AMBIENTI

Blog di Resistenza Ambientale

Archive for gennaio 2010

UN SINDACO DA SMALTIRE

Posted by ambienti su gennaio 12, 2010

A Caserta non ci ha fatto piacere leggere ieri su Il Sole 24 ore che il sindaco Nicodemo Petteruti è, tra i sindaci dei capoluoghi di provincia  italiani, il meno amato dai suoi cittadini e tra quelli che hanno maggiormente perso il consenso di chi li ha votati. Secondo i risultati di un sondaggio realizzato per il quotidiano da IPR Marketing ^ che colloca Petteruti in centodecima posizione, l’ultima.
Certo non ci siamo sorpresi. Per i problemi dell’ambiente, in particolare per quello dei rifiuti, uno dei peggiori che ha avuto la città da quando Petteruti è sindaco, glielo abbiamo detto in ogni modo che stava sbagliando tutto. Ma lui, con crescente arroganza, come rivolgendosi a suoi sempre più immaginari fan’s club ^ , ha persino dichiarato che avrebbe spazzato via i “rifiuti morali” rappresentati dai cittadini che si permettevano di criticarlo.
Non ci ha fatto piacere leggere i risultati del sondaggio perché esso mostra in modo ancora più evidente che a Caserta siamo ormai fuori da ogni logica di ragionevole amministrazione politica. Sappiamo  che è inutile aspettarsi da Petteruti un sussulto di senso della decenza che dovrebbe indurlo a vere dimissioni, non simulate come quelle che ha finto di dare qualche volta. Ma gli altri che, tra varie peripezie, hanno contribuito a tenere insieme la sua giunta, possibile che siano tutti ineluttabilmente soggiogati dal fetente incantesimo che è stato l’amministrazione Petteruti? Un’amministrazione non solo pessima in generale, ma spudoratamente ingannevole nei confronti della maggioranza di elettori che l’aveva scelta per un desiderio di riscatto in cui era essenziale la questione dell’ambiente.
Con quali altri affari in pentola riesce a tenere gli altri legati questo sindaco? Perché non si dimettono tutti e non lo lasciano solo con le sue fisime? Se restano complici di questo disastro evidente, con che facce e con che speranze si presenteranno – loro e i movimenti politici a cui appartengono – a una prossima competizione elettorale? O contano sulla possibilità che a Caserta i voti si riescano a ottenere con metodi molto diversi dalla ricerca del consenso per una buona amministrazione a vantaggio della generalità dei cittadini?

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LA BATTAGLIA DEI SINDACI

Posted by ambienti su gennaio 12, 2010

I sindaci dei comuni della Campania riuniti questa mattina nella Sala delle armi del Maschio Angioino continuano a contestare il decreto legge 195 ^ che prescrive per la Campania il passaggio alle province della gestione dei rifiuti e della corrispondente riscossione della Tarsu o Tia. I sindaci hanno chiesto un incontro con tutti i parlamentari della regione.
I cittadini che hanno seguito la vicenda sono sempre più preoccupati. Molti sindaci nel corso della lunga emergenza rifiuti hanno dato pessime prove, ma il decreto governativo non lascia intravedere  vie già concrete per una gestione alternativa efficiente. Altro che fine dell’emergenza. E minaccia salassi economici per tutti i residenti nella regione, per coprire le spese smisurate di cui è almeno corresponsabile la gestione commissariale governativa durata 15 anni.

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IL SOTTOSEGRETARIO INVISIBILE

Posted by ambienti su gennaio 8, 2010

Il sottosegretario Guido Bertolaso oggi è scomparso. In contrasto con il suo solito presenzialismo, stamattina non si è presentato all’appuntamento con i sindaci campani a Napoli per discutere del decreto-legge 195 ^ da lui fortemente ispirato. A ricevere i sindaci a palazzo Salerno c’erano il generale Mario Morelli e i consulenti giuridici del Commissariato ai rifiuti che, secondo il decreto-legge, dovrebbe passare le consegne a Regione e Province per la gestione post-emergenza.
I sindaci hanno sottolineato le incongruenze evidenti del decreto e i problemi gravi che il tentativo di applicarne le norme potrà creare. Ne riparleranno riuniti tutti in assemblea al Maschio Angioino di Napoli lunedì prossimo 11 gennaio.
La riunione di con i sindaci stamattina era stata indetta anche per sondare gli umori e diffondere inviti alla calma. In quanto a questo è stata un fiasco. I sindaci sono più che mai bellicosi. E i prevedibili effetti sui cittadini di questa “fine dell’emergenza” sono – come abbiamo spiegato altrove ^ – molto preoccupanti.
Affiora un problema politico serio. Si può permettere questo governo di fare un clamoroso flop sulla fine dell’emergenza rifiuti mettendosi contemporaneamente contro gli amministratori locali – di ogni colore politico – e tutti i cittadini potenziali elettori?
Dopo le prime reazioni al decreto-legge 195 , in alcuni rappresentanti della maggioranza governativa – edotti sulla questione da amministratori locali della loro parte politica – stanno finalmente diventando consistenti i dubbi sulla competenza di Bertolaso. Qualcuno ha cominciato a chiedersi: «Ma i consulenti giuridici non si potevano consultare prima di avviare questo casino?». Ciò spiega probabilmente l’assenza di stamattina.

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UN DECRETO O UNA BARZELLETTA?

Posted by ambienti su gennaio 8, 2010

L’IMMEDIATA GESTIONE PROVINCIALE DEI RIFIUTI
E I SUOI EFFETTI SULLE TASCHE DEI CITTADINI.
DAL COMER DI CASERTA ECCO UN COMMENTO
ALLE STRANE TROVATE DEL DECRETO-LEGGE 195.
CI SAREBBE DA RIDERE SE LE NUOVE NORME
NON MINACCIASSERO ALTRI GUAI IN CAMPANIA.

Il commento evidenzia gli aspetti più incongrui e allarmanti del recente decreto-legge, in particolare riguardo alla gestione della Tarsu. L’autore è Francesco Silvestre del Comitato Emergenza Rifiuti di Caserta.

Nel decreto legge 195 del 30 dicembre 2009 ^, pubblicato nello stesso giorno sulla Gazzetta Ufficiale, si sancisce la “fine” dell’emergenza ed il ritorno alla gestione ordinaria da parte delle articolazioni territoriali del servizio di gestione integrata del ciclo dei rifiuti. Non si vuole qui entrare nel merito dell’origine della crisi dei rifiuti, e dell’attuale situazione insoddisfacente nella Regione Campania, che, al di là di poche realtà virtuose, è ancora agli ultimi posti in Italia nelle percentuali di raccolta differenziata. Ma appare evidente che nessuno può veramente credere alla decretata fine dell’emergenza, che probabilmente nasconde, e neanche tanto bene, lo scopo di santificare la coppia Berlusconi-Bertolaso come le “divinità” in grado di superare i ritardi e le colpe degli amministratori locali, che pure ne hanno avute parecchie. Va ricordato che tutte le responsabilità sono ben condivise con la struttura commissariale, che in sedici anni non è stata in grado di dare una svolta all’intero sistema della produzione e dello smaltimento dei rifiuti, e con la legislazione nazionale, che ha dato contributi per incenerire i rifiuti senza badare alla necessità di diminuire la produzione dei rifiuti stessi.
Il decreto 195 prevede importanti novità per la gestione dei rifiuti e probabilmente per le tasche dei cittadini. Infatti con l’affidamento alle Province, o meglio ai presidenti delle Province, di ogni funzione e compito del servizio di gestione integrata dei rifiuti (art. 11 comma 1) viene rivoluzionato l’intero sistema delle autonomie locali, viene eliminata la capacità impositiva dei Comuni e vengono abrogati i poteri ordinatori dei sindaci in materia. Tutto quello che prima era attribuito ai sindaci, alle giunte comunali ed ai consigli comunali di tutte le province della Campania ora viene affidato direttamente nelle mani del presidente della Provincia. Come altre bizzarrie della recente legiferazione sui rifiuti campani, anche questo spostamento di poteri è effetto di una “deroga” alla legislazione vigente, in questo caso agli articoli 42,48 e 50 del T.U. 267/2000, che affidavano agli organi del Comune il potere di intervenire sia per la gestione ordinaria del servizio sia per eventi straordinari verificatisi nel proprio territorio.
Ciò significa, tanto per fare un esempio, che se si verifica un’emergenza o una anomalia nel servizio di igiene non interviene più il sindaco ma deve intervenire il presidente della Provincia, con tutte le conseguenze del caso, a cominciare da un prevedibile allungamento dei tempi di intervento. Fra le altre novità è prescritta la creazione delle “società provinciali” per il servizio rifiuti. Tali società, potrebbero anche essere a totale partecipazione pubblica, in base alla legge regionale n. 4/2007 come modificata dalla legge regionale 4/2008. Ciò a dispetto della conclamata privatizzazione dei servizi pubblici che all’art. 15 del D.L. 135/09 prevede invece l’impossibilità della gestione del servizio idrico e dei rifiuti da parte di soggetti totalmente pubblici, anzi prevede un limite di partecipazione del “pubblico” nelle società gestionali. Dunque una prima essenziale contraddizione emergerà dall’obbligo di rispettare la legge regionale, competente in materia, e di contemperarla con la legge nazionale, in contrasto con la legge regionale. Ci sarebbe da ridere se tutto questo non minacciasse di complicare ulteriormente la soluzione del problema rifiuti. Leggi il seguito di questo post »

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RIFIUTI A MEZZOGIORNO

Posted by ambienti su gennaio 8, 2010

OGGI I SINDACI CAMPANI INCONTRANO BERTOLASO

I sindaci campani minacciano una rivolta contro il decreto-legge 195 sulla fine dell’emergenza rifiuti. Il sottosegretario Bertolaso li convoca per discuterne: l’incontro è previsto per oggi, venerdì 8 gennaio, alle 12 a Napoli, a Palazzo Salerno in piazza Plebiscito. A Bertolaso sarà sottoposto un documento articolato in 3 punti principali: le competenze per la Tarsu (imposta sui rifiuti solidi urbani), che il ora il decreto assegna alle province, la costituzione delle società provinciali, la questione dei debiti contratti dai Comuni.
Al prossimo post Ambienti propone un commento al decreto-legge.

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DOVE VAI SE LA TARSU NON CE L’HAI?

Posted by ambienti su gennaio 3, 2010

L’ennesima fine dell’emergenza rifiuti non è ancora ben chiaro tutto quel che ci porterà e già vediamo moltiplicarsi i pasticci. Togliere la gestione della TARSU ai comuni per raggiungere efficienza? Niente di male, dal punto di vista del cittadino, se ci fosse un affidabile sistema alternativo per la gestione. Ma a Caserta, per esempio, la Provincia che dovrebbe subentrare ha dato variamente prova, nel corso di molti anni, di completa inefficienza sul fronte dei rifiuti (non solo). E chi e come verserà i corrispettivi per i contratti con le imprese a cui è stata affidata la rimozione dei rifiuti urbani? Intorno al Decreto-legge 195 ^ , stilato per segnare la fine dell’emergenza, crescono le preoccupazioni e si annunciano conflitti istituzionali.

il testo integrale del Decreto-legge 195 in formato PDF stampabile ^

Così Il Mattino.it annuncia che i sindaci sono sul piede di guerra

Rifiuti, con la chiusura dell’emergenza
i Comuni perdono la Tarsu per decreto

La norma governativa assegna la riscossione della tassa alle Province. La protesta dei sindaci: è anticostituzionale

di Adolfo Pappalardo
NAPOLI (3 gennaio) – La sorpresa si materializza in 5 commi di un articolo (l’11) del decreto legge che chiude l’emergenza in Campania: la Tarsu, la tassa di scopo sui rifiuti, verrà riscossa e, soprattutto, gestita non più dai Comuni ma dalle Province a cui tocca la gestione dell’immondizia.
Sorpresa. Rabbia dei primi cittadini che annunciano ricorsi se il testo non verrà modificato nella sua conversione in legge: «Senza quest’entrata in bilancio, se non vengono modificati i parametri sforeremo tutti i patti di stabilità. Si tratta di una norma anticostituzionale», dicono allarmati mentre studiano come fare pressing sul governo per le modifiche o, in alternativa, si materializzeranno i ricorsi. Da una parte i primi cittadini, dall’altra i presidenti che avranno ora poteri enormi. Compreso quello di nominare, così prevede sempre il decreto, un commissario liquidatore per riscuotere i debiti contratti in questi anni dai comuni nei confronti della struttura commissariale per lo smaltimento dell’immondizia. Cifre da capogiro: solo Napoli deve 130 milioni.

leggi il seguito su ilmattino.it ^

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AUGURI

Posted by ambienti su gennaio 1, 2010

   

 

BUON 2010

Quest’anno cerchiamo di salvare la tigre.
E possibilmente non solo la tigre.

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