMALTITI IN DISCARICA (come Lo Uttaro).

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NEOCOMMISSARIO AVVISATO

Posted by ambienti su luglio 10, 2007

IL COMITATO EMERGENZA RIFIUTI SCRIVE A PANSA,
CHIEDE UN INCONTRO E INTERVENTI URGENTI:
LO UTTARO DI CASERTA È TUTTO UN DISASTRO

Oggi il Comitato Emergenza Rifiuti di Caserta ha scritto in una lettera ad Alessandro Pansa ^, neocommissario per l’emergenza rifiuti in Campania: «Qualche giorno fa, in un’intervista, lei ha dichiarato: “Dirò sempre la verità, d’altro canto quando dico le bugie subito mi sgamano” . Noi le vogliamo credere e collaborare nonostante alcune incaute affermazioni circa la discarica illegale. “Lo Uttaro funziona bene” , lei ha affermato. Dottor Pansa, le cose non stanno così».
Il Comitato Emergenza Rifiuti, anche per conto di altre associazioni per l’ambiente della provincia di Caserta, con la sua lettera ha inviato a Pansa notizie e certificazioni aggiornate sul disastro lo Uttaro e un’allegata “Storia di una bugia” ^. Chiedendo provvedimenti adeguati e un incontro urgente. Sottolineando che per ripristinare le condizioni minime di sicurezza sanitaria e ambientale la discarica lo Uttaro è da chiudere al più presto, che tutta l’area è da bonificare e da mettere in sicurezza.

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LETTERA DUE AI TRE SINDACI

Posted by ambienti su luglio 10, 2007

Allargare il “Comitato dei garanti” per il controllo della discarica lo Uttaro è stata una manovra per intralciare il lavoro dei due tecnici indicati dal Comitato Emergenza Rifiuti e dalle associazioni per l’ambiente di Caserta? I tre nuovi neogaranti – il sindaco di Maddaloni, Michele Farina, quello di San Marco Evangelista, Vincenzo Zitiello, e quello di San Nicola La Strada, Angelo Pascariello – hanno da poco ricevuto dal Comitato Emergenza Rifiuti una lettera con allegati documenti allarmanti ^ sul funzionamento della discarica. Finora non se ne sono dati per inteso e hanno invece cincischiato su regolamenti e sulla nomina di un presidente. Cose interessanti se il tempo fosse infinito. Ma per lo Uttaro e i suoi veleni il tempo stringe. Perciò il Comitato Emergenza Rifiuti ha indirizzato ai tre sindaci una seconda lettera. Di seguito riprodotta.
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AI TRE SINDACI NUOVI GARANTI

Posted by ambienti su luglio 8, 2007

Da pochi giorni i sindaci di Maddaloni, Michele Farina, di San Marco Evangelista, Vincenzo Zitiello, e di San Nicola La Strada, Angelo Pascariello, sono stati cooptati nel “Comitato dei garanti” per il controllo della discarica lo Uttaro ^ , di cui facevano già parte il sindaco di Caserta Nicodemo Petteruti e il presidente della Provincia Sandro De Franciscis. Il Comitato Emergenza Rifiuti Provinciale, a cui partecipano attivamente anche cittadini dei suddetti comuni, d’intesa con altri comitati e associazioni per l’ambiente, ha voluto aiutare questi sindaci a svolgere l’impegnativo compito trasmettendo loro atti delle visite ispettive compiute, a partire da maggio, dai soli due tecnici presenti tra i “garanti”, tecnici nominati su indicazione dei comitati per l’ambiente.
In questa lettera cliccando su ogni titolo si può leggere il relativo documento inviato ai sindaci
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COMITATO EMERGENZA RIFIUTI

Caserta, 04 luglio 2007
Ai sigg. Sindaci dei comuni di Maddaloni, S.Marco Evangelista, S.Nicola La Strada e p.c. alla Stampa – Loro sedi

Oggetto: trasmissione atti ispettivi e nota al Commissario di Governo per l’emergenza rifiuti in Campania. Alleg. n.12

Per opportuna conoscenza e allo scopo di promuovere atti e azioni dalle SSLL nella qualità di sindaci, a tutti i livelli istituzionali e di controllo nazionali ed europei si allegano i seguenti atti:

  1. Lettera al dr. Bertolaso e altri del 2 luglio 2007 ^ ;

  2. Copia verbale n.1 del 21 maggio 2007 del Comitato dei Garanti ^ ;

  3. Nota del Comitato dei Garanti al Comitato Emergenza Rifiuti del 22 maggio 2007 ^ ;

  4. Nota del Comitato dei garanti sulla visita ispettiva all’impianto ex cdr di Santa Maria C.V. del 26 maggio 2007 ^ ;

  5. Copia verbale n.2 del 30/05/2007 del Comitato dei Garanti ^ ;

  6. Copia verbale n.3 del 19/06/2007 del Comitato dei Garanti ^ ;

  7. Copia verbale n.4 del 27/06/2007 del Comitato dei Garanti ^ con allegate nn.7 fotografie del rilievo effettuato presso la discarica illegale del 27 giugno 2007 ^ .

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UNO PER TUTTI A SAN NICOLA

Posted by ambienti su giugno 26, 2007

Il cittadino Antonio Rossi non demorde. Ieri è stato lui a illustrare le ragioni dei No Uttaro al convegno a Le Calorie. Oggi ha scritto un’altra lettera al sindaco di San Nicola La Strada Angelo Pascariello, dopo quella inviata il 13 giugnio scorso^ .
–––––––––––––––
Egregio signor Sindaco,
prendo atto che ha letto in data 21/6/2007 la mia comunicazione del 13/6/2007 e la ringrazio.
Resto in fiduciosa attesa di una sua risposta, visto l’aumento vertiginoso ,in questi giorni di gran caldo, dei miasmi provenienti dalla discarica Lo Uttaro, che costringono gran parte dei cittadini da lei amministrati a non poter mettere il naso fuori dalla finestra, per non rischiare di morire asfissiati dalla puzza nauseabonda che avvolge tutta la nostra sfortunata città.

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LETTERA AI CONSIGLIERI COMUNALI

Posted by ambienti su giugno 22, 2007

CHE STATE FACENDO PER RIMEDIARE AI DISASTRI PROVOCATI DALLA DISCARICA LO UTTARO?

Lettera integrale in PDF →

Oggi a tutti i consiglieri del Comune di Caserta il Comitato Emergenza Rifiuti cittadino ha inviato una lettera di sollecitazione a occuparsi concretamente dei disastri della discarica lo Uttaro con i suoi annessi. E a dare in proposito risposte chiare alla popolazione.
L’appello è a ogni consigliere, personalmente, in modo che per nessuno sia possibile fare domani lo scaricabarile di fronte ai segnali sempre più allarmanti provenienti dai controlli su lo Uttaro, quelli in loco da parte dei periti ufficiali del “Comitato dei garanti” e quelli recuperati tra documenti finora intenzionalmente trascurati da chi ha deciso di riaprire la discarica.

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SINDACO DI SAN NICOLA, CI SEI?

Posted by ambienti su giugno 13, 2007

In zona lo Uttaro si è scoperto che il deposito di automezzi della SACE, sulla via Appia, era in pratica un ulteriore sito abusivo e incontrollato per lo stoccaggio di rifiuti. Ieri la tv locale Teleluna ha mostrato immagini impressionanti della nuova montagna d’immondizia fatta crescere lì “sbadatamente”. Per fortuna, su segnalazione di alcuni cittadini di San Nicola La Strada, sono intervenuti i carabinieri del NOE (Nucleo Operativo Ecologico) e hanno messo sotto sequestro parte del deposito. Più di questo loro non possono fare.
Il sindaco di Caserta Petteruti sappiamo che posizione ha. Secondo lui bisogna soffrire in silenzio: quelli che protestano per lo Uttaro sono “strumentalmente aizzati”. E il sindaco di San Nicola La Strada, Angelo Pascariello? Ai sannicolesi sembra che il loro sindaco faccia di tutto per tenersi defilato di fronte alle sconcezze denunciate recentemente nel suo territorio. Per lo Uttaro si trincera dietro il fatto che lui non ha avuto alcun ruolo – ed è vero – nella definizione del famigerato “Protocollo d’intesa” che ha trasformato la sua cittadina in un monnezzaio provinciale o regionale.
Il paradosso è che la discarica lo Uttaro, pur trovandosi tecnicamente nel territorio di Caserta, investe con i suoi miasmi innanzitutto i sannicolesi. E un sindaco al benessere e alla salute dei propri concittadini dovrebbe un po’ pensarci. L’unica maniera che avrebbe un sindaco per tenersi defilato di fronte a certe questioni sarebbe, in realtà, dimettersi.
Siccome il sindaco Pascariello sta ancora al suo posto, in riferimento agli ultimi eventi un cittadino dei Comitati per l’Ambiente gli ha chiesto di prendere apertamente posizione su lo Uttaro, e di compiere ogni atto necessario per tutelare la cittadinanza, con la seguente lettera indirizzata a lui e a Giuseppe Russo, assessore dell’Unione dei Comuni “Calatia”.
______________________________ 

Egr. Sig. Sindaco e Ass.re Russo,
con la presente Vi prego gentilmente voler informare la cittadinanza su quali azioni intende esercitare il comune di San Nicola e l’Unione dei Comuni Calatia contro l’ennesimo attentato alla salute pubblica dei cittadini del nostro comune, perpetrato dal Sindaco del comune di Caserta il quale, oltre ad aprire una discarica a pochi metri dalla nostra citta’, ha permesso di fatto l’apertura di un sito abusivo di trasferenza nel deposito automezzi della Sace sito sulla via Appia, praticamente nella nostra citta’.

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LETTERA A BERTOLASO

Posted by ambienti su giugno 12, 2007

DA LO UTTARO, CASERTA, RICHIESTE A BERTOLASO DOPO LA MANIFESTAZIONE DI SABATO SCORSO BLOCCATA DALLA POLIZIA.
IL COMITATO EMERGENZA RIFIUTI PROVINCIALE SCRIVE AL COMMISSARIO GOVERNATIVO. PER LA DISCARICA LO UTTARO LA SITUAZIONE È INSOSTENIBILE. SONO STATE FORNITE NOTIZIE FALSE PER CONSENTIRE LA RIAPERTURA E C’È GRAVE RISCHIO PER LA SALUTE DELLA POPOLAZIONE. PER GIUNTA NELL’ATTUALE FUNZIONAMENTO DELLA DISCARICA VENGONO TRASCURATE NORME MINIME ESSENZIALI.
I COMITATI PER L’AMBIENTE SFIDUCIANO L’ACSA 3 CHE GESTISCE IL SITO E INVOCANO L’INTERVENTO DEL GENIO MILITARE, DELL’ENEA, DELL’ISTITUTO SUPERIORE DELLA SANITÀ E DEL SERVIZIO GEOLOGICO NAZIONALE. CHIEDONO A BERTOLASO ANCHE UN NUOVO INCONTRO.
IL COMITATO EMERGENZA RIFIUTI HA ELABORATO UN PIANO DEL CICLO DEI RIFIUTI PER LA PROVINCIA DI CASERTA E SI DICHIARA DISPOSTO A DARE UNA MANO, PER EVITARE IL DISASTRO SANITARIO E UNA COMPLETA ROTTURA SOCIALE: BASTA CON I TEMPOREGGIAMENTI DELLE COMMISSIONI PARTORITE TRA I MISTERI DELLA POLITICA LOCALE, TANTOPIÙ CHE ALCUNI CHE POTREBBERO FAR PARTE DELLA COMMISSIONE PROVINCIALE DA QUALCHE GIORNO STANNO IN GALERA.

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BONIFICA INFORMATICA

Posted by ambienti su giugno 7, 2007

E’ stata diffusa ieri, dall’Ufficio Relazioni Esterne del Comune di Caserta, una lettera aperta del sindaco Petteruti al Commissario Bertolaso. Continua a definire i comitati per l’ambiente “settori della cittadinanza strumentalmente aizzati”.
E’ vero che in molti siamo “aizzati”, ma solo dalla Grande Puzza e da legittime e fondate preoccupazioni per la nostra salute. Che al sindaco evidentemente non interessano.
Fare retromarcia su Lo Uttaro non è impossibile ed è indispensabile. Ora che ci sono segnalazioni sempre più evidenti (rapporto OMS CNR, relazioni del Comitato dei Garanti, denunce dei Medici per l’Ambiente)  di un’emergenza sanitaria. L’intera area Lo Uttaro dovrebbe solo essere bonificata e messa in sicurezza. Come, d’altra parte, era stato già previsto per legge prima dello sciagurato “Protocollo d’intesa” di novembre.
Nella lettera di Petteruti a Bertolaso sembra di scorgere anche una drammatica conferma delle difficoltà economiche in cui versa il Comune. Perché, in questo, non dare una mano al sindaco? Visto che siamo cittadini preoccupati dell’interesse comune e che, dopotutto, questo sindaco la maggior parte di noi lo ha votato. Perciò all’Ufficio Relazioni Esterne del Comune abbiamo offerto un suggerimento col seguente messaggio:

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UNA CITTÀ DISCARICATA

Posted by ambienti su Maggio 30, 2007

UN ESPOSTO AL PREFETTO DAL COMITATO EMERGENZA RIFIUTI :
NON È VERO CHE LA DISCARICA SERVE A TENERE PULITA CASERTA

Il sindaco Petteluttaro ci ha da poco invitati ad ammirare le vie che la sua amministrazione ha reso linde. Il Comitato Emergenza Rifiuti di Caserta ha provato a guardarsi intorno e ne è venuta fuori una lettera-esposto consegnata oggi al Prefetto della città Elena Stasi. I fatti denunciati nell’analisi sembrano entrarci poco con la resistenza a Lo Uttaro. Anzi questa resistenza appare l’unico contrasto al tentativo di trasformare definitivamente Caserta in un enorme immondezzaio, in una città tutta “discaricata”.
L’esposto è meticolosamente argomentato. A Caserta la pulizia non si fa dappertutto e perlopiù si fa malissimo. Il Comune non provvede a rimediare alle gravi carenze di organizzazione e di attrezzature. Nel rapporto tra Comune e Sace (la società che ha in appalto il servizio di pulizia) è difficile capire chi si comporta peggio con la controparte. L’assessorato all’ecologia non fa controlli adeguati. A farne le spese sono i cittadini che pagano una delle TARSU più salate d’Italia e spesso hanno «un sito di stoccaggio provvisorio sotto casa», mentre la raccolta differenziata si risolve in una beffa.
Caserta è descritta come una capitale del percolato, lo scolo marcio dei rifiuti che è decine di volte più inquinante del liquido di fogna. Perchè, anche quando i rifiuti vengono rimossi, l’igienizzazione intorno ai cassonetti viene fatta poco e malissimo.
La richiesta rivolta dal Comitato al Prefetto è di immediati riscontri operativi «visto che con l’approssimarsi dell’estate la situazione potrà ulteriormente aggravarsi se non ci saranno interventi immediati».

Lettera-Esposto sui Rifiuti Urbani >

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RIEPILOGO PER IL PRESIDENTE

Posted by ambienti su Maggio 30, 2007

Ieri il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha fatto un tour in Campania. Il Comitato Emergenza Rifiuti di Caserta, d’intesa con altre associazioni nel territorio intorno a Lo Uttaro, ha inviato al presidente una lettera che riepiloga la storia infame della discarica e chiede il rispetto della legalità e la chiusura dell’impianto.
Nella lettera viene ricordato che su Lo Uttaro sono state presentate 5 denunce penali, 2 ricorsi ex art. 700 cpc, 1 ricorso al TAR. L’appello al presidente è perché metta i magistrati della Procura di Santa Maria Capua Vetere in condizioni di svolgere presto e bene il loro lavoro.
Lo Uttaro e i suoi annessi sono una bomba chimica che continua a esplodere lentamente e continuamente viene ricaricata. A due passi da quartieri densamente abitati.

Lettera al Presidente Napolitano su Lo Uttaro

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LETTERA SUI RIFIUTI AL SENATORE BARBIERI

Posted by ambienti su Maggio 23, 2007

Lettera aperta al Senatore Roberto Barbieri,
Presidente della Commissione di inchiesta parlamentare sul ciclo dei rifiuti

Illustre Senatore,
a “Cominciamo Bene”, stamattina su Raitre, Lo Uttaro di Caserta non c’era. È stato di nuovo censurato. Nella trasmissione, alla quale lei ha partecipato, nessuno ha detto che Lo Uttaro è illegale, che si trova a poche centinaia di metri da zone densamente abitate, che emana puzze e veleni direttamente addosso alla popolazione. Solo il rappresentante di Terzigno ha provato a dirne qualcosa. Lui sembrava avere le idee chiare sul disastro Lo Uttaro, anticipo impressionante delle catastrofi che potrà provocare la linea del supercommissario Bertolaso.
Ma lei, Senatore Barbieri, quel discorso lo ha subito censurato: la discarica Lo Uttaro è stata proposta dagli amministratori locali, non è possibile metterla in discussione.
Illustre Senatore, i Comitati per l’Ambiente di chi vive intorno a Lo Uttaro – a Caserta, San Nicola La Strada, Maddaloni, San Marco Evangelista – ritengono invece che una discussione sensata sui rifiuti in Campania debba cominciare proprio da qui. Soprattutto ora che una perizia tecnica ha dimostrato che Lo Uttaro è del tutto illegale, che è una “scimmiottatura” di discarica a norma, che è un attentato a danno della popolazione, che è una truffa politica e mediatica contro l’intelligenza di tutti gli italiani.
L’accordo per la discarica Lo Uttaro, sottoscritto dal Presidente della Provincia di Caserta Alessandro De Franciscis e dal sindaco Nicodemo Petteruti senza consultare le rispettive assemblee, è frutto dell’asse di potere tra i suddetti e il governatore Bassolino. Una scelta interessata, compiuta pur se si disponeva di diverse alternative in linea con le norme e il buon senso, un accordo contro la volontà dei cittadini elettori che avevano votato De Franciscis e Petteruti aspettandosi da loro un impegno e una svolta sui gravi problemi dell’ambiente nel territorio casertano.
Lo Uttaro è effetto di un demenziale tradimento. Di un modo stolto di concepire l’autorità politica in democrazia, che sta provocando, per la sua natura illecita, una grave frattura sociale.
Chi governa sembra aver rimosso la questione della legalità. Ma così perderà per sempre i cittadini, non solo alla propria parte politica ma alla politica in generale e alle istituzioni. E nel nostro Sud, dove i cittadini onesti vivono spesso condizionati dal potere della criminalità organizzata, la definitiva trasformazione della politica in puro esercizio di potere sarà un altro disastro irrimediabile. In chi si potrà confidare più?
In queste ore si continua a ripetere che per la questione dei rifiuti in Campania non bisogna cedere alle contestazioni delle popolazioni locali. Come se le popolazioni locali fossero tribù primitive nemiche dello Stato, anziché cittadini che stanno contestando gli effetti di 13 anni – tanti sono gli anni dell’emergenza rifiuti – di malgoverno della cosa pubblica. Malgoverno che sta culminando, da parte del potere politico, in azioni militari per imporre ciecamente le soluzioni pensate da pochi contro la ragione, contro i cittadini, contro la legalità. Forse non ve ne rendete conto, ma ripassando i vostri manuali di politica – se tra voi governanti c’è ancora qualcuno che ha qualche briciolo di cultura politica – vi accorgereste che questo è uno degli schemi esemplari dei colpi di stato.
Non fanno parte di tribù incivili quelli che vogliono difendersi dai diktat del sig. Bertolaso. Loro sono invece i cittadini più consapevoli dei problemi dell’ambiente e della civiltà. Loro vogliono difendere il loro territorio, per Lo Uttaro anche direttamente e immediatamente la loro vita e la legalità. Si legga il recente rapporto dell’OMS, si faccia una chiacchierata con la dottoressa Carmela Buonomo, dirigente anatomopatologa dell’Ospedale di Caserta, che ha sott’occhio la situazione tumori. Invece di permettere che si mandino gli agenti della Digos a sorvegliare e a intimidire le pacifiche assemblee dei Comitati per l’Ambiente.
Ora una perizia tecnica – la prima permessa, a un mese dalla riapertura della discarica illegale – dice che a Lo Uttaro non vengono rispettate neanche le norme minime previste dalla legge per l’impianto in sé. Lo Uttaro è di fatto un crimine contro la legalità e la salute. Lo sapevate già voi governanti? È per questo che di chi si ammalerà e morirà per i veleni de Lo Uttaro non si deve parlare? Come non bisognava parlare dei desaparecidos nell’Argentina del regime militare? Nel nostro territorio dovrà supplire ancora una volta la magistratura all’insipienza e agli interessi di un mondo politico vecchio, che parla di un futuro che non vedrà mai?

Coordinamento Comitati per l’Ambiente di Caserta, San Nicola La Strada, Maddaloni, San Marco Evangelista

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