AMBIENTI

Blog di Resistenza Ambientale

RELAZIONE LEMBO-SANTAGATA ottobre 2007

Una discarica allestita e gestita male, senza rispetto delle norme e della sicurezza per l’ambiente. Con immissione di rifiuti tal quali o solo tritovagliati, con il micidiale percolato che scorre fuori controllo, con contrasto irregolare della dispersione eolica, dell’accesso dei volatili e dell’emissione di odori (in pratica la fetenzia e la puzza velenose che si spargono nell’aria e arrivano addosso a chi ha la casa lì intorno, anche a pochi passi). E con il rischio che i difetti dell’allestimento facciano cedere la geomembrana accrescendo il disastro per l’ambiente e la popolazione. In più le cose vanno male al sito di trasferenza, che dovrebbe essere già bonificato, e nell’impianto CDR di Santa Maria Capua Vetere.

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COMITATO DEI GARANTI PER LA DISCARICA LO UTTARO, CASERTA
ord. Comm. n. 142 del 11 maggio 2007 in riferimento a Protocollo d’Intesa del 11 novembre 2006
RELAZIONE ATTIVITA’ PERIODO 11 MAGGIO – 30 SETTEMBRE 2007
Redatta da dott. Giuseppe Lembo dott. Nicola Santagata
Presentata alla nella riunione del Comitato Garanti
nell’incontro dell’11 ottobre 2007
PREMESSA
Il giorno 11 novembre 2006 viene stipulato tra il Commissariato di Governo per l’emergenza rifiuti nella regione Campania, la Provincia di Caserta ed il Comune di Caserta un Protocollo d’Intesa per la definizione e successiva attuazione di un programma di azioni e interventi di riqualificazione ambientale nei territori della Provincia di Caserta. Il Protocollo d’Intesa prevede, inoltre, tempi e modalità di attuazione dello stesso ed ha interessato, in particolare, l’apertura del sito di discarica per rifiuti non pericolosi in località “Lo Uttaro” nel territorio comunale di Caserta. La gestione del citato sito di discarica è affidata al Consorzio di bacino A.C.S.A. CE/3.
Il Protocollo d’Intesa prevede, a fronte dell’apertura del sito di discarica, l’impegno da parte del Commissariato di una serie di azioni a favore della Provincia e del Comune di Caserta. Il Consorzio A.C.S.A. CE/3, in qualità di Ente Gestore del sito di discarica “Lo Uttaro”, ha redatto il Piano di Gestione Operativa (PGO) e il Piano di Sorveglianza e Controllo (PSC) per la discarica in oggetto.
In seguito all’allestimento ed apertura (24 aprile 2007) della discarica “Lo Uttaro” viene istituito (con ord. Comm. n. 142 del 11 maggio 2007) il “Comitato dei Garanti” composto dal Presidente della Prov. di CE, dal Sindaco del comune di CE, dal dott. Giuseppe Lembo e dal dott. Nicola Santagata poi integrato (con ord. Comm. n. 208 del 29 giugno 2007) con i Sindaci dei comuni di San Nicola L.S., San Marco Ev. e Maddaloni.
Obiettivo del suddetto Comitato è quello di adottare tutte le opportune iniziative volte a garantire che l’esercizio delle attività previste dal Protocollo d’Intesa avvenga nel rispetto di tutte le norme e misure previste per evitare che dall’esercizio stesso possa derivare pregiudizio per la salute e per l’igiene pubblica, nonché per la tutela dell’ambiente circostante.
Lo scopo dell’incontro odierno è quello di illustrare le attività del dott. Giuseppe Lembo e del dott. Nicola Santagata in qualità di membri del Comitato dei Garanti, in merito all’allestimento e gestione del sito di discarica in località “Lo Uttaro” affidato al Consorzio di bacino A.C.S.A. CE/3.
BREVE DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’ SVOLTE
PERIODO 11 MAGGIO-30 SETTEMBRE 2007
Raccolta informazioni
Per garantire una corretta comprensione dello stato di fatto si è resa necessaria la raccolta di informazioni e documenti dei vari soggetti competenti coinvolti, tra i quali: Struttura Commissariale, Provincia di Caserta, Consorzio A.C.S.A. CE/3 e ARPAC.
In particolare, la richiesta di documentazione si è concentrata sull’allestimento e gestione della discarica “Lo Uttaro” e sulle analisi effettuate sui campioni di rifiuti da parte dell’Ente Gestore.
Sopralluoghi
Durante il periodo considerato sono stati effettuati n. 9 (nove) sopralluoghi presso la discarica “Lo Uttaro”, n. 2 (due) sopralluoghi presso il sito di trasferenza il località “Lo Uttaro” e n. 1 (uno) sopralluogo presso il sito di selezione regionale ex- CDR di Santa Maria C.V. (CE).
Come si evince dai verbali, le visite nei siti citati sono state eseguite in presenza di dipendenti o responsabili dei Consorzi o Società interessate.
Attività
Per quanto riguarda l’organizzazione interna del Comitato dei Garanti si è fatto presente, quando se ne è avuta l’opportunità, della necessità di un regolamento interno per favorire un’attività congiunta dei singoli membri senza compromettere la funzionalità del Comitato stesso.
DISCARICA PER RIFIUTI NON PERICOLOSI LOCALITA’ “LO UTTARO”, CASERTA
La discarica è autorizzata a ricevere solamente rifiuti solidi urbani (RSU) prodotti nell’ambito della Provincia di Caserta in uscita dall’impianto di selezione regionale ex- CDR di Santa Maria C.V. (CE).
L’attività di conferimento dei rifiuti è iniziata in data 24 aprile 2007, a seguito del nulla osta all’esercizio del Commissario Delegato per l’Emergenza Rifiuti nella regione Campania (ord. Comm. n. 103 del 19/04/07 e ord. Comm. n. 105 del 23/04/07).
Nel corso di ogni sopralluogo sono state eseguite le verifiche di seguito descritte ed è stato redatto apposito verbale, consegnato in copia al Gestore e trasmesso per opportuna conoscenza al Commissariato di Governo.
OPERE DI CONTENIMENTO DELL’IMPIANTO
Protezione fondo invaso e pareti laterali
Come si evince dal terzo Report Sorveglianza e Controllo elaborato dall’Ente Gestore A.C.S.A. CE/3 la protezione del fondo invaso ha previsto la realizzazione di una barriera geologica costituita da due strati di spessore 1,5 metri ciascuno (piroclastite argillificata artificiale e argilla). Sulla barriera geologica sono stati posti in successione (dal basso verso l’alto): un geocomposito bentonico, n. 2 membrane in polietilene (HDPE) e un deposito di materiale arido (spessore 50 cm). All’interno di quest’ultimo è stata realizzata la rete di canali di raccolta e drenaggio del percolato con una pendenza imprecisata, in quanto a tutt’oggi non è stata fornita alcuna notizia e/o documentazione in merito.
Si precisa che i lavori di adeguamento del fondo della discarica e la realizzazione del “primo anello” sono avvenuti in data antecedente l’istituzione del “Comitato dei Garanti”. Per tale motivo non si è avuto modo di assistere alla realizzazione degli stessi.
Il primo accesso in discarica è avvenuto in data 21 maggio 2007, ed in riferimento alla protezione delle pareti laterali (uniche visibili al momento del sopralluogo), si è constatato che “in alcuni punti dell’invaso la seconda geomembrana presentava una non perfetta saldatura tra i vari fogli che compongono lo strato di impermeabilizzazione del lato nord verso la scarpata”.
In occasione del secondo sopralluogo (30 maggio 2007) si è proceduto a verificare lo stato di impermeabilizzazione del “secondo anello”, in particolare nella parte Est e Sud-Est della discarica (in prossimità della rampa di accesso dei camion). Nel corso della visita effettuata si è constatato che i fogli delle geomembrane non risultavano, in alcuni punti, perfettamente termosaldati tra loro nella zona ispezionata. Come risulta dai verbali (del 30 maggio 2007 e del 19 giugno 2007) è stato richiesto di poter presenziare alla impermeabilizzazione del “terzo anello” fin dalle prime fasi della suddetta operazione.
In riferimento alla richiesta di poter assistere alle operazioni di allestimento del “terzo anello”, si precisa che i verbalizzanti (membri del Comitato dei Garanti) non hanno ricevuto alcuna comunicazione. In particolare, il giorno 27 giugno 2007 al dott. Nicola Santagata (con delega del dott. Giuseppe Lembo) presentandosi presso la discarica alle ore 9:00 gli è stato impedito l’accesso fino alle ore 12:00 su disposizione telefonica dell’Ing. Limatola (direttore generale del Consorzio A.C.S.A. CE/3). In seguito al sopralluogo è stato notato, ancora una volta, che i fogli della geomembrana per la impermeabilizzazione del “terzo anello” non risultavano perfettamente termosaldati tra di loro per tutto il perimetro della discarica. Solo in data 19 luglio 2007 si è avuto modo di visionare la saldatura della geomembrana di impermeabilizzazione del “quarto anello” in fase di realizzazione. Nel corso dell’ultimo sopralluogo, in data 26 settembre 2007, si è verificato che è in fase di completamento l’impermeabilizzazione del “sesto anello” e che al momento della visita lo stesso anello era costituito solo dallo strato di argilla sui tre lati della discarica. In riferimento a quanto appena dichiarato si è constatato che i rifiuti vengono conferiti ed abbancati all’interno dell’invaso in una zona superiore rispetto al “sesto anello”.
Si rende noto che, in seguito alle perplessità emerse sulla realizzazione degli “anelli” del pacchetto impermeabilizzante delle pareti invaso riscontrate nel corso dei sopralluoghi effettuati, in data 04 luglio 2007 i componenti del “Comitato dei Garanti” sono stati invitati ad un incontro presso gli uffici della Struttura Commissariale (prot. 16170/CD) per ricevere chiarimenti in merito. Il suddetto incontro, con telegramma inviato dal Consorzio A.C.S.A. CE/3 agli scriventi, veniva rinviato al 06 luglio 2007 presso la Prefettura di Caserta. Nel corso di tale riunione presieduta dal Vice Prefetto Vicario – dott. Francesco Provolo – assistito dalla dott.ssa Emilia Tarantino avvenuta alla presenza dei membri del “Comitato dei Garanti”, del Prof. Michele Greco – Comm. di Governo -, dell’Ing. Antonio Limatola – direttore generale A.C.S.A. CE/3 -, dell’Arch. Biagio Vagliviello – responsabile discarica “Lo Uttaro” -, del dott. Francesco Del Piano – consulente A.C.S.A. CE/3 -, del dott. Pasquale Moschella – capo impianto Fisia Italimpianti – è stato repentinamente interrotto un tentativo di chiarimento sulle modalità di allestimento della discarica tra il dott. N. Santagata e il Prof. M. Greco. Si è proceduto, invece, a discutere sulle modalità di accesso dei membri del Comitato dei Garanti in discarica.
In riferimento a quanto sopra esposto si precisa che, come descritto nel terzo Report Sorveglianza e Controllo elaborato dall’Ente Gestore A.C.S.A. CE/3, la protezione delle pareti laterali avviene con la “realizzazione di una barriera geologica costituita da una sponda a sezione trapezoidale, con base minore tre metri e base maggiore 1 metro, costituita da materiale argilloso e compattato. Sopra le sponde, una volta realizzate, viene posto il manto in HDPE di 2mm avente funzione di inviluppo dello strato di argilla e viene collegato mediante saldatura a doppia pista al telo in HDPE dell’anello sottostante”.
A tal proposito si manifesta preoccupazione sulla tenuta del telo in HDPE sulle pareti laterali in quanto, considerata la forma trapezoidale dell’anello, la base minore (tre metri) andrebbe ad insistere in parte (1 metro) sulla superficie dell’anello inferiore (base maggiore) ed in parte direttamente sui rifiuti. La protezione delle pareti potrebbe essere compromessa da fenomeni di assestamento dei rifiuti sul fondo della discarica.
Si ricorda, inoltre, che l’arrivo del mezzo meccanico compattatore in discarica è avvenuto solo dopo diverse settimane dall’apertura della stessa.
Raccolta percolato e collettori
Anche per i lavori di allestimento della rete di raccolta del percolato, avvenuti in concomitanza con i lavori di adeguamento del fondo della discarica, non si è avuto modo di assistere alla loro realizzazione in quanto avvenuti prima dell’istituzione del Comitato dei Garanti.
GESTIONE DELLA DISCARICA
Sezioni impiantistiche
In generale la strada d’accesso ed, in parte, le strade interne sono mantenute libere ed in buono stato, non ci sono tracce di spargimento di materiale di rifiuto, anche la recinzione ed il cancello sono integri, senza danneggiamenti evidenti. Tuttavia su gran parte della viabilità interna all’impianto di discarica era presente, al momento dei sopralluoghi, un manto di polvere di alcuni centimetri. Durante il conferimento, verbale del 08/08/2007, è stato notato che i camion, sia nella fase di accesso che nella fase di ritorno, nel percorrere la rampa sollevavano enormi quantità di polvere.
Registrazione automezzi in ingresso
Nel corso dei sopralluoghi effettuati si è avuto modo di constatare che gli automezzi adibiti al trasporto dei rifiuti vengono registrati (numero di targa) da personale addetto prima di raggiungere la cabina di controllo pesata.
Supervisione e controllo
Secondo quanto riportato nel terzo Report Sorveglianza e Controllo elaborato dall’Ente Gestore A.C.S.A. CE/3, i rifiuti conferiti in discarica risultano esclusivamente provenienti dall’impianto di trattamento RSU di Santa Maria C.V. (CE) e risultano distinti per tipologia con codice CER 190501 (parte di rifiuti urbani e simili non compostata) e CER 191212 (sovvalli di processo). Tale classificazione viene, inoltre, riportata nel POG e in più occasioni confermata dall’Ente Gestore (A.C.S.A. CE/3) nei verbali di sopralluogo (21/05/2007;30/08/2007).
I rifiuti conferiti in discarica, al momento dei sopralluoghi, risultavano da un esame visivo e da documentazione fotografica rifiuti “tal quali” sottoposti ad un processo meccanico di tritovagliatura.
In seguito a tale osservazione in data 25 maggio 2007 si è proceduto ad un sopralluogo presso l’impianto di selezione regionale ex-CDR di S. Maria C.V. (CE). La visita guidata dal Capo Impianto Ing. Morchella e dai Signori Valvieri e Ciccarelli della Protezione Civile, addetti alla logistica dell’impianto “Lo Uttaro” e CDR di S. Maria C.V. (CE), è stata in ogni momento contrassegnata da cortesia, disponibilità e colloquio costruttivo. Da quanto osservato si precisa che i camion dei consorzi provinciali scaricano i rifiuti raccolti dai cassonetti nella vasca di recezione dell’impianto. Dalla vasca mediante operazione meccanica di sollevamento (ragno) vengono depositati in una tramoggia sul fondo della quale un pistone munito di denti con movimenti “avanti e indietro” rompe i sacchetti dei rifiuti e li tritura.
Successivamente, mediante nastro a tapparelle metalliche, i rifiuti tritati vengono convogliati nel vaglio primario, dotato di foro da 120 mm, operando la vagliatura primaria. Nella vagliatura primaria tutti i rifiuti che non passano attraverso i fori da 120 mm rappresentano il sopravaglio che compattati vanno a costituire le ecoballe. Dal vaglio primario tutti i rifiuti che passano attraverso i fori da 120 mm (umido e secco) costituiscono il sottovaglio che mediante nastro trasportatore arrivano a un vaglio secondario con fori da 60 mm: vagliatura secondaria. Dal vaglio secondario tutto ciò che passa attraverso i fori da 60 mm costituisce la sostanza organica non stabilizzata; tutto ciò che viene trattenuto costituisce il sovvallo.
Sia durante la vagliatura primaria che secondaria avviene la sottrazione di materiale ferroso mediante elettrocalamita.
Si precisa che l’Ente Gestore A.C.S.A. CE/3 ha sempre verbalizzato la tipologia dei rifiuti con codici CER contravvenendo ad una precisa e puntuale disposizione del subcommissario per l’emergenza rifiuti nella regione Campania.
E’ stato più volte constatato, nel corso dei sopralluoghi (verbali del 27/06/2007; 19/07/2007; 08/08/2007; 30/08/2007), e fatto presente all’Ente Gestore (A.C.S.A. CE/3) che non avviene l’ispezione visiva dei carichi di rifiuti conferiti (violazione art. 11, comma 3 lettera c, del D Lgs 36/2003).
Copertura rifiuti
Nel corso dei sopralluoghi si è avuto modo di constatare che non sempre (vedi verbali del 27/06/2007 e 26/09/2007) i rifiuti al termine della coltivazione vengono coperti con terreno vegetale o misto al fine di ridurre la dispersione eolica, l’accesso dei volatili e l’emissione di odori.
Lavaggio e sanificazione automezzi in uscita
Nel corso del sopralluogo del 27/06/2007 è stato verificato che non avveniva accurato lavaggio delle ruote e/o delle parti venute in contatto con i rifiuti dei camion in uscita dalla discarica.
Monitoraggio
Per quanto riguarda le attività di monitoraggio della discarica e i relativi rapporti di prova, non è stato possibile ancora oggi nonostante le numerose richieste prendere visione della documentazione prodotta dalle analisi effettuate.
Si precisa che l’Ente Gestore (A.C.S.A. CE/3) ha affidato al laboratorio Chelab le analisi delle matrici ambientali.
Facendo seguito ad una nota degli scriventi (prot. n. 014813 del 26 giugno 2007) indirizzata al Presidente e all’Assessore all’Ambiente della Provincia di Caserta in riferimento ai controlli sulle matrici ambientali, l’Ente Provincia invitava (prot. n. 0156262 del 03 luglio 2007) il Consorzio A.C.S.A. CE/3 ad attuare con effetto immediato il PSC del 05 aprile 2007 per la verifica dell’impatto dell’attività di discarica sulla qualità delle matrici ambientali con precise prescrizioni ed integrazioni al Piano stesso.
Campionamenti
Nel corso della prima visita si è notato che i campioni di rifiuto raccolti venivano conservati in condizioni non idonee a garantire risultati attendibili delle relative analisi, in quanto conservati in containers a temperature troppo elevate.
Documentazione amministrativa
Non è possibile pronunciarsi in merito alla documentazione amministrativa in quanto tutte le richieste di documentazione, ad eccezione del POG e del PSC, sono rimaste inevase.
L’Ente Gestore (A.C.S.A. CE/3), in particolare, ha più volte precisato che i rapporti di prova delle analisi non sono custoditi presso i containers della discarica ma bensì nella sede dell’Ente sita in Corso Giannone 50 – Caserta.
Captazione e smaltimento percolato
Nel corso di tutti i sopralluoghi effettuati si è riscontrata la presenza di percolato in discarica. Sin dalla prima visita si è riscontato l’inefficienza del sistema di raccolta del percolato tramite le pompe sommerse presenti e, di conseguenza, i serbatoi di raccolta dello stesso sono risultati vuoti. I tubi di mandata delle pompe sommerse dei pozzi di raccolta del percolato presentavano strozzature in più punti. La mancata captazione del percolato ha provocato l’accumulo dello stesso in enorme quantità (in data 08/08/2007 presenza di percolato in uno dei pozzi di raccolta per una profondità di circa 8 metri) sul fondo della discarica. In seguito a tali osservazioni, i responsabili della discarica dichiarano che nel mese di agosto è stato effettuato un prelievo di percolato di 35.000 litri. (verbale del 30/08/2007).
In occasione dei sopralluoghi del 27/06/2007, 30/08/2007 e del 26/09/2007 si è constatata presenza di percolato in un invaso minore nei pressi della rampa di accesso dei camion (lato nord-est della discarica).
SITO DI TRASFERENZA
LOCALITA’ “LO UTTARO”, CASERTA
RIMOZIONE DEI RIFIUTI
Descrizione attività
In data 30 agosto 2007 e 17 settembre 2007, si è proceduto ad effettuare un sopralluogo nei pressi del sito di trasferenza in località “Lo Uttaro” – Caserta – al fine di verificare la rimozione dei RSU giacenti nel sito di discarica così come previsto dal Protocollo d’Intesa del 11 novembre 2006 art. 2, punto g. Durante i sopralluoghi erano in corso le attività di separazione meccanica del rifiuto tramite operazione di tritovagliatura con fori da 60mm.
Si fa presente che le operazioni di rimozione dei rifiuti, giacenti ormai da diversi anni nel sito, provocano forti esalazioni che aggiunte a quelle provenienti dal sito adiacente di discarica si ripercuotono sulla popolazione dei comuni limitrofi. Le operazione sopra descritte avvengono in modo molto lento, in quanto è presente un solo mezzo di tritovagliatura di ridotta capacità.
Al momento del sopralluogo i membri del “Comitato dei Garanti” hanno contattato telefonicamente il responsabile D.P.O. della Recam S.p.A. per avere notizie del piano operativo che risultava, in data 17 settembre 2007, ancora non firmato dagli organi competenti. Anche in questo caso è stata fatta richiesta di ulteriore documentazione, in particolare sul piano suddetto. Richiesta rimasta inevasa.
dott. Giuseppe Lembo e dott. Nicola Santagata